Tozzi si è dimesso? “Morto un papa se ne fa un altro”

Tozzi e i suoi si sono dimessi. I capigruppo di maggioranza dell’amministrazione Francese ne prendono atto: si va avanti.

Morto un papa se ne fa un altro“. E… la crisi si formalizza e si risolve. Bovi, Longo, Cerullo, Marino e Salvatore: “Archiviata un’altra pagina che si chiude con una cosa amara, guardiamo avanti. ….affermiamo con certezza che non vi è nessuna crisi e che la maggioranza compatta è intorno al sindaco”.

Marino-Bovi-Longo-Salvatore-Cerullo-Zara-Francese-Tozzi
Marino-Bovi-Longo-Salvatore-Cerullo-Zara-Francese-Tozzi

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Tozzi e i suoi si sono dimessi? I capigruppo di maggioranza dell’amministrazione Francese ne hanno preso atto: Si procede. E… la crisi si formalizza ma si risolve subito. Bovi, Longo, Cerullo, Marino e Salvatore: archiviano e vanno avanti: la maggioranza c’è, i numeri anche.

Morto un papa se ne fa un altro“. Dice uno dei proverbi romani più realisti della realtà, per dire che tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile. Adattando questo proverbio romano al nostro caso diremmo “morto” un Vice sindaco se ne fa un altro. Ovviamente facendo tutti i dovuti scongiuri sia per il nostro Papa Francesco e sia per il giovane Ugo Tozzi ai quali auguriamo una vita lunghissima. Quello che sorprende è questa sbrigativitá nel giudizio e nella presa d’atto. Sconcertante. Daltronde se mutuiamo il famoso detto del Papa, dobbiamo associarlo necessariamente alla popolanità, e si sa il popolo è sbrigativo quando tratta le cose. Non scherza.

cecilia-francese-360
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Purtroppo però, quando c’è di mezzo la politica e conseguentemente le istituzioni, i passaggi non possono essere sbrigativi, almeno in quella parte che si deve obbligatoriamente “concedere” al pubblico. Quella parte nella fattispecie è compromessa, e non la si può affidare alla sbrigatività. Tanto compromessa che le dimissioni di Tozzi, Napoli, Toriello e Gioia, sono sembrate quel solito fulmine a ciel sereno, presupponendo vi siano state delle discussioni e dei confronti tra le due fazioni che purtroppo a noi sono completamente sconosciute. Quelle che noi, al contrario conosciamo è invece il percorso che ha caratterizzato questa maggioranza, e la foto della vittoria di Cecilia Francese tra Fernando Zara e Ugo Tozzi ne è la plastica certificazione, poi sappiamo il resto dei lunghi bracci di ferro di Rivoluzione Cristiana e di seguito quelli dei così detti “scissionisti”, e se ora c’è un intoppo, grave o meno che sia è giusto emerga.

Di certo nelle prossime ore ne sentiremo di tutte e apprenderemo magari che è da tempo che le cose non andavano, che l’amministrazione si era impantanata, che è venuta a mancare quella spinta di entusiasmo iniziale, che si voleva fare di più ma non è stato possibile e…. così via e allo stesso modo di una coppia che si separa si incominciano ad evidenziare tutti i difetti e se prima si era bellissimi dopo si è brutti, sporchi e cattivi e magari si accusa anche che si puzza con i piedi.

Ebbene, in quella foto vi è tutta la contraddizione che ha accompagnato quest’amministrazione e che POLITICAdeMENTE ha sempre sottolineato come punto negativo di quell’alleanza politica e poi tecnica che ha portato la Francese a vincere il ballottaggio su Gerardo Motta: Il “vecchio”, il “nuovo”, il “concorrente”; se per “vecchio” si intende quello che rappresentava l’esperienza di Zara, se per “nuovo” si intende l’esperienza di Cecilia Francese e “Etica per il buongoverno“, fino ad allora orgogliosamente “incontaminata” e fieramente legata ad una opposizione rigida e costruttiva, e se per “concorrente” si individua in Tozzi uno che ha perso al primo turno ma che per età, per partecipazione e per passione vorrebbe potersi candidare nuovamente a Sindaco, ovviamente in concorrenza alla Francese che non ha, almeno per ora, nessuna intenzione di rinunciare ad un successivo mandato.

Il “vecchio”, il “nuovo”, il “concorrente”;  sembrerebbe il titolo di un film invece è solo quella contraddizione che accompagna questa Amministrazione. E la sbrigatività altri non è quella di “liberarsi” e al più presto possibile di un “intruso”, tra l’altro concorrente e “velleitario” come dicono i capigruppo, e per questo si prende subito atto e si gira la pagina senza che in Città si faccia un minimo dibattito circa una verifica politica rispetto agli obiettivi che si erano individuati e senza esprimere un giudizio politico che il caso vuole.

Morto un papa se ne fa un altro“.

«Siamo fortemente sorpresi dalle parole dell’assessore Ugo Tozzi. – scrivono in una lunga nota politica i capigruppo di maggioranza Pino Bovi, Pietro Cerullo, Valerio Longo, Francesco Marino, Giuseppe Salvatore. – Ci sorprende il fatto che si possa definire “liberato” dalle catene dell’amministrazione Francese. Ancor più sorprendente parlare di mancanza di polso e di mancata risoluzione dei problemi della città. Vogliamo ricordare all’ex vicesindaco che erano quattro i componenti del suo gruppo che facevano parte di quell’esecutivo e che – i fatti dimostrano che oltre le belle parole, non erano al servizio della città ma esclusivamente funzionali alle logiche egemoniche del cosiddetto gruppo Tozzi – che avrebbe dovuto risolvere i problemi della città.

Laura Toriello-Francesca Napoli-Ugo Tozzi-Cecilia Francese-Gemma Caprino-Michele Gioia
Laura Toriello-Francesca Napoli-Ugo Tozzi-Cecilia Francese-Gemma Caprino-Michele Gioia

La nostra etica è inattaccabile – proseguono i capigruppo – abbiamo da sempre intavolato discussioni politiche e trovato confronti e mediazioni corrette e condivise. Il patto nobile era consensualmente superato da più di un anno ed era cosa ben nota, nonostante a qualcuno facesse piacere far finta che non fosse così. Anche il paventato rimpasto è passato attraverso un confronto tenuto nella mattinata di ieri e la scelta di andare via è stata dal gruppo Tozzi ben ponderata anche alla luce della palese confessione di pensare già alle nuove elezioni per le quali auspicavano e chiedevano che Cecilia non fosse candidata. Cecilia, leader indiscusso di questa amministrazione, sarà la naturale candidata fra tre anni e saranno gli elettori e non i candidati concorrenti a decidere se potrà essere confermata.

Archiviata un’altra pagina che si chiude con una cosa amara, guardiamo avanti.

Il cambio di passo che ci attende non prevede sterili polemiche, bensì, la possibilità di dare finalmente alla città risposte serie e concrete. – aggiungono Bovi, Longo, Cerullo, Marino e Salvatore – Il lavoro svolto dalla Sindaca e dalla maggioranza che la sostiene, in questi primi ventiquattro mesi pur fra difficoltà notevoli legate alla situazione economica dell’Ente, da una struttura tecnica da riorganizzare dalle basi, da un’assenza consolidata di ruolo sui tavoli sovracomunali a una crisi profonda di momenti fondanti dell’attività amministrativa come la società Alba, ad una situazione di contenzioso di proporzioni inimmaginabili, ha avviato quel processo di trasformazione profonda della città di cui Battipaglia aveva e ha assoluto bisognoRiteniamo, quindi, inopportuno e inaccettabile che a puntare il dito contro questa amministrazione sia proprio chi doveva essere in grado di contribuire ad apportare soluzioni. Comprendiamo però le velleità politiche di chi si sente già candidato alla guida della città.

Fernando-Zara-Cecilia-Francese-Ugo-Tozzi
Fernando-Zara-Cecilia-Francese-Ugo-Tozzi

Le polemiche non intaccheranno questa maggioranza e la fiducia incondizionata nei confronti della nostra Sindaca, – continuano i Capigruppo di maggioranza – lasceremo alle spalle questa fase politico amministrativa fondata su tensioni e polemiche. Completata la riorganizzazione della macchina amministrativa, punteremo ora a velocizzare la realizzazione del nostro programma elettorale.

Battipaglia ha bisogno di un cambio di prospettiva e di una capacità programmatica che guardi al futuro, frutto di un governo di coalizione così come hanno voluto i cittadini battipagliesi due anni fa. – sottolineano i capigruppo – Per questo ribadiamo il nostro impegno e sostegno convinto nei confronti della Sindaca Cecilia Francese e affidandoci completamente al suo ruolo di garante e alla sua piena autonomia di Sindaca la valutazione e le scelte di carattere organizzativo tese a consentire a questo governo cittadino di espletare il proprio mandato ritenendo di superare ora e subito le turbolenze che hanno caratterizzato gli ultimi mesi di vita dell’Amministrazione Comunale ritenendo che ora lo sforzo di tutti quelli che ci vogliono stare debba essere rivolto al rilancio di un lavoro intenso per dare risposte alla città, guardando alle prossime scadenze.

Tanti gli impegni e il lavoro che ci attende, – conclude la nota dei capigruppo di maggioranza Pino Bovi, Pietro Cerullo, Valerio Longo, Francesco Marino, Giuseppe Salvatore –  pertanto rimandando al mittente le accuse, affermiamo con certezza che non vi è nessuna crisi di Governo e che la maggioranza compatta è intorno al sindaco».

Battipaglia, 20 giugno 2018

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