Buona Sanità alla Gastroenterologia dell’Ospedale Frangipane dell’ASL Av

Buona Sanità dal Sud e dal reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino diretto dal Dott. Luigi Pasquale.

In una intervista-Lectio Magistralis a Canale 58TV, il Dott. Pasquale Presidente della Società italiana di endoscopia Digestiva ha parlato di discusso di prevenzione, di organizzazione, ma anche di Etica e di valori umani oltre che di capacità, di efficienza e della mobilità passiva. E De Luca chiede al Governo fondi e fine del Commissariamento della Sanità in Campania. 

Dott. Luigi Pasquale
Dott. Luigi Pasquale

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ARIANO IRPINO (AV) – Buona Sanità dal Sud, dalla Campania  e dalla provincia di Avellino. Buona Sanità che fa il paia con la battaglia che il Governatore della Campania Vincenzo De Luca sta conducendo a livello nazionale, rispetto al tentativo furbesco di alcune regioni del Nord (Lombardia, Veneto ed Emilia e Romagna) nella più totale “distrazione guidata” del Governo pentaleghista, di ottenere la così detta “Autonomia differenziata“, che consentirebbe a quelle Regioni di ottenere fondi in maniera differenziata a seguito del passaggio dallo Stato a quelle Regioni alcune materie e tra queste, Polizia, Scuola e Sanità, oltre a rivendicare la fine della gestione commissariale per la Sanità in Campania, avendo consolidato una parità di bilancio negli ultimi 5 anni. Pareggio di bilancio ottenuto solo a carico dei cittadini della Campania.

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Non si comprende perché mai si sarebbe dovuto licenziare da parte del Governo un provvedimento del genere, senza coinvolgere il Parlamento e soprattutto le Regioni. E l’intervento di De Luca è servito proprio a smascherare la manfrina, e chiedendo anch’egli l’Autonomia per la Campania ha chiesto la cristallizzazione delle risorse sulla base dei valori individuali e non quelli di cui al Piano Nazionale della Sanità. Di qui si comprende il perché. Innanzitutto perché nel corso degli anni vi è stata una sproporzionata azione di investimenti, a seguito dei quali oggi si riscontra, a parità di popolazione, un numero di gran lunga maggiore di Strutture Ospedaliere al Nord rispetto al Sud, circostanza che fa registrare un notevole numero di posti letto, superiori a quelli disponibili al Sud (circa il 30%). Bastano solo questi due elementi per giustificare la mobilità passiva e i così detti viaggi della speranza.

Mobilità che ha diverse motivazioni e che non esclude il rapporto dei singoli medici con le regioni del Sud, e la maggiore disponibilità di posti letto sempre rispetto al Sud, così come la dotazione tecnologica delle strutture ospedaliere del Nord, ma ricordiamolo e vale per tutti un esempio: Il Caldarelli; un Ospedale nel quale tutti i suoi reparti sono di eccellenza, come di eccellenza sono le ricerche che bravi medici contestualmente all’ordinario di eccellenza portano avanti, non è vsecondo a nessuno, anzi. A questi si aggiungono tante altre strutture come quella di Avellino con il Frangipane di Ariano Irpino, di Salerno con l’Ospedale di Nocera Inferiore o dell’Ospedale di Eboli e via di seguito. E de Luca per questo chiede anche che finisca la fase del Commissariamento della Sanità in Campania per migliorare ulteriormente queste differenze, formiche e blatte a parte che segnano solo azioni schifose di disturbo.

Ospedale Frangipane Ariano Irpino
Ospedale Frangipane Ariano Irpino

E contrariamente alla propaganda e soprattutto alla più cattiva delle propaganda, ecco che ancora una volta si parla dell’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino in Provincia di Avellino e ancora del Dott. Luigi Pasquale Direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia. Entrambi fanno parlare di se in una intervista condotta dalla giornalista Angela Valentina Bruno nella trasmissione televisiva Password in onda nei giorni scorsi su Canale 58TV, nel corso della quale il Dott. Pasquale ha lungamente discusso di prevenzione, di organizzazione, ma anche di Etica e di valori umani oltre che di capacità, di efficienza e della mobilità passiva.

Quella del Dott. Pasquale più che una intervista è stata una “Lectio Magistralis” tenuta da un medico scrupoloso, diciamolo: bravo; nella sua veste di Direttore di un Reparto di Gastroenterologia, importante quanto mai delicato, abituato come è a rapporti multidisciplinari nell’esercizio quotidiano della sua professione, ma anche dall’alto del suo ruolo di Presidente Nazionale della SIED, Società italiana di endoscopia Digestiva. Una Lezione magistrale che non ha escluso limiti e responsabilità, ma anche correttezza professionale e capacità organizzative, che spesso fanno mettere in discussione quel valore e quel ruolo che la Sanità, specie quella pubblica, deve necessariamente avere in tutte le sue promanazioni.

Il Dott. Luigi Pasquale nell’intervista-Lectio Magistralis, che qui di seguito si riporta integralmente, rilasciata nel corso della trasmissione televisiva “Password“, ha parlato di prevenzione e di metodologie che non escludono la particolare cura dell’aspetto psicologico del paziente. Insomma ha parlato di Colonscopia di qualità, spiegando le valutazioni, le tecniche, i percorsi, le difficoltà e delle indiscusse capacità di chi deve eseguire un esame delicato e complesso come la colonscopia, ma anche dei percorsi che si devono affrontare per ordinarla, per eseguirla, e come si diceva del rapporto delicato che si deve avere con chi si sottopone a test clinici per la prevenzione del cancro del colon retto.

Nella sua qualità di Presidente nazionale della SIED, Società italiana di endoscopia digestiva, e di Medico dell’Asl di Avellino. Pasquale ha parlato di prevenzione, e ha spiegato la validità della Colonscopia di qualità  cioè quella che per lui e la Società di Medici che rappresenta è diventata una missione e per questo la indica come una  frontiera obbligatoria che attraversa chi si sottopone a test clinici per la prevenzione del cancro del colon retto o semplicemente per un esame, che comunque è invasivo e ancor più specie se il paziente stesso non viene messo nella migliore condizione, anche psicologica per affrontarlo. Un esame che per raggiungere il “cieco” nel suo complesso non deve durare oltre i 6 minuti e nel migliore dei modi deve essere accompagnato da una sedazione per modo che se nel corso dell’ispezione si dovessero rilevare, attraverso le zummate delle micro lesioni, si possa intervenire prontamente e rimuovere i “polipi”.

Ariano Irpino (AV), 12 marzo 2019

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