L’Ospedale di Agropoli chiude. Pica: Duro colpo al Cilento

Per il Consigliere Regionale Donato Pica la chiusura dell’Ospedale di Agropoli è un duro colpo per il Cilento.

Pica accusa tutti i Consiglieri regionali del centro destra colpevoli per lui di assecondare con il loro silenzio questo disegno scellerato e “criminale” per la sanità e per gli utenti, i quali verranno privati di un Presidio importante sul territorio.

Ospedale di Agropoli
Ospedale di Agropoli

AGROPOLI – La Chiusura dell’Ospedale di Agropoli, da parte del Manager dell’Asl Antonio Squillante, rappresenta un duro colpo per la città di Agropoli e per l’intero territorio Cilentano, ma rappresenta anche quella ostinazione della Destra salernitana, avallata dall’ignavo Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro, nel voler perseguire una linea confusa di cui nemmeno loro ne riescono più a seguire la direttrice, che mira solo a sfasciare la Sanità in generale e in particolare quella nelle aree che ritengono siano ostili e quindi da punire.

“E’ davvero assurdo – afferma il consigliere regionale del PD Donato Picache un provvedimento di una tale gravità venga assunto appena prima dell’avvio della stagione estiva quando la popolazione dell’intero comprensorio aumenterà notevolmente sfiorando le 500 mila presenze.

Donato Pica
Donato Pica

La decisione di riconvertire il nosocomio agropolese in PSAUT – prosegue Pica – rappresenta un atto contrario a tutta la programmazione regionale vigente e cioè al decreto 49/2010, che prevedeva la trasformazione dello stesso in un centro ambulatoriale ad indirizzo oncologico ed in una struttura residenziale per cure palliative (Hospice), e al decreto 73 /2011 che lo inglobava nell’istituendo Ospedale Unico della Piana del Sele.

La modalità del servizio reso dal Psaut – avanza tutte le sue perplessità Pica – sono in pratica equiparabili a quelle di una guardia medica allargata non essendo possibili né il ricovero e né l’effettuazione di indagini strumentali e spesso, nel mentre si verificano le condizioni del paziente, potrebbe perdersi del tempo prezioso ai fini del trasporto in ambulanza presso la struttura designata.

Occorre – continua Pica – tenere conto dei tempi di percorrenza verso gli altri presidi ospedalieri, atteso che la Strada Cilentana versa in pessime condizioni ed è continuamente interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico.

Ancora una volta la Provincia di Salerno e il territorio Cilentano vengono danneggiati dalle scelte del governo regionale  di centro destra e dei suoi luogotenenti della Provincia di Salerno.

Non comprendo – conclude Donato Picail silenzio dei consiglieri regionali del centro-destra che dovrebbero schierarsi al fianco della città di Agropoli e invitare il proprio presidente e il manager a rivedere la chiusura del presidio di Acropoli”.

Agropoli, 13 giugno 2013

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