Cilento, luoghi e musica con Maieutiké

Il 10 novembre è in uscita l’inedito dei Maieutiké, “Proud of my land”, un inno d’amore alla vita e al Cilento

Maieutiké: La band. “La più limpida impressione del sentire, rara trasparenza dell’animo umano“: La musica. Errico, Manzo, Ciuccio, Brunetti: I musicisti. I luoghi del Paradiso: Il Cilento. 

Copertina Proud of my land

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

CASTELLABATE – Si intitola “Proud of my land” il primo lavoro dei Maieutiké. Un inedito, in uscita domani 10 novembre sulle principali piattaforme digitali, che è intriso di Cilento, al cui interno c’è tutto l’amore dei quattro componenti della band per la propria terra dove hanno deciso di restare, nonostante mille difficoltà. Le radici, assaporare ogni giorno il profumo delle strade in cui si è nati e cresciuti, la vista dei paesaggi che possono raccontare quello che si era e si è diventati sono più forti, a volte, del sogno di una vita più agiata da poter cavalcare altrove. Ebbene è stata questa la scelta del gruppo che ha creato un brano che è vera poesia. Per quanto riguarda la parte musicale, all’interno vi sono anche due special guest: Francesco Citera (fisarmonica) e Antonio Volpe (piano). Il video dell’inedito è girato interamente in Cilento, in luoghi unici e suggestivi quali Agropoli, Castellabate e Orria – Piano Vetrale, il paese dei murales.

Proud of my land – dichiarano i Maieutiképer noi non rappresenta solo un semplice inedito da sponsorizzare e promuovere sui social e sulle altre piattaforme digitali, ma è un vero e proprio inno alla vita, un invito a riflettere su tutto ciò che di meraviglioso offre la nostra terra. Scrivere ed arrangiare questo brano è stato molto facile: è bastato guardare fuori dalla finestra per trovare l’ispirazione giusta. Il Cilento – proseguono – è un luogo meraviglioso che ha bisogno di essere amato, valorizzato e decantato, in modo che tutti possano comprendere a fondo il nostro privilegio. Le parole del ritornello (“Orgoglioso della mia terra, io resto qui!) hanno una valenza semantica precisa, chiara, sono termini che rispecchiano il nostro percorso di vita, le nostre scelte. In questo brano – concludono – ci siamo messi completamente a nudo, d’altra parte la musica deve raccontare le verità di ognuno di noi”.

Maieutiké

L’espressione artistica, la tecnica e la poesia sono da considerarsi gli elementi caratterizzanti la formazione dei Maieutikè. Il loro progetto ha inizio nel febbraio 2009 per volere del cantante e chitarrista ritmico Luigi Errico. La sua spiccata sensibilità coinvolge in modo epidemico gli altri tre componenti: Peppe Monzo (chitarra solista), Pietro Ciuccio (percussioni) e Antonio Brunetti (basso).

Dopo un breve periodo di sperimentazione, i musicisti provenienti da differenti scuole di pensiero riescono a fondere le loro idee e a creare un sound specifico per il riarrangiamento in acustico di pezzi leggendari segnanti la storia del pop rock inglese/americano. Ogni nota eseguita, ogni parola cantata ha un potere semantico ed una forza comunicativa assolutamente evidente.

Il quartetto cerca di esternare con trasparenza la sensazione del momento, quel tocco di eterno che sfiora l’anima di ogni artista. Per volere degli dei o degli uomini, ancora una volta la band si propone al pubblico grazie al suo repertorio acustico ricercando come di consueto punti di contatto con ogni essenza naturale, pronta a riconoscere senza mai aprire gli occhi, ogni anima fragile e assuefatta di armonie.

La musica: “La più limpida impressione del sentire, rara trasparenza dell’animo umano“.

Castellabate, 9 novembre 2020

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