Fermiamo “l’Ecocidio”: Mariarosa Battipaglia promuove la raccolta di firme

L’1 il 2 e il 3 novembre 2013 ferma l’ecocidio, rimane poco tempo per avere ancora tempo! Firma anche tu, fermati sotto il gazebo di Mariarosa in Via Italia a Battipaglia. 

L’obiettivo è quello di imporre una classificazione più severa dei reati perpetrati contro l’ambiente e far sì che i diritti della Terra, e con essi quelli dei cittadini che la popolano, vengano tutelati a tutti i livelli.

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di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)

BATTIPAGLIA – “Ecocidio“: distruzione estensiva, danno o perdita di ecosistemi di un dato territorio da parte di agenti umani o altre cause ad un livello tale da compromettere seriamente il pacifico godimento degli abitanti di questo territorio.” Questa è la semplice e lineare definizione per descrivere qualcosa di grave e dilagante.

Il 22 gennaio 2013 scorso, undici cittadini di nove diversi paesi europei, hanno presentato una raccolta di firme per l’introduzione di una legge per fermare l’ecocidio.

L’obiettivo? Quello di imporre una classificazione più severa dei reati perpetrati contro l’ambiente e far sì che i diritti della Terra, e con essi quelli dei cittadini che la popolano, vengano tutelati a tutti i livelli.

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A pochi giorni dalla chiusura della raccolta di firme, l’associazione Mariarosa a.p.s. allestirà un piccolo spazio informativo in Via Italia, nei giorni 1, 2 e 3 novembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00, dove vi verrà fornito materiale informativo sull’argomento.

Lo scopo – per l’Associazione Mariarosa Battipaglia – : un milione di firme di cittadini europei, da raccogliere nei prossimi tre mesi, per far si che questo diventi un reato punibile dalla legge. Perché restare fermi a guardare? Venite a firmare!

“Vi aspettiamo numerosi e muniti di documento d’identità (carta di identità o patente). – E’ l’invito pressante di Mariarosa e dei suoi aderenti -. Vogliamo che l’ecocidio diventi un crimine per il quale aziende e individui possano essere ritenuti responsabili secondo il diritto penale.

Per chi volesse aderire, oltre a poter firmare nei giorni precedentemente indicati, può collegarsi al sito www.endecocide.eu .

“Chi sbaglia paga? Noi possiamo far si che questo accada. – conclude Mariarosa – Fermiamo i culti perversi, ora che siamo ancora in tempo!

Un’appello al quale, i cittadini, le Associazioni e Movimenti, indipendentemente se sono o meno ambientalisti, i Partiti al di la delle loro collocazioni e gli Enti, ivi compreso il Comune di Battipaglia, non cessando le sue funzioni istituzionali sebbene sia Commissariato, non possono esimersi dall’aderire e firmare, affinché il Parlamento Italiano, che dovrebbe da solo avvertire ne la necessità, faccia una legge per fermare l’Ecocidio e difendere la natura, il Pianeta e per questo favorire un’ambiente adeguato e idoneo alla migliore vita per i cittadini.

Un altro suggerimento per tutti e soprattutto per il Commissario Prefettizio di Battipaglia Mario Rosario Ruffo, sempre che lo raccolga e lo riceva nei due giorni settimanali che dedica alla 3^ Città della Provincia di Salerno, soprattutto per ricordargli, in sede di approvazione del PUC, di salvaguardare il suolo ed evitare una ulteriorne, sistematica e indiscriminata occupazione di aree che al contrario andrebbero protette, piuttosto che essere interessate a colate di cemento e mattoni.

Battipaglia, 31 ottobre 2013

Il presente articolo è proprietà intellettuale di POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese ed è vietata la riproduzione, tranne se con un Link di riferimento.

2 commenti su “Fermiamo “l’Ecocidio”: Mariarosa Battipaglia promuove la raccolta di firme”

  1. Il termine di intitolazione di ques’articolo è giusto ECOCIDIO,in fatti dovrebbero creare una fattispecie penale apposita,e considerarla nelle convenzioni internazionali,oltre che negli ordinamenti interni un crimine contro l’UMANITA’!
    ALTRO CHE PRODOTTI DOP DOC IGP,se non salvaguardiamo l’ambiente e lo depuriamo dove i siti lo esigono,l’agroalimentare italiano andrà il default.
    Si chiama “controllo del territorio”. E francamente. da meridionale, mi parrebbe un po’ strano pretendere che il controllo del territorio lo possano esercitare polizia e carabinieri da soli, quando i primi dovrebbero essere i cittadini stessi.
    Purtroppo il problema è che all’epoca dell’audizione il disastro ambientale costoro lo avevano già combinato, nel silenzio e nell’omertà delle amministrazioni e dei cittadini che quelle amministrazioni votavano.

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  2. In queste ore drammatiche,con le dichiarazioni desecretate di C.Schiavone,l’articolo in essere è di una coincidenza fatidica.
    ALLORA SE:Dal 97 a oggi quella monnezza è rimasta sotto terra e ancora lo è. Se questa non è una responsabilità delle istituzioni allora non so proprio di chi sia,oltre della culpa in vigilando dei residenti “dormienti”,mi par strano che interi TIR CAMIONS,anche se NOTTETEMPO,non siano riconoscibili,o passino sottotraccia!
    LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA E’ UNA VERA HOLDING DI CIRCA 200MLD ANNUI,CON ALCUNE PECULIARITA’: MAFIA= GIOCO D’AZZARDO-NDRANGHETA= MOVIMENTO TERRA CAMORRA= RIFIUTI.
    Quegli atti sono stati desecretati per renderli accessibili ai cittadini.Laura Boldrini: “È la prima volta che – senza che sia richiesto dalla magistratura – si stabilisce di rendere pubblico un documento che Commissioni di inchiesta in passato avevano secretato.DUNQUE LA PRESIDENTE DELLA CAMERA NON ERA OBBLIGATA A FARLO!!!
    Siamo noi cittadini ad avere uno strumento in più di conoscenza.

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