La Prescrizione? Ma nell’ambito di una riforma di sistema

La modifica della norma sulla prescrizione per l’On. Conte (Leu) va inserita dentro una riforma di sistema. 

Federico Conte (LeU): «Solo con un approccio di sistema si può trovare un equilibrio tra i due interessi: quello di portare a conclusione i processi e quello di farlo in tempi ragionevoli e giusti».

Marta Cartabia-Federico Conte

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Premettendo che la prescrizione è un atto di inciviltà giuridica, mortifica il giusto processo e conferma l’incapacità di poter garantire la conclusione di un processo e ancor più grave di non poter garantire tempi giusti. Pensare che non si possa perseguire chicchessia solo perché un processo non si è celebrato in tempi certi è una circostanza che va contro ogni principio morale ancor che giuridico, ma che mette in evidenza come il nostro sistema giudiziario non ha bisogno di intervenire per argomenti, bensì inquadrando ogni singola norma in una riforma generale che non esclude l’ammodernamento dei servizi, la fornitura mezzi finanziari certi, autonomia vera e sopperire alla carenza paurosa di personale.

«Occorre occuparsi di una riforma complessiva per poi arrivare alla norma sulla prescrizione, che va inserita in un lavoro profondo di cambiamento del sistema penale, sia nell’organizzazione sia nelle procedure. – dichiara l’On. Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, componente della Commissione Giustizia della Camera che aggiunge – Durante il primo governo Conte sui temi della giustizia si è affermata una tesi che si è concentrata su un solo elemento: quello della necessità che il processo arrivi a conclusione e non sia travolto dal decorso del tempo.

Con il secondo governo Conte, – aggiunge ancora l’On. Federico Contemutando la maggioranza, si è affermata un’antitesi: il bilanciamento tra la necessità di accertare la responsabilità e l’esigenza che il processo sia giusto e si svolga in tempi ragionevoli. Quest’antitesi ha trovato una sua definizione con il cosiddetto “Lodo Conte bis“, che distingue tra sentenza di condanna e assoluzione, e inserisce la norma nella Riforma del processo penale, quindi in un intervento organico e di sistema. Ora tocca a questa nuova maggioranza, così ampia, e all’autorevolezza della Ministra Marta Cartabia, trovare la sintesi tra i ragionamenti delle due fasi.

Il discorso sulla prescrizione, in ogni caso, – conclude il Parlamentare salernitano di LeU Federico Contedeve incardinarsi su una riforma vera, che intervenga su organizzazione degli uffici, sulle dotazioni di personale e sulle strutture, e al tempo stesso operi un lavoro profondo sulle procedure: in particolare depenalizzazioni e riti alternativi. Solo con un approccio di sistema si può trovare un equilibrio tra i due interessi: quello di portare a conclusione i processi e quello di farlo in tempi ragionevoli e giusti».

Roma, 23 febbraio 2021

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