ArtUNO: Cittadini “Liberi e forti” per la Rinascita della Città di Eboli

Eboli ha bisogno di una svolta. ArtUno propone un “Programma di Rinascita della città” per liberarla dal malaffare.

L’Assemblea cittadina di ArtUNO di Eboli chiama a raccolta i cittadini “Liberi e Forti” perché si uniscano intorno all’On. Conte, indicando in 4 punti la base di rilancio e di ripartenza per liberare la Città di Eboli. E…. “Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati“. 

Federico Conte

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Ringraziamo quanti hanno condotto insieme a noi una campagna elettorale di verità e di proposta per liberare la nostra città dal malaffare. – si legge in una nota politica dell’Assemblea degli iscritti di Art.1 di Eboli che, con l’arrivo del Commissario prefettizio, è proiettata verso le elezioni amministrative di primavera e immagina già soluzioni che vadano a colmare quei “deficit” emersi in questi anni – Ora, i cittadini “liberi e forti” devono unirsi per ridare ad Eboli il livello politico, economico e sociale che merita per il suo passato, e non fare da scendi letto per gruppi e gruppetti politici asserviti a interessi particolari e a personaggi di occasione.

Bisogna, perciò, – prosegue la nota di ArtUNo che elenca alcune proposte che potrebbero contribuire al rilancio politico, sociale, economico e morale della Città – intendersi su alcuni punti fondamentali:

  1. Passo indietro di tutti coloro che si sono resi responsabile del disastro amministrativo consumato negli ultimi dieci anni.
  2. Riorganizzazione dell’apparato amministrativo in dipartimenti autonomi guidati da dirigenti di qualità, liberi da ogni compromissione.
  3. Costituzione di un “Comitato di difensori civici”, formato da cinque cittadini rappresentativi del mondo del lavoro, delle professioni e degli operatori economici, dotato delle stesse facoltà di intervento dei consiglieri comunali per il rispetto del programma, al fine di dare continuità al potere sociale.
  4. Definizione, attraverso ampie e libere consultazioni, di un “programma di Rinascita della città” in pochi punti, con la indicazione del sindaco e della nuova classe dirigente, da definire entro l’anno.

Proponiamo ai cittadini di unirsi e coordinarsi, a questo fine, – conclude la nota di ArtUNO – intorno a Federico Conte, uno dei più stimati del Parlamento Italiano, di cui Eboli vanta la paternità».

E a sole poche ore dall’arrivo del Commissario prefettizio, si riparte, o meglio continua la corsa verso le prossime elezioni amministrative di primavera, e la Città prosegue il suo cammino attraverso una delle campagne elettorali più lunghe che la storia politica della Città ricordi.

La più grande che le nuove formazioni politiche devono affrontare è la credibilità. Circostanza per nulla facile. La Città è tramortita da una ferita che l’ha stesa al suolo e perché si rialzi occorrerà convincere i cittadini che non vi sia continuità con niente e con nessuno di quelli che hanno contribuito a immobilizzarla, a sfregiarla a farla precipitare in un vuoto sociale indefinito: Un non luogo; Laddove si scontrano interessi contrapposti e il sospetto e la denuncia siano i sostituti di un confronto, di un dialogo, di una proposta, dovendo scegliere tra i sospettati e chi sospetta, dove l’unico risultato possibile è la palude politica.

Si è sempre detto che ogni popolo si merita i suoi governanti, non escludendo in questo assunto anche chi si oppone. E quando questa circostanza si materializza nella sua massima espressione, vuol dire che si è arrivati al capolinea e non può più esserci chi ha torto e chi ha ragione, ma solo fermarsi e analizzarne le cause per poter ripartire.

ArtUNO, ci riprova e lo fa con una “chiamata alle armi” dei cittadini “liberi e forti”. Lo fa indicando anche alcune soluzioni, la prima quella di invitare a fare un passo indietro a quanti siano stati i responsabili. Evocando quella famosa frase: Chi non ha colpa scagli la prima pietra; Correremo il rischio di una lapidazione complessiva, perché ogniuno si tirerebbe fuori da ogni responsabilità. Qui viene in mente un bell’aforisma che recita: “Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati“; Sembra che Bertold Brecht l’abbia coniato per questi tempi moderni e per Eboli, o per una Città qualsiasi, dove chi vuole organizzare il futuro è sempre chi in qualche modo ha partecipato alla distruzione del passato.

E come poter immaginare un cambio di passo, atteso che comunque in primavera si dovrà votare ed inevitabilmente ci sarà un vincitore? ArtUNO ci prova indicando anche alcuni altri punti che ritiene indispensabili per il nuovo corso, come quello di dotare la macchina amministrativa di Dipartimenti autonomi e individuando funzionari capaci, quasi come se i settori e i dirigenti non siano gia autonomi come conferisce loro la legge, legge pero che demanda al Sindaco l’individuazione e la nomina tra i funzionari di categorie superiori “D”. Tranne che, pensando all’assetto attuale, non si ritiene che i funzionari non siano all’altezza e non siano autonomi. Va da se, facendo solo alcuni esempi, che l’integerrimo Ragionier Marmora non sia autonomo, o non lo siano i vari Mandia, Cuozzo, Polito, Rossi o Savi ecc. per non parlare di quanti, pur avendo i titoli, non “gareggiano” all’attribuzione di incarichi, come una per tutti, potrebbe essere la Cassandro.

Forse, ma non c’è tempo, e nemmeno le competenze, bisognerebbe per questo che intervenga il Parlamento per rivedere la legge dell’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale, ponendo confini ben precisi ai poteri del Sindaco ed individuare un organismo istituzionale di controllo, che certo ora non potrebbe essere un “Comitato di difensori civici”, composto da 5 membri, che assuma le stesse prerogative dei Consiglieri Comunali, ma potrebbe essere contemplato in quella revisione della Legge che si rende quanto lai necessaria.

E di qui porremmo all’Assemblea cittadina di ArtUNO, insieme all’invito che la stessa rivolge ai cittadini “Liberi e Forti” di unirsi intorno all’on. Federico Conte, per affidare a lui il compito di rendersi promotore di una sostanziale ed irrinunciabile modifica della Legge della Elezione del Sindaco e del Consiglio comunale. In ultimo comprendere se ArtUNO è una Associazione autonoma e a parte o è parte del Gruppo consiliare Art.1-La Città del Sele.

Eboli, 29 novembre 2020

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