Battipaglia. La “Casta” si difende, tra cafoneria e aumenti dei propri gettoni

Etica per il Buongoverno difende Cecilia Francese e risponde a tono alle velenose dichiarazioni di Pastina e Cuozzo.

La maggioranza in Consiglio mentre delibera un ulteriore incremento del prelievo tributario dalle tasche dei battipagliesi, salvaguarda la “casta” e si aumenta il proprio gettone di presenza.

Cecilia-Francese
Cecilia-Francese

BATTIPAGLIA – All’indomani dell’ultimo Consiglio Comunale e dopo aver visionato un video che ormai gira su Facebook, circa l’attacco dei Consiglieri Comunali Orlando Pastina e Pino Cuozzo, a seguito della proposta definita “vergognosa” di abbassare il gettone di presenza dei Consiglieri comunali, Etica per il Buongoverno a difesa della propria leader Cecilia Francese risponde a tono a Pastina e a Cuozzo:

“Nel consiglio comunale di lunedì scorso – scrive Etica per il buongoverno nella sua lunga nota politica – abbiamo assistito al festival della ipocrisia e malafede: la maggioranza da un lato ha inteso deliberare un ulteriore incremento del prelievo tributario dalle tasche dei cittadini battipagliesi, dall’altra parte la “casta” ha salvaguardato ed anzi ha adeguato in aumento il proprio gettone di presenza.

In un tripudio di cafoneria la nostra consigliera comunale e leader del nostro Movimento Cecilia Francese, è stata accusata di aver presentato “atti vergognosi”, “indecenti”, “atti producibili soltanto da una stupida”, “fortemente vergognosi”, e di “bassa moralità” e di “non saper fare il consigliere comunale”.

Quale era stata la colpa di Cecilia? Quella di aver presentato un emendamento teso a dare un segnale preciso ai battipagliesi, di riavvicinamento dei cittadini alla politica ed alle istituzioni: la riduzione del 30% del gettone di presenza dei consiglieri comunali, cosa già prevista del resto nel piano pluriennale di riequilibrio approvato dalla maggioranza a gennaio 2013.

Le offese – continua Etica – le rimandiamo a chi le ha pronunciate nella convinzione che, chi usa tale linguaggio ingiurioso, si riflette in esso. Noi non riteniamo di dover scendere a tale infimo livello in quanto francamente abbiamo altro da fare.

D’altro canto il nostro Movimento, che è così fortemente radicato nella cultura e nelle tradizioni della nostra città e della Piana del Sele, riconosce la saggezza dei vecchi “detti popolari”: non abbiamo “né acqua e né sapone” da perdere, fermo restando le decisioni di Cecilia, in quanto persona, di aderire alle vie legali per le offese ricevute.

Per quanto riguarda le accuse di “non sapere fare il consigliere comunale”, vorremmo ricordare a cotanti esempi del “perfetto consigliere” comunale che per noi la politica, soprattutto ai livelli istituzionali, “è una cosa alta”, fatta di confronto con la gente, con i suoi problemi reali e i drammi quotidiani; è lavoro continuo per la costruzione mattone su mattone, di un progetto per una città migliore in un confronto continuo e serrato con i cittadini, con le articolazioni sociali, economiche, culturali e politiche di una comunità; è la gestione oculata del denaro pubblico più che se fosse nostro; è riaffermazione della legalità e della moralità nella vita politica e istituzionale. E’ sobrietà dell’attività pubblica; è capacità di ascolto soprattutto degli ultimi e delle fasce sociali più deboli; in una parola la politica è “ETICA”:

Una concezione ALTA e ALTRA della politica e del ruolo del consigliere comunale che va ben oltre il soddisfacimento del singolo “clientes” di cui siamo orgogliosi, e se c’è chi tra un cambio di casacca e un altro, tra una uscita e una rientrata in maggioranza, tra un pacchetto di patatine e un gelato mangiato in aula consiliare, tra un aumento e l’altro delle tasse comunali, tra una spartenza e l’altra di ogni incarico, compreso la nomina degli scrutatori, tra la nomina di un figlio, o un parente a ruoli istituzionali, e tra l’adeguamento del gettone di presenza senza vergogna alcuna, ci accusa di non saper fare i consiglieri comunali, perché per loro la politica è questa, noi siamo ancora più orgogliosi, perché vuol dire che siamo, che Cecilia è, davvero un’altra cosa: Ma soprattutto significa che per Battipaglia una speranza che le cose possano cambiare C’é.

In ogni caso a “cotanti professori” sul come fare politica e il consigliere comunale, – conclude Etica per il Buongoverno – avremo cura di far pervenire l’invito ed a far loro dono di una copia del libro sull’attività svolta di ETICA per il BUON GOVERNO e da Cecilia in questi 4 anni che presenteremo alla cittadinanza nel prossimo mese.

Può darsi che questi professori trovino lì qualcosa da studiare e finalmente da imparare”.

Battipaglia, 18 aprile 2013

2 commenti su “Battipaglia. La “Casta” si difende, tra cafoneria e aumenti dei propri gettoni”

  1. C’è “casta” e “casta” in questa città: quella che difende i gettoni di presenza e quella che fa come le tre scimmiette di fronte agli atti in campo edilizio, per difendere gli interessi di parenti ed accoliti.
    Che tristezza la politica di questa città!

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  2. dovreste prendere esempio dalla città che dista 7 km……ad Eboli è stato attuato quello che voi avreste voluto, un taglio ai costi della politica…peccato occasione persa…..il ridicolo vi sta coprendo

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