Le nuove dimensioni strategiche dell’Area Vasta: Intervento di De Luca

Città, federalismo e governo del territorio: Le nuove dimensioni strategiche dell’area vasta. Ripensare a nuove forme di governo del territorio.

Città Metropolitane, Area vasta. A confronto con Pasquino e Gerundo, i Sindaci di Napoli, Salerno e Avellino: Intervento di De Luca.

Università di Salerno

SALERNO – “Le nuove dimensioni strategiche dell’area vasta – Città, federalismo e governo del territorio”, è il tema del Convegno che si è tenuto oggi nell’Aula magna dell‘Università di Salerno, per ripensare ad una nuova forma di città e di territorio, ed introducendo il concetto dell’Area Vasta.

Ad introdurre e coordinare i lavori sarà il Rettore dell’Università di Salerno Raimondo Pasquino; la relazione è stata affidata a Roberto Gerundo dell’Università di Salerno e Presidente INU Campania; mentre interverranno il Sindaco di Avellino Giuseppe Galasso, Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Pasquino-De Magistris

Nel quadro della riforma federalista dello Stato in atto, con particolare riferimento alla fiscalità municipale, i temi del reperimento delle risorse, del miglioramento del welfare e della costruzione di forme democratiche di governance, assumono ruoli centrali nei processi di governo del territorio, i quali devono trovare nuove forme strutturali ed operative che sappiano misurare la domanda che emerge dalle componenti economiche, culturali e produttive della società e darvi adeguata risposta.

Le grandi e medie città devono riconfigurare il loro rapporto con il territorio e l’ambiente circostanti, progettando scenari strategici di contesto in grado di proiettarsi efficacemente in una terza dimensione dell’area vasta che individui ambiti complessi intermedi, orientati a perseguire progressi rapidi ed apprezzabili delle economie locali e delle condizioni sociali delle popolazioni insediate.

E la prima volta che si confrontano De Luca e De Magistris dopo le ultime elezioni Regionali che videro il Sindaco di Salerno Candidato alla Presidenza della Regione Campania per il Centro-Sinistra, e l’occasione è data proprio dal tema che vede le grandi Città protagoniste, specie dopo il fallimento dei Governi nazionali che con la scusa del federalismo si sono arresi rispetto alle responsabilità della gestione delle grandi aree metropolitane.

De Luca-De Magistris

I sindaci sono portatori di un’esperienza estremamente importante sui territori. – Ad asserirlo è il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca Il canale istituzionale dei Comuni resta quello principale per stimolare ed attivare l’economia, soprattutto in una congiuntura come quella che stiamo attraversando. Mi riferisco agli interventi di manutenzione del tessuto urbano come ai grandi progetti di trasformazione urbanistica che stiamo sperimentando con successo a Salerno. In questo ambito i progetti di finanza sono senza dubbio una leva molto importante.

Uno dei temi fondamentali – secondo De Luca – resta quello dell’unità degli amministratori meridionali rispetto al continuo scippo di risorse che assume dimensioni incredibili: dopo i 35 miliardi di fondi Fas la rapina non si ferma. Sono proprio i Comuni – sostiene De Luca – l’unica possibilità di attivare un processo virtuoso di competitività dei territori.

Con Napoli si possono mettere in campo molte sinergie – lancia le sue proposte De Luca a conclusione del suo intervento-: penso ai sistemi portuali ed aeroportuali prima di tutto, ma si potrebbe lavorare in sintonia anche sul versante della metropolitana leggera, se avessimo una Regione efficiente e governante. Sulla stessa risoluzione del problema rifiuti in Campania esistono convergenze con Napoli, rispetto, per esempio, alla realizzazione dei termovalorizzatori: non si può decidere dove allocarli senza il consenso dei Comuni, questo è un punto non discutibile.

Salerno, 27 settembre 2011

3 commenti su “Le nuove dimensioni strategiche dell’Area Vasta: Intervento di De Luca”

  1. Area Vasta…………..è un governo del territorio ( nn vorrei sbagliarmi nello spiegare il concetto, già spiegato in toto daa admin ) xò x certo so che è già attivo in Emilia Romagna A.V.R. Area Vasta Romagna, concetto applicato alla sanità. Il primo es. è il laboratorio unico , che ha fatto risparmarie tanto ma tanti soldi……………. Sono contento che un sindaco quale è De Luca voglia farlo inserire ed applicare in modo + ampio e non solamente (forse) alla sanità……………
    Spero con tutto il cuore sia così, xò nn credo vedendo i risvolti nei comuni limotrifi, vedi Eboli. Dove si fa promotore di iniziative di un sindaco che nn è tale………….Spero con tto il cuore di sbagliarmi

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  2. Guardie e Ladri
    Il popolo sovrano, con la mente ancora infarcita dalle nostalgie Fasciste e Comuniste, ha eletto Sindaco di Napoli un ex Magistrato (Guardia), fallito nella sua professione, dopo aver sprecato milioni di Euro in inutili intercettazioni telefoniche e spioni associati, al solo scopo di soddisfare le sue avide ambizioni di successo mediatico e politico, così imitando il suo collega “Testa di Ariete” (a proposito: che fine ha fatto il figlio di costui, Consigliere Regionale a Campobasso, intercettato mentre parlava di raccomandazioni e tangenti con il Sovraintendente alle Opere Pubbliche della Campania, amico di papà?) della sceneggiata di “Mani Pulite”.
    Sempre lo stesso popolo, a Salerno ha rieletto il Sindaco Cementista, un ex stipendiato del PCI che, grazie alla solerzia della Magistratura, dopo averlo rinviato a Giudizio (Ladro) per gravissimi reati di natura Penale, lo salva dal Processo facendo scadere i “Termini di Prescrizione”. Mentre il primo, si avvale della salvaguardia della Legge salva Europarlamentari per sottrarsi ai Processi Penali (Ladro) che lo vedono nella veste di possibile Delinquente, il secondo non rinuncia ai termini di prescrizione per essere giudicato e assolto, onde sollevare qualsiasi sospetto sulla sua persona. Questi due soggetti, pur non avendo le capacità intellettuali, s’incontrano e parlano di “Area vasta”, come se si trattasse di Salcicce e Mortadella. Il Betoniere di Salerno, dopo aver chiuso la città con una cortina di cemento armato, tanto che per accedervi, già oggi, servirebbe l’elicottero, il Magistrato fallito non si accorge che ha ancora irrisolti i problemi della monnezza e di tutti i guai che ha ereditato dall’ingenua Rosa rossa Iervolino, la quale, da Sindaco, non si avvide (meschinedda) che l’appalto di centinaia di milioni di Euro per alcuni servizi comunali era stato pilotato a favore di una ditta Napoletana, il cui titolare, amico di un certo Bocchino dal Futuro Libero, era dissanguato da Assessori e da Parlamentari senza scrupolo dell’accoppiata CattoComunista. I CattoComunisti (Guardie e Ladri) e l’incazzato e bilioso Tonino (Guardia e…), chiedono le dimissioni di Berlusconi e del Ministro Romano (non sono un CentroDestrista) mentre accorsero a sostenere “Vincenzino il Betoniere” nella fallimentare corsa alla poltrona di Governatore della Campania, non accorgendosi (poverini- meschineddi) che il loro candidato era sotto Processo Penale e che, invece di anelare alla prestigiosa poltrona Regionale, avrebbe dovuto sentire il dovere di dimettersi (noi Socialisti Craxiani, che fessi, ci dimettevamo da qualsiasi Carica Pubblica per affrontare i leoni Rosso Crenati) per affermare la propria innocenza davanti al Tribunale di Salerno. Anche il figlio di Tonino, salvato al pari del papà dai solerti e imparziali Giudici di Brescia (papà) e di Napoli (figlio unico di madre separata), invece di starsene a casa, come vuole la morale, ora si candida, niente poco di meno, a Presidente della Regione Molise. Poveri noi Meridionali, dopo i Savoia, Mussolini, Bassolino, Rossa rosso Iervolino, ora siamo caduti ancora più in basso, facendoci governare da Guardie e Ladri.

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  3. Il federalismo è la maschera del più spietato clientelismo che la nostra storia repubblicana ricordi, operato dalla Lega Nord con l’avallo di Berlusconi. Il sud dovrebbe ribellarsi. L’autonomie delle regioni sono la risposta seria a questi imbroglioni incompetenti, peccato che la nostra classe dirigente non è capace di contrastare con progetti seri queste buffonate. Sui politici di centro-destra non si può fare nessun affidamento sono troppo asserviti ai capi e troppo attaccati alle loro posizioni per tentare una minima protesta.
    Che peccato. Possibile che non vengano mai attraversati dall’orgoglio?

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