Un neonato ustionato, un altro scomparso: Che succede al Ruggi?

Neonato ustionato e un bambino qualche settimana fa è scomparso: Cosa succede all’Ospedale Ruggi di Salerno. La Fials vuole chiarimenti.

Mario Polichetti della Fials provinciale: «Dramma immane, pronto a offrire supporto alla famiglia del piccolo. Il “Ruggi” ora chiarisca tutto portando a termine l’inchiesta interna aperta. Aspettiamo risposte anche sull’attività d’indagine legata al bimbo scomparso qualche settimana fa».

MARIOPOLICHETTI-FIALS
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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNONeonato ustionato all’ospedale di Salerno, la denuncia di Mario Polichetti della Fials provinciale: «Dramma immane, pronto a offrire supporto alla famiglia del piccolo. Il “Ruggi” ora chiarisca tutto portando a termine l’inchiesta interna aperta. Aspettiamo risposte anche sull’attività d’indagine legata al bimbo scomparso qualche settimana fa. Vanno tutelate le eccellenze del settore come quella delle gravidanze a rischio portata avanti dal dottore Raffaele Petta».

«Non ci sono parole davanti a un dramma di tali proporzioni, ma l’episodio del neonato ustionato dall’acqua del bagnetto troppo calda all’ospedale di Salerno merita una riflessione seria e priva di polemiche sterili». Così Mario Polichetti, dirigente della Fials provinciale, commenta il secondo incidente avvenuto, a distanza di poche settimane, all’interno del reparto di Neonatologia dell’ospedale “Ruggi d’Aragona“. «Siamo certi che il manager Giuseppe Longo individuerà i responsabili di quanto accaduto e sin da ora mi dico disponibili a offrire tutta la mia esperienza in merito. E’ giusto aprire un’inchiesta interna, come è avvenuto nel caso del bambino sparito qualche settimana fa, ed è altrettanto giusto che queste verifiche portino a conclusioni certe e non finiscano all’italiana. Va difeso il buon nome dell’ospedale di Salerno, soprattutto legato al reparto di neonatologia“.

Ospedale Ruggi Salerno padiglione transennato
Ospedale Ruggi Salerno padiglione transennato

Per Polichetti, infatti, non vanno dimenticate le eccellenze nel settore che hanno portato Salerno alla ribalta nazionale e non. “Vorrei che qualcuno che si ricordasse che sul fronte delle gravidanze difficili abbiamo la fortuna di poter contare su un luminare come il professore Raffaele Petta. Salerno e la sua azienda ospedaliera restano al top in questo ambito. Ecco perché dal manager mi auspico una presa di posizione serissima contro chi ha sbagliato. Come sindacato sono pronto a offrire il mio supporto ai genitori del neonato“.

Ma che succede all’Ospedale di Salerno? La domanda è d’obbligo, specie se succede che un neonato si ustiona mentre gli fanno il bagnetto o un bambino addirittura scompare, se poi si aggiunge che Medici incapaci di dare una diagnosi, rimproverano i parenti perché non si portano via il paziente convincendoli si tratti di morte certa, oppure di altri medici che consigliano ad una paziente che chiede di eseguire una colonoscopia con l’anestesia, che l’ospedale non la fa, ma che invece se si va a pagamento, sborsando poco più di 500 euro è passibile, si comprende come ormai in questo Ospedale succede di tutto. Che deve succedere più se poi si aggiunge che la struttura è a dir poco fatiscente, mal tenuta e mal manutenta nemmeno nelle cose più essenziali come la tinteggiatura delle pareti e la pulitura degli sgusci neri come la pece perché sporchi, covo di milioni di batteri e dei bagni impraticabili. E la pulizia generale? Lasciamo stare, mettiamoci su un velo pietoso, ma appena coperte le vergogne però si abbia il coraggio di prenderne atto e ovviare con misure concrete e coraggiose perché in futuro non si incorra negli stessi errori.

Ospedale San Leonardo-Salerno-bagno
Ospedale San Leonardo-Salerno-bagno

Se finisse qui potremmo anche accontentarci ma se poi si aggiunge come si assegnano gli incarichi di primariati (Direttori medici delle unità Operative), come nel caso della Cardiochirurgia con dimezzamento del reparto e la creazione di due primariati, uno dei quali assegnato al dott. Enrico Coscioni, consigliere sella sanità del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, ex Consigliere Regionale ed ex Componente della Commissione Sanità, il quale rispettando rigorosamente la così detta “filiera istituzionale” delle clientele, nel corso di questi anni, con le sue presenze istituzionali ha accompagnato tutti i provvedimenti che hanno portato allo sdoppiamento dei primariati alla Cardiochirurgia, facendo ridere l’Italia, ivi compreso la nomina del DG Nicola Cantone, prima amico, poi nemico e “decapitato” per aver rallentato la nomina dello stesso Coscione, allora si comprende che a poco e nulla serve aprire da parte del DG Longo, una indagine su qualche cosa se non cambiare tutto e fare un ripulisti generale per giungere ad una struttura “pulita”e “nuova”.

Nuova, non come la immagina il Governatore De Luca, realizzando un Nuovo Ospedale, e spendendo per questo oltre 300milioni di euro, per avere questo “sporco” e rimetterci dentro tutto questo vecchiume, borioso e omertoso oltre che rinunciatario e conservatore nelle loro posizioni di retroguardia, ma un Ospedale che non guardi l’ora per scapparsene e nemmeno quella che conta le ore di Alpi prestate, o quelle “suggerite” ai pazienti di ricorrere a prestazioni a pagamento per ricevere una parte dei compensi e tornare a quella missione che riporterebbe i Medici al giuramento ippocratico.

Salerno, 29 maggio 2018

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