Il Presidente Petrone traccia il Bilancio della BCC di Battipaglia e Montecorvino Rovella

Conferenza stampa del Presidente della Cassa Rurale ed Artigiana BCC di Battipaglia e Montecorvino Rovella dott. Silvio Petrone.

Si chiude in ottima salute il bilancio del 2012 della BCC di Battipaglia e Montecorvino Rovella. Ecco i numeri: 20 Filiali, 5181 Soci, 122 dipendenti, una raccolta di 437.615.000 €, 291.128.000 di Impieghi e un Patrimonio di 77 milioni e 344 mila euro.

Silvio Petrone-conf.-stampa-cra-battipaglia
Silvio Petrone-conf.-stampa-cra-battipaglia

BATTIPAGLIA – Si è tenuta nella mattinata di oggi 9 gennaio 2013,  presso la sede centrale della Cassa Rurale ed Artigiana Bcc di Battipaglia e Montecorvino Rovella, in Piazza Antonio De Curtis, 1-2, a Battipaglia, la conferenza stampa del presidente, dott. Silvio Petrone. L’incontro con la stampa per tracciare un consuntivo dell’anno appena trascorso, “l’annus horribilis“, come lo ha definito il Presidente Petrone confrontando l’economia locale con i risvolti nazionali e le relative implicazioni, anche per presentare i progetti per il 2013. Bilancio, progetti e prospettive di quella che è la più grande Banca di Credito Cooperativo della Regione Campania, che tra l’altro si colloca tra le prime 5 Bcc delle oltre 100 presenti ed operanti nel Mezzogiorno d’Italia, grazie soprattutto ai suoi quasi 5500 soci, i 20 sportelli diffusi in un territorio che va da Salerno agli Alburni, fino ad estendersi ai Picentini e raggiungere lambendo, i confini della provincia di Avellino.

Una realtà di tutto rispetto a servizio di un territorio e a servizio dell’economia di un territorio, confermando come sia importante la formula della “Banca dal volto umano“, che non si limita come accade nella maggior parte degli Istituti di credito ad un arapporto asettico con il “cliente”, ma un rapporto ravvicinato, “accanto” al socio o al cliente, guardandolo negli occhi, comprendendo i suoi progetti, le sue ansie, i suoi problemi, condividendo i suoi successi.

E il Report delle attività della BCC di Battipaglia e di Montecorvino Rovella che il Presidente Silvio Petrone ha presentato alla stampa, è cumunque il risultato di di un team di successo nonostate le forti turbolenze che si sono presentate a seguito della crisi economica che ha travolto i singoli Stati, l’Europa, il Mondo.

“Quello che si è da pochi giorni chiuso è l’ennesimo “annus horribilis” dell’economia mondiale, – esordisce il Presidente Silvio Petrone della BCC di Battipaglia e Montecorvino Rovella introducendo quello che è il resoconto dell’anno 2012 – ma è anche l’anno in cui la crisi ha raggiunto i massimi storici, quelli più tangibili dalle persone, dalle famiglie, per l’economia della nostra regione.

L’ulteriore rallentamento dell’economia, nel caso della nostra regione, è in particolare condizionato a trasferimenti pubblici: basti pensare che il valore aggiunto prodotto nel 2011 dalla pubblica amministrazione, in Campania, era il 183% rispetto a quello realizzato dall’intero settore industriale. Rispetto al PIL regionale il settore pubblico vale il 30% mentre la media nazionale è del 20%. A ciò si aggiunga il dato sulla disoccupazione che, per i giovani, ha raggiunto la drammatica percentuale record che ha superato il muro del 40%.

A questi dati fa da “logico” riscontro la marcata diminuzione della propensione al risparmio e il deterioramento degli impieghi. Due cartine di tornasole della crisi che, da osservatorio privilegiato dell’economia locale, come la nostra Banca è, abbiamo ben visualizzato nelle nostre attività.

Silvio Petrone
Silvio Petrone

La parola “sviluppo” per ora rimane pressoché – fa osservare Petrone – astratta per quella mancanza-assenza di nuovi investimenti.

La stessa liquidità che oggi viene fornita dalle Banche è una liquidità “pompata” dalla Bce, che trova difficoltà ad essere impiegata. Per la prima volta dal sorgere della crisi gli investimenti bancari in Campania sono diminuiti e questo non certo per mancanza di disponibilità del sistema bancario.

Un 2012 quindi da ricordare soprattutto per le sue negatività. Gli unici segnali positivi che sono arrivati nel nostro contesto geografico sono quelli delle esportazioni nel settore alimentare (pasta, pelati, verdura), ma una rondine non fa primavera.

In questo contesto la nostra Banca si è trovata a gestire un ambito per così dire, “ordinario” ed uno “straordinario”, tentando di integrare le due cose. L’ordinario è questa crisi che sta investendo da anni l’economia mondiale le cui ripercussioni, come già accennato, stanno avendo oggi la ricaduta maggiore; il fatto “straordinario” è stata la conclusione del percorso che ha portato alla fusione per incorporazione della nostra consorella di Montecorvino Rovella.

Abbiamo continuato, – prosegue nella sua disanima il Presidente Petrone – mettendo in gioco ulteriori risorse, nuove idee e profonda attenzione a tutte le opportunità che potevano derivare da iniziative pubbliche o di sistema, ad essere accanto alla piccola e micro impresa, soprattutto a quelle in difficoltà, ma anche a quelle nascenti, fornendo consulenza e prodotti ad hoc. Abbiamo continuato ad essere accanto alle famiglie, anche qui attraverso l’adesione convinta ad ogni iniziativa positiva che venisse da Enti, Associazioni o dal nostro sistema di Credito Cooperativo sia regionale che nazionale. Tutto ciò avendo cura di non far mancare mai tutta l’assistenza necessaria ai nostri Soci e alla nostra clientela e con un continuo affinamento della qualità degli interventi e con la costante ricerca della possibile riduzione dei costi dei servizi offerti. Ponendo in tutto ciò la giusta attenzione alla difesa delle nostre quote di mercato.

La considerazione che ci muove nelle nostre scelte in queste materie – spiega Petrone – è che se i nostri Soci, i nostri Clienti, hanno rischiato per tenere viva e produttrice di occupazione le loro aziende, la nostra Banca deve essere con loro, proprio pensando all’importanza della difesa dell’occupazione.

Un lavoro non semplice se si pensa che l’adesione a tutte le iniziative statali, regionali, del mondo bancario generale e di quello del Credito Cooperativo in particolare ha dei costi non indifferenti, sia in termini economici e sia nell’impegno delle nostre risorse umane chiamate a confrontarsi con un costante aggiornamento e con regolamenti e normative sempre in evoluzione e diversificate. Una scelta, quella dell’adesione a queste iniziative, di cui andiamo orgogliosi e che non è patrimonio di tutte le banche del nostro territorio e, in qualche caso, neanche di tutte le Banche di Credito Cooperativo della nostra provincia.

Solo per fare alcuni esempi:

  • Abbiamo aderito alla convenzione stipulata tra ABI e il Ministero dell’Economia e delle Finanze che prevede la possibilità di rinegoziare mutui a tasso variabile stipulati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazione principale senza il pagamento di oneri aggiuntivi.
  • Abbiamo aderito alla convenzione tra la Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo e la Regione Campania per favorire l’accesso al credito degli imprenditori del settore agricolo e della pesca volto ad agevolare la realizzazione degli interventi previsti dal PSR Campania 2007-2013. Convenzione che prevede finanziamenti fino a 50.000 euro della durata massima di 7 anni a tassi agevolati.
  • Abbiamo aderito all’Accordo quadro ABI/Conferenza Episcopale Italiana per l’attuazione di un programma di microcredito rivolto alle famiglie che versano in difficoltà economiche
  • Abbiamo aderito alla convenzione stipulata dall’Abi e la Cassa Depositi e Prestiti per l’ottenimento di provvista per concedere finanziamenti alle piccole e medie imprese a tasso agevolato.
  • Abbiamo aderito, attraverso il nostro istituto centrale Iccrea, all’Accordo tra ABI, Ministero dell’Economia e delle Finanze e altre Associazioni di rappresentanza delle imprese per la sospensione dei debiti delle PMI verso il sistema creditizio con l’obiettivo di dare respiro finanziario alle imprese in difficoltà nell’attuale congiuntura. Un accordo che permetteva, ad esempio, tra l’altro, la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo. L’impegno in questo ambito è stato particolarmente elevato, anche perché la nostra BCC ha chiesto ed ottenuto di utilizzare i fondi che altre BCC non avevano utilizzato.
  • Abbiamo aderito all’accordo tra FederCasse e ConfCooperative per le giovani imprese cooperative e tra FederCasse e Rete Imprese Italia per le giovani imprese a seguito dell’adesione al Patto per lo sviluppo. Accordi che si sono concretizzati con iniziative come Buona Impresa!, rivolte a ditte individuali, cooperative, società di persone o di capitali avviate da giovani imprenditori di età non superiore a 35 anni, che permettono lo start-up di giovani imprese e altri prodotti di supporto a condizioni estremamente agevolate.

Anche nell’ambito del Risparmio il nostro impegno – precisa –  è stato importante e si è posto nel solco di quello fatto per gli Impieghi: oltre a nostre iniziative tese ad incentivare e a guidare ad un Risparmio sicuro, abbiamo aderito a quelle iniziative nazionali come i TREM (Titoli di Risparmio per l’Economia Meridionale), meglio conosciuti come Bond Sud, forme di risparmio a tassazione eccezionalmente ridotta e i cui ricavati andranno al sostegno delle imprese del Mezzogiorno. La nostra Cassa Rurale è stata tra quelle che maggiormente hanno contribuito al successo di questa significativa iniziativa (10 milioni nella prima emissione e 9 milioni nella seconda).

Abbiamo proseguito inoltre con tutte le iniziative sociali che hanno caratterizzato l’attività della nostra Banca negli ultimi anni, sia in termini di “prodotti” e “finanziamenti” tesi a venire incontro alle esigenze delle famiglie e delle micro aziende, soprattutto velocizzando i tempi e riducendo le spese, sia con iniziative per le cosiddette “fasce deboli” come gli extracomunitari o le nuove e vecchie povertà sempre più presenti sul nostro territorio.

I risultati del 2012 ci consegnano una Banca che nonostante la crisi generale continua a produrre sviluppo e si rafforza. All’indomani della fusione con la Bcc di Montecorvino Rovella i dati comparati dei principali parametri ci danno questi numeri:

ANNO 2012

Raccolta:               437.615.000
Impieghi:               291.128.000
Patrimonio:          77.344.000
Dipendenti:          122
Filiali:                     20
Soci:                       5181

Ora – conclude il resoconto del Presidente della BCC di Battipaglia e Montecorvino Rovella Silvio Petroneè il tempo di preparare la ripresa, coscienti a malincuore che da questa crisi deriverà una naturale selezione delle imprese: solo le più efficienti rimarranno sul mercato e questo vale anche per le banche, vale anche per le Banche di Credito Cooperativo.

Anche in questa logica stiamo lavorando da qualche mese al Piano Industriale della Banca per il nuovo triennio. Sarà un Piano complesso e teso ad una sempre maggiore presenza e produttività della nostra Banca sul territorio di cui siamo espressione da quasi un secolo. Un Piano Industriale che tenderà a favorire la qualità degli interventi con uno sviluppo naturalmente verticale.

Vogliamo essere, come abbiamo scritto sull’ultimo numero della nostra lettera ai Soci, attivi “portatori di luce” e non cittadini passivi in attesa della luce. Lao Tze diceva “Non maledire il buio, prova ad accendere una lampada”. Coscienti che – parafrasando le parole del compositore Gustav Mahler – la nostra tradizione di cooperatori non è quella di adoratori della cenere ma di custodi del fuoco. Un fuoco sano che è presente sul nostro territorio soprattutto tra le famiglie e le micro imprese che stanno quotidianamente dimostrando che, seppur tra tanti sacrifici, hanno onorato in larghissima parte gli impegni. Questo rappresenta il vero volano per il futuro del nostro territorio”.

Battipaglia, 10 gennaio 2013

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