Continua la campagna dell’Associazione “Battipaglia Nostra”: + Italia – Unione Europea = Opere Pubbliche Sovrane.
L’Associazione politico-culturale “Battipaglia Nostra” ricorda che l’Italia versa di più all’Unione europea (259 mld di euro) di quello che riceve in fondi strutturali (173 mld) periodo 2000/2017, il meccanismo perverso dei fondi europei.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Questo il titolo dello striscione affisso nel pomeriggio presso la stazione ferroviaria dagli attivisti dell’Associazione politico culturale “Battipaglia Nostra“, capeggiati da Carlo Zara, Gianni Corizzo e Maurizio Fresa, per sottolineare la farsa del Più Europa che impone la realizzazione di opere pubbliche – cattedrali nel deserto completamente sganciate dalle reali esigenze del territorio. Il mastodontico sovrappasso ferroviario e le opere collaterali ne sono la prova lampante.
Assodato che l’Italia versa di più all’Unione europea (259 mld di euro) di quello che riceve in fondi strutturali (173 mld) periodo 2000/2017, il meccanismo perverso dei fondi europei si può così sintetizzare:
I fondi sono vincolati a progetti di interesse europeo. Quindi gli enti locali, pur di non perdere i fondi, li impiegano per progetti non prioritari, perché ciò che conta non è la loro utilità ma la loro realizzabilità in tempi brevi pena sanzioni.
In secondo luogo questi fondi devono essere ulteriormente CO-FINANZIATI dagli enti locali in quote che vanno dal 50 all’85% del fondo stesso. Cofinanziare significa fare spesa pubblica cosa impedita dal patto di stabilità interno imposto dalla UE. Quindi per poter cofinanziare i progetti gli enti locali sono costretti a tagliare i servizi (in particolare, la sanità pubblica), aumentare la tassazione al fine di non sforare i vincoli di bilancio.
Infine l’erogazione dei fondi è subordinato alle raccomandazioni della Commissione e del Consiglio europeo fatte al nostro Governo nel biennio 2013-14, nell’ambito della presentazione dell’accordo di partenariato che definisce le priorità di spesa dei fondi nel periodo 2014-2020; nelle quali si prescrivono – pena la sospensione e/o la revoca dei finanziamenti – riforme strutturali che riguardano mercato del lavoro (licenziamenti facili), contrattazione aziendale, giustizia, pubblica amministrazione e istruzione (tagli), il controllo severo del debito attraverso il taglio della spesa pensionistica e AUMENTO della pressione fiscale sugli immobili e i consumi, oltre che la PRIVATIZZAZIONE dei servizi pubblici locali.
Battipaglia, 12 giugno 2018