Scontro Amministrazione-Forza Italia sull’area concessa a SMA Campania

Sindaco e Assessore stroncano le polemiche di Forza Italia sull’assegnazione alla Sma Campania.

Cariello e Ginetti sull’area dell’ex macello comunale: «Un’assegnazione trasparente che garantisce nuovi servizi alla città». Invece per il capogruppo azzurro Cardiello, il Sindaco Cariello e l’Assessore Ginetti confermano si tratti di una “gestione condominiale” dei beni comunali.

AREA SMA CAMPANIA
AREA SMA CAMPANIA

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Una concessione relativa all’area dell’ex macello, fatta secondo i criteri di legge alla Sma Campania, società in house della Regione Campania, che garantisce servizi, manutenzione e miglioramenti alla città, a costo zero, viene fatta passare per abuso e favoritismo. – si legge in una nota stampa – La risposta dell’Amministrazione comunale all’ennesimo attacco alla città del consigliere comunale di Forza Italia, Damiano Cardiello, è sferzante. «Lo squallore dell’ennesima accusa senza senso di Cardiello, condita di veleni, indica la sua cifra politica ed umana e non mi meraviglia che Eboli lo abbia sempre bocciato», – taglia corto il sindaco, Massimo Cariello. Nel merito delle accuse di Cardiello, arrivano le risposte.

Ennio Ginetti
Ennio Ginetti

«Innanzitutto – attacca l’assessore comunale all’ambiente, Ennio GinettiCardiello non sa nemmeno che l’ambulatorio veterinario non è in attesa, ma è stato inaugurato il 4 ottobre 2016 proprio di fronte all’autoparco, appunto nei locali dell’ex macello ed è per questo che la delibera 52 è stata revocata. Inoltre, il locale in questione è da ristrutturare e la Sma Campania si accolla i lavori necessari. Non solo, oltre alle giornate di lavoro, la società provvederà a corsi di formazione gratuita per il Comune ed alla realizzazione di un centro di prevenzione boschiva sul nostro territorio. Naturalmente, la società regionale risponderà anche delle utenze di consumo, della manutenzione ordinaria dei luoghi e si farà carico anche del ripristino dei locali, garantendo vivibilitá ed agibilità. Un intervento non sopportabile per il Comune dal punto di vista dei costi, i quali in ogni caso supererebbero di gran lunga il valore della concessione dell’immobile».

Massimo Cariello-stemma
Massimo Cariello-stemma

Sulle insinuazioni circa i rapporti con i vertici della società, il sindaco Massimo Cariello chiarisce ancora una volta: «Riguardo alla squallida affermazione sul rapporto diretto con l’amministratore della Sma Campania, Cardiello si metta l’animo in pace: i rapporti sono limpidi ed istituzionali, come tutti gli altri rapporti che si tengono con amministratori di altri enti e società pubbliche, evidentemente una pratica di collaborazione e rete istituzionale che a Cardiello è sconosciuta, essendo abituato a spargere veleni e sospetti. Non siamo abituati a sostituirci alla magistratura, come fa Cardiello solo quando non riguarda la sua parte politica, e non crediamo assolutamente che la società Sma Campania, il suo operato ed i tanti lavoratori impegnati siano in discussione. Rileviamo, invece, che l’intervento della società regionale garantisce alla città nuovi servizi ed un patrimonio valorizzato e l’interesse collettivo per noi rimane prioritario».

Damiano Cardiello
Damiano Cardiello

Invece secondo il capogruppo azzurro Damiano Cardiello, il Sindaco Cariello e l’Assessore Ginetti confermano quella che il forzista ritieni si tratti di una “gestione condominiale” dei beni comunali, «Dopo aver letto la risposta in merito il nostro approfondimento afferente l’affidamento diretto di un bene pubblico senza gara pubblica, non resta che appuntare la sintesi della puntata n. 5 della serie “Come farsi del male da soli.”

Protagonisti indiscussi – per Damiano Cardiellosono Cariello e Ginetti, gli stessi che hanno collezionato plurime figuracce pubbliche:

  • basterebbe citare l’aiuola abusiva poi rimossa in piazza S. Lorenzo che doveva essere una “attrattiva per turisti” e che è diventata oggetto di un’inchiesta penale;
  • l’orinatoio per cani in Piazza della Repubblica, nobile idea ma predisposta talmente male che la stessa maggioranza gli ha imposto di rimuoverla;
  • le “pietre gialle” installate in antiche piazzette del centro storico, una creazione creativa dell’Assessore che vi abita ma che non avevano alcuna autorizzazione della Soprintendenza che ne ha ordinato l’immediata rimozione;
  • la gestione dei rifiuti, tra proroghe tacite e gare (Compostaggio e raccolta differenziata) bocciate rispettivamente da ANAC e TAR.

Insomma – per Cardiello – sarebbe bastato questo a farli riflettere, ma evidentemente il  protagonismo mediatico ha avuto la meglio. In questa occasione, però, hanno collezionato l’ennesimo autogol.

Gestire il patrimonio comunale come fosse il proprio condominio, infatti, non solo è un’offesa al ruolo della politica ma rappresenta il più becero modo di essere Istituzioni. – aggiunge Cardiello – Cariello e Ginetti o fanno finta di non sapere nè conoscere il regolamento approvato dal Commissario Prefettizio, oppure lo violano apertamente con consapevolezza, sfidando continuamente la magistratura e mettendo da parte la legalità. Non affidare un bene pubblico mediante una gara pubblica, come disciplinato dall’art. 18 dell’allegato regolamento, rappresenta un reato.

La  e l’abuso d’ufficio sono messi nero su bianco proprio nella delibera di giunta comunale. – prosegue Cardiello – Perchè non si è proceduto a bandire una gara aperta a tutti, trasparente e con l’obiettivo di rendere imparziale l’azione amministrativa?

Quali sarebbero i Criteri di valutazione oggettivi e quantitativamente misurabili adottati per affidarlo alla SMA Campania??? chiede Cardiello –Perchè i beni comunali continuano ad essere gestiti illegittimamente senza che l’ufficio patrimonio prenda provvedimenti, su indirizzo della politica?

Dopo aver pungolato l’amministrazione comunale ad evitare affidamenti diretti dei lotti industriali in area Pip, mediante l’anacronistico art. 17 del regolamento di settore, – prosegue ancora Cardiello – la nostra azione andrà dritta fino in fondo per evitare che i beni comunali continuino ad essere gestiti in questo modo clientelare e illegale a tutti gli effetti, mettendo da parte l’opera di moralizzazione avviata dal Commissario Prefettizio a seguito del lavoro dell’allora Commissione consiliare presieduta dal Dr. Antonio Petrone.
Su questa vicenda e sulle altre riguardanti il patrimonio comunale – conclude Damiano Cardiellocontinueremo ad informare i cittadini. Cariello e Ginetti potranno continuare a recitare convintamente la parte di protagonisti della serie “Come farsi del male da soli”, ma dovranno farlo con i propri beni e non quelli pubblici».

Eboli, 28 febbraio 2018

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