Battipaglia Story 2: Alba Srl e Santese nel mirino dell’Antimafia

Alba Srl e Santese nel mirino dell’Antimafia. Irregolarità nell’affidamento del servizio di spazzamento alla coop Multy Service di Palma Campania.

Sotto accusa anche le assuzioni del personale: tutti pregiudicati; avveniva direttamente attraverso l’ufficio del primo cittadino Santomauro.

Vito Santese
Vito Santese

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Oggi si pubblica il secondo appuntamento di “Battipaglia Story“. Sotto la lente di ingrandimento sono, così come riportato nella Relazione della Commissione di Accesso agli atti, poi riportata nelle motivazioni del Decreto di Scioglimeto del Consiglio Comunale di Battipaglia, la Società partecipata Alba Srl, il suo amministratore Vito Santese, suo fratello Renato, la Cooperativa Sociale Multy Service di Palma Campania, la gestione del servizio, le assunzioni e tutte le implicazioni descritte.

………………………..  …  ……………………….
di Oreste Vassalluzzo
giornalista professionista

A leggere le carte della commissione d’accesso antimafia emerge un quadro raccapricciante anche per quello che riguarda la gestione della società partecipata Alba Srl guidata da Vito Santese, ex sindaco e uomo di fiducia dell’ex primo cittadino Giovanni Santomauro. I commissari mettono in relazione la figura di Vito Santese con quella del fratello Renato. Quest’ultimo viene dipinto come un affiliato ai clan camorristici della Piana e di Cava De’ Tirreni. Sotto la lente d’ingrandimento finisce la gestione del ciclo dei rifiuti compreso l’affidamento alla cooperativa sociale Multy Service di Palma Campania del servizio di spazzamento sul territorio comunale. Società in odore di camorra.

Renato Santese
Renato Santese

«La società Alba Srl in relazione all’input ricevuto dal Comune di porre in essere ogni intervento necessario per il miglioramento ed il potenziamento dei servizi di raccolta differenziata, ha ritenuto di esternalizzare i propri servizi affidando, in particolare, lo spazzamento ad una società cooperativa denominata Multy Service con sede a Palma Campania (NA), risultata aggiudicataria di gara ad evidenza pubblica – dicono i commissari -.

Proprio per tale procedura vengono messe in luce le tante ed evidenti irregolarità: in primis il divieto per la società Alba Srl, ai sensi dell’art. 33 del decreto legislativo n. 163/2006, in quanto società partecipata ed affidataria di un servizio per conto del Comune, di assumere le funzioni di centrale di committenza o stazione appaltante esternalizzando in tutto o in parte; la incomprensibile limitazione – non derivante da alcun obbligo di legge — specificata nel bando di gara della partecipazione delle sole cooperative sociali di tipo “B” (che favoriscono l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate) restringendosi in tal modo la libera concorrenza essendo, di fatto, riservato l’affidamento ad una ristretta cerchia di partecipanti; la previsione poi nel disciplinare di gara di clausole che, in realtà, consentivano di conoscere in anticipo i soggetti interessati alla procedura di gara con l’evidente, oggettiva ipotesi di turbativa della stessa.

Inquietante è poi la constatazione che ad effettuare il servizio di spazzamento per la Multy Service sono risultati nella quasi totalità soggetti di Battipaglia e quindi certamente non soci della cooperativa, ovvero non soci al momento della presentazione dell’offerta; e ciò in contrasto con la mission stessa della cooperativa volta alla ricerca di un’opportunità di lavoro per i propri soci».

Il lavoro d’indagine della commissione d’inchiesta antimafia ha accertato anche il vero gestore dei servizi della coop di Palma Campania. Si tratta di Umberto Vittozzi, affiliato a clan camorristici e fratello di Giovanni, anch’egli indagato per partecipazione ad associazione di stampo camorristico nel salernitano. «Il dato ancor più allarmante è che le assunzioni del personale della Multy Service e, quindi, a servizio del Comune – scrivono i commissari -, sono risultate, di fatto, determinate dal sindaco alla cui segretaria facevano riferimento personaggi della malavita per la presentazione dei dipendenti da assumere».

Battipaglia, 4 maggio 2014

3 commenti su “Battipaglia Story 2: Alba Srl e Santese nel mirino dell’Antimafia”

  1. Ci voleva la commissione di inchiesta x stanare questa gente dalla casa comunale?. spero che la commissione vada a verificare anche negli ultimi 20 anni chi ha vinto le gare x il trasporto agli asili ecc, chi ha dato le licenze commerciali in zona industriale, chi ha rilasciato licenze x n.c.c noleggi con conducenti a persone di amalfi-ravello-roma ecc. Chi ha rilasciato concessioni x chioschi di bar ecc che poi ha puntualmente rivenduto. Guarda caso anche se non risulta e’ sempre lo stesso personaggio (difensore del popolo).
    I personaggi sono sempre gli stessi,purtroppo difesi dall’alto e non si capisce da chi.
    Spero che il giornalista vastalluzzo non si soffermi solo alle notizie gia’ publiche ma faccia indagini x aiutare a fare pulizia alla magistratura . un grazie anticipato dai battipagliesi perbene dott vastalluzzo

    Rispondi

Lascia un commento