Stamattina, intorno alle 9.30, si è sviluppato un rogo all’interno dell’ex Stir di Battipaglia.
Le fiamme si sono sviluppate dal capannone dove è stoccata la Frazione Organica Stabilizzata. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco della stazione di Eboli. Gli incendi si ripetono. È autocombustione?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA. Ancora un incendio allo Stir di Battipaglia. Ancora un incendi di immondizia a Battipaglia. Si sentiva ancora la puzza del fumo e dei rifiuti bruciati della Nappi Sud un’altra piattaforma battipagliese che tratta la lavorazione i rifiuti, e la eco dell’incendio avvenuto un anno fa ai capannoni della Sele Ambiente, anch’essa società che tratta e rifiuti, e da stamattina è stata visibile una colonna di fumo proveniente dall’impianto di trattamento rifiuti sulla zona industriale di Battipaglia ex STIR della società partecipata Ecoambiente.
Le fiamme si sono sviluppate dal capannone dove è stoccata la Frazione Organica Stabilizzata all’interno dell’ex Stir di via Bosco II, di Battipaglia per cause ancora in corso d’accertamento.
Si tratta di autocombustione o di una realtà che nessuno vuole ammettere trovandoci di fronte a una nuova “Terra dei fuochi“? Sul posto intanto sono intervenuti i Vigili del Fuoco della stazione di Eboli che hanno domato le fiamme, e si aspetterà che si definiscano le indagini e le cause dell’incendio.
Nel corso del tempo se ne sono verificati di altri incidenti allo STIR, si ricorderanno quelli del 2014 e quelli Episodi di autocombustione che sarebbero normali e possibili in contesti del genere del marzo 2013 un incendio investì la vasca principale di raccolta dei rifiuti indifferenziati. In quella circostanza i vigili del fuoco dovettero lavorare sette ore per domare l’incendio. Nel 2001, nel corso di un solo mese, si verificarono ben due incendi.
Insomma una lista di “autocombustioni” lunga anni e che non dovrebbero verificarsi e questo la dice lunga di come si lavorano e di quando tempo restano i rifiuti prima di essere lavorati, oltre all’attenzione che si ripone nella vigilanza dei capannoni e dei piazzali, tanto è che per arrivare all’autocombustione ce ne vuole.
Ce ne vuole talmente tanto che oggi alla stregua di quello che accade a Battipaglia e d’intorni sarebbe il caso si approfondissero tutte le autorizzazioni che sono state rilasciate che a vario titolo trattano rifiuti e che si definisca in maniera concreta un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti
Battipaglia, 10 luglio 2018