Gambino candidato alla camera nel collegio plurinominale introduce nella Campagna elettorale l’onore, i valori e la fede cristiana.
In una sorta di “Dichiarazione di intenti” Gambino, si rivolge agli elettori e soprattutto ai giovani, che sottoscrive con l’onore più che con una firma: I valori umani, la famiglia, il rispetto della società e dei propri simili; e soprattutto ricordando loro che le speranze non si racchiudono in sole “5 Stelle” nel momento in cui hanno a loro disposizione il “firmamento”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Sono un cristiano cattolico convinto, anzi fervente, rispettoso, e soprattutto praticante. – scrive in una lettera indirizzata agli elettori il Consigliere Regionale Alberico Gambino Candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio plurinominale di Salerno per la Lista di Centrodestra “Noi per l’Italia-UdC” che ci invia e noi con piacere pubblichiamo – Da tale, credo che ci sia sempre una Volontà in ogni avvenimento come è la mia candidatura con questo partito che rappresenta un simbolo che ha profonde radici Cristiane, un grande significato, un significato alto, un significato etico, umano e politico, irrinunciabile. Ed è con questo significato, che ho vinto le avversità e l’ingratitudine.
Ho sempre cercato di fare del Bene e Oggi sono orgoglioso e felice di rappresentare nella nostra vasta provincia “Noi con l’Italia-UDC” un partito plurale, che si esprime con il “Noi” e che insegna che la tolleranza è un’offesa, mentre l’accettazione è la vera condivisione, è il rispetto dovuto indistintamente a tutti. Quindi non solidarietà ma autentica fratellanza, un principio francescano ma umanitario. – precisa Gambino non facendo mistero della sua fede e dei suoi sentimenti cristiani di cattolico e praticante nel momento in cui egli vuole farli entrare nella campagna elettorale veicolando con essi le motivazioni del suo impegno prima di uomo e poi da politico – Ed è per questo motivo che “Noi con l’Italia-UDC” è in perfetta assonanza con il principio etico formulato dal Cardinal Bassetti della CEI qualche anno fa, cioè: interpretare la “politica come una vocazione, una missione e non un trampolino di lancio verso il potere”.
Il potere dei salotti belli non mi è mai piaciuto, né mai l’ho praticato perché il mio posto, nell’impegno politico e personale, è stato sempre con il popolo, tra la gente, tra gli indigenti; mai sono stato indifferente ai bisogni del prossimo. – prosegue Gambino in una sorta di dichiarazione di intenti fatta da uomo di fede e sottoscritta dall’onore più che da una firma, a tesimonianza dei valori che egli ritiene di mettere in campo in questa Campagna elettorale violenta, senza regole, senza nessun limite etico e soprattutto praticata da pifferai “magici”, che promettono e promettono sebbene nel loro intimo sanno bene che quelle promesse sono irrealizzabili se non si parte prima dai valori umani, dalla famiglia, dal rispetto della società e dei propri simili, ma anche facendo propri quei bisogni che a gran voce ci gridano gli italiani e specie i nostri conterranei rispetto al progressivo degrado umano, sociale e politico semmai indirizzando poi come protesta il loro voto in un vuoto più assoluto anchesso fatto di rabbia e di disprezzo per tutto e tutti – Di tanto ne è testimone la mia vita sempre alimentata dal mio Credo, più che dalla mia legittima umana aspirazione e pertanto il mio impegno, se riuscirò a rappresentarvi, sarà volto a creare un futuro per i giovani, un presente dignitoso per gli anziani, a rinsaldare l’istituzione familiare, a creare nuove aspettative alla donna, mamma e lavoratrice, agli indigenti, alle politiche socio sanitarie e carcerarie.
Ma per sapere cosa fare e come farlo, dice Goethe, bisogna fare per molti anni, bisogna averlo fatto. Ed io, soprattutto in questi 18 anni di vita politica, l’ho fatto. Dice Sant’Agostino che “Chi ama Dio, è naturale che faccia ciò che Dio comanda e lo ami nella misura in cui lo fa”. – Gambino prosegue la sua dichiarazione d’onore rivolgendosi particolarmente ai giovani ricordando loro, e qui il passaggio politico che pratica attraverso una domanda che allude ad altre possibilità rispetto ad un futuro che potrebbe veder prevalere i grillini, che non siano racchiuse in “5 Stelle” nel momento in cui hanno a loro disposizione il “firmamento” e potervi spaziare trovando ognunola propria stella che di certo è riferibile a tante persone oneste e per bene che al contrario dello scandalismo e dalla caccia alle streghe sono candidati in questa Campagna elettorale – A proposito dei nostri giovani, credo che abbiano ragione da vendere perché essi, come me, vogliono che brillino le stelle che non sono cinque … Sono un padre, e quindi posso permettermi di dire che cinque stelle, per i miei figli come per tutti i giovani, non potrebbero mai bastare per i loro sogni di felicità.
Non ho bacchette magiche, – aggiunge ancora Gambino – ma ho passione, determinazione, rispetto per gli esseri umani e, soprattutto, devozione per cui posso garantire che ci proverò e lo farò per i nostri giovani, per i miei figli, continuando a battermi contro ogni ingiustizia. Ascoltatemi, non credo nelle rivoluzioni, la Storia ci ha insegnato che prima di esse, tutto è aspirazione ma poi, tutto diventa pretesa, trasformandosi in assolutismo, dittatura, imperialismo.
Cari giovani, – conclude Gambino rivolgendosi direttamente a quel mondo giovanile che si vede sottratto il futuro – voi che costituite il futuro della società, unitevi a me in questa nuova rivoluzione democratica dove la moderazione, il buon senso, sarà la nuova trasgressione, la vera grande rivoluzione, e il Bene sarà la vera conquista. Vedrete che mille e mille stelle brilleranno per sempre nelle vostre notti d’amore».
Salerno, 27 febbraio 2018