La campagna elettorale è iniziata anche in provincia di Salerno. Il clima e del “si salvi chi può”: L’ultimo atto prima del tracollo.
Candidati e Liste che non rispettano i territori ma solo la geopolitica dei “capi”, e tra figli, parenti, affini e soldati ubbidienti, il centrosinistra e il Centrodestra hanno fatto scempio dei territori e si apprestano a ricevere una delle più sonore batoste elettorali. E mentre il M5S ringrazia, il PD e FI si organizzano solo per gestire la sconfitta, con la soddisfazione per De Luca e la Carfagna di aver eletto: Il figlio Piero e il più che chiacchierato Luigi Cesaro.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Parte anche a Salerno e in provincia una delle campagne elettorali più brevi e nello stesso tempo più devastanti e violente, dal punto di vista delle scelte politiche interne che i singoli Partiti e le Coalizioni abbiano mai portato avanti, non di meno delle rappresentanze dei territori, mai così compromesse come in questa tornata elettorale, complice la legge elettorale e il clima da “si salvi chi può” che si sta diffondendo. Clima che ha suggerito ai vari capi politici e non leader, di operare nella composizioni delle liste e della individuazione dei candidati nei vari collegi uninominali, scelte dettate solo ed esclusivamente dalla stretta appartenenza, tanto stretta come quella che ha fatto il Governatore De Luca, il quale in cambio di una doppia candidatura: Uninominale a Salerno; capolista proporzionale a Caserta; ha assicurato un posto sicuro alla Camera dei Deputati a suo figlio Piero.
Operazione che accompagnata dalla pulizia “etnico-politica“, ha aperto le liste ai suoi più fedeli soldati, cedendo nel contempo quattro candidature, altrettanto sicure: al suo Segretario nazionale Matteo Renzi; al Ministro degli interni Marco Minniti; all’eurodeputato Gianni Pittella; e all’ex Segretario regionale PD e ora deputato uscente, il napoletano Enzo Amendola; sottraendo alla provincia di Salerno le sue giuste rappresentanze, e così fuori Simone Valiante, Sabrina Capozzolo, Anna Maria Carloni, Alfonso Andria e dentro loro. Una doppia scure quella di Renzo e quella di De Luca.
Ma se il centrosinistra piange, il centrodestra non ride, tant’è che a differenza del PD e dei suoi dirigenti di Salerno e Caserta, muti e ubbidienti al capo, hanno accettato e addirittura “offerto” la candidatura a Piero De Luca, come egli stesso ha dichiarato orgogliosamente, facendo passare un regalo familistico come una operazione politica democratica, i dirigenti di Forza Italia hanno protestato con forza, sebbene nulla hanno potuto per evitare quella, come hanno dichiarato in una conferenza stampa, che è stata una svendita dei territori.
Sotto accusa è la Mara Carfagna colpevole di aver candidato: Luigi Cesaro (Giggino a purpetta); Sandra Lonardo la moglie di Clemente Mastella; Il Presidente della Salernitana Claudio Lotito; e altri candidati improvvisati ed estranei alle realtà geografiche che hanno indotto il Senatore Franco Cardiello, e i dirigenti di FI: Mimmo Di Giorgio, Amatruda, Piano a protestare pubblicamente preannunciando un loro disinteressamento. Un risultato al ribasso, che compromette quel vantaggio politico che i sondaggi attribuivano al centrodestra, che al contrario offre ai suoi elettori personalità politiche che si sono combattute fino a ieri come nel caso della Carfagna e di Edmondo Cirielli, quest’ultimo responsabile politico di 5 anni di gestione politico-amministrativa disastrosa.
In questo scenario poco edificante a ringraziare con tutto il cuore è il giovale Leader salernitano Angelo Tofalo e il Movimento 5 Stelle, i quali sebbene anche loro hanno avuto un bel po’ da fare con la compilazione delle liste in osservanza alle loro non del tutto accettabili e comprensibili regole, hanno messo su una squadra di candidati che sia alla Camera che al Senato rispettano le territorialità. Loro, non devono fare proprio niente per vincere le elezioni, perché stanno facendo tutto da soli i loro avversari, continuando ad esercitare tutte quelle prepotenze di cui gli elettori sono stanchi e che vorrebbero abbattere una volta per tutte.
Il M5S però ha un avversario molto più pericoloso: i “tastieristi”; quelli sempre pronti a sparlare sul web e a trovare cavilli per screditare chicchessia, come si è tentato di fare con il candidato ebolitano al collegio plurinominale Camera Cosimo Adelizzi, il quale risulterebbe “colpevole” per essere risultato il più votato dopo Tofalo nelle parlamentarie del M5S.
Ma della partita ci sono anche l’estrema Sinistra e i “parenti serpenti” di “Liberi e Uguali“, anch’essi consapevoli di non raggiungere un grande risultato, ma per il momento si accontentano di una rappresentanza con l’elezione nel proporzionale di Federico Conte, il più piazzato tra loro, e soprattutto portando a casa la consapevolezza di aver azzoppato Renzi e il PD a livello nazionale, e De Luca a livello regionale.
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Ecco le Liste e i Candidati nella Provincia di Salerno, collegio per collegio:
Il collegio plurinominale Campania 2.03, in cui vengono attribuiti 7 seggi, è costituita dall’intera provincia di Salerno (ad eccezione dei comuni passati al collegio uninominale di Ariano Irpino) attraverso l’aggregazione dei collegi uninominali di Campania 2.07 – Scafati, Campania 2.08 – Salerno, Campania 2.09 – Battipaglia e Campania 2.10 – Agropoli.
Collegio plurinominale Campania 2.03, Camera dei Deputati
PD
- Marco Minniti
- Eva Avossa
- Mario Giro
- Giusi Fiore
+EUROPA
- Giuseppe Scognamiglio
- Silvia Manzi
- Antonio Santoro
- Tiziana Faletti
INSIEME
- Silvano De Luca
- Veronica Mondany Morelli
- Giuseppe Fatturuso
- Anna Maria Maiorano
CIVICA POPOLARE
- Maria Ricchiuti
- Giancarlo Presutto
- Anna Di Somma
- Felice Rescigno
FORZA ITALIA
- Vincenzo Fasano
- Marzia Ferraioli
- Luigi Casciello
- Maria Rosa Sessa detta Rossella
LEGA
- Gianluca Cantalamessa
- Alessandra Locatelli
- Mariano Falcone
- Stefania Ferullo
FRATELLI D’ITALIA
- Edmondo Cirielli
- Luisa Maiuri
- Giuseppe Fabbricatore
- Elena Criscuolo
NOI CON L’ITALIA
- Alberico Gambino
- Barbara Barbato
- Nicola Ammaccapane
- Elagildo Selvaggio
M5S
- Angelo Tofalo
- Anna Bilotti
- Cosimo Adelizzi
- Michela Rescigno
LIBERI E UGUALI
- Federico Conte
- Dea Squillante
- Francesco Marino Iandiorio
- Maria Cammarano
CASAPOUND
- Mariarosaria Andriuolo
- Francesco Vota
- Giovanna Borzillo
- Vito Faiella
POTERE AL POPOLO
- Davide Trezza
- Delia Carloni
- Leopoldo Canale
- Annamaria Barone
POPOLO DELLA FAMIGLIA
- Raffaele Adinolfi
- Anna Rita De Fraia
- Marco Langellotti
ALLEANZA LIBERAL POPOLARE – AUTONOMIE
- Maria Assunta Carmosino
- Pasquale Guida
PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
- Rita Annarumma
- Antonio Erpice
- Valentina Curci
- Corrado Santamaria
PARTITO VALORE UMANO
- Giovanni Ursi
- Monica Gorga
- Bruno Campochiaro
- Ahura Electra Dynira
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IL collegio plurinominale Campania 3, in cui vengono attribuiti 6 seggi, aggrega i restanti quattro collegi uninominali Senato comprendendo la parte orientale della città metropolitana di Napoli e l’intera provincia di Salerno, ad eccezione dei comuni “ceduti” ad Ariano Irpino (collegi uninominali Senato Campania 5 – Portici, Campania 9 – Torre del Greco, Campania 10 – Salerno e Campania 11 – Battipaglia).
Collegio plurinominale Campania 3, Senato della Repubblica
PARTITO DEMOCRATICO
- Gianni Pitella
- Angelica Saggese
- Enzo Amendola
- Filomena Arcieri
+EUROPA
- Carlo Romano
- Antonella Dragotto
- Raffaele Marino
- Annamaria Barbato Ricci
INSIEME
- Carmine Pignata detto Mino
- Maria Gabriella Marotta
- Nicola De Luca
- Carla Lardone
CIVICA POPOLARE
- Francesca Barretta
- Fabio Piccininno
- Filomena D’Auria
- Massimo Olivieri
FORZA ITALIA
- Luigi Cesaro
- Alessandrina Lonardo
- Vincenzo Carbone
- Sonia Senatore
LEGA
- Erica Rivolta
- Stefano De Luca
- Carla Manzo
- Giovanni Basile
FRATELLI D’ITALIA
- Antonio Iannone
- Clotilde Galano
- Pio Cuomo
- Filomena Sorrentino
NOI CON L’ITALIA
- Nunzio Testa
- Paola Binetti
- Francesco Ranieri
- Matilde Milite
M5S
- Sergio Puglia
- Luisa Angrisani
- Andrea Cioffi
- Felicia Gaudiano
LIBERI E UGUALI
- Giuseppe De Cristofaro
- Valentina Botta
- Aniello De Luca detto Nello
- Maria Di Serio
CASAPOUND
- Giovanna Gerardi
- Alessandro Esposito
- Maria Giuseppa Rosaria Nappa
- Salvatore Luongo
POTERE AL POPOLO
- Massimiliano Voza
- Diana Rita Fardelli
- Raimondo Dare
- Concetta Capasso
POPOLO DELLA FAMIGLIA
- Riccardo Cersosimo
- Jessica Errico
- Alfonso Gambardella
- Luisa Mele
ALLEANZA LIBERAL POPOLARE – AUTONOMIE
- Anna Serpe
- Alberto Coppola
- Paola Caprarelli
- Francesco Plaitano
PARTITO VALORE UMANO
- Marco Musto
- Rosalba Morinelli
- Francesco Maiese
- Rosalide Esposito
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Il collegio Campania 2.07 Uninominale Camera Scafati corrisponde al collegio Senato 1993 n. 22 di Nocera Inferiore e comprende la parte settentrionale della provincia di Salerno.
Collegio Campania 2.07 Uninominale Camera Scafati
COALIZIONE PD
Mario Maccauro
COALIZIONE FORZA ITALIA
Edmondo Cirielli
M5S
Virginia Villani
LIBERI E UGUALI
Dea Squillante
CASAPOUND
Salvatore Pisapia
POTERE AL POPOLO
Erminia Maiorino
POPOLO DELLA FAMIGLIA
Basilio De Martino
ALLEANZA LIBERAL POPOLARE – AUTONOMIE
Olimpia Caprarelli
PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
Rita Annarumma
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Il Collegio Campania 2.08 – Salerno Uninominale Camera dei Deputati comprende il territorio del comune di Salerno e quello dei comuni limitrofi compresi quelli della costiera amalfitana fino a Positano (territorio che corrisponde all’omonimo collegio Senato 1993 n. 21) e i due comuni di Fisciano e Mercato San Severino (già facenti parte del collegio Senato 1993 di Battipaglia).
Collegio Campania 2.08 – Salerno Uninominale Camera dei Deputati
COALIZIONE PD
Piero De Luca
COALIZIONE FORZA ITALIA
Gennaro Esposito
M5S
Nicola Provenza
LIBERI E UGUALI
Carmine Ansalone
CASAPOUND
Francesco Vota
POTERE AL POPOLO
Pio Antonio De Felice
POPOLO DELLA FAMIGLIA
Raffaele Adinolfi
ALLEANZA LIBERAL POPOLARE – AUTONOMIE
Maria Assunta Carmosino
PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
Valentina Curci
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Il collegio Campania 2.09 – Battipaglia Uninominale Camera dei Deputati comprende la parte del territorio della provincia di Salerno corrispondente alla Piana del Sele, riprendendo il territorio del collegio uninominale Senato 1993 n. 20 Battipaglia, ad eccezione dei sette comuni ricompresi ora nel collegio Campania 2.02 – Ariano Irpino e i due comuni aggregati al collegio Campania 2.08 – Salerno.
Collegio Campania 2.09 – Battipaglia Uninominale Camera dei Deputati
COALIZIONE PD
Mimmo Volpe
COALIZIONE FORZA ITALIA
Romano Ciccone detto Lello
M5S
Nicola Acunzo
LIBERI E UGUALI
Federico Conte
CASAPOUND
Mariarosaria Andriuolo
POTERE AL POPOLO
Dina Albertina Balsamo
POPOLO DELLA FAMIGLIA
Antonio Voria
ALLEANZA LIBERAL POPOLARE – AUTONOMIE
Antonino Ventura
PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
Anna Arena
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Il collegio Campania 2.10 – Agropoli uninominale Camera dei Deputati corrisponde all’omonimo collegio Senato 1993 n. 19, comprendendo la restante parte della provincia di Salerno (Cilento).
Collegio Campania 2.10 – Agropoli uninominale Camera dei Deputati
COALIZIONE PD
Francesco Alfieri
COALIZIONE FORZA ITALIA
Marzia Ferraioli
M5S
Alessia D’Alessandro
LIBERI E UGUALI
Luigi Giordano
CASAPOUND
Vito Faiella
POTERE AL POPOLO
Filippo Isoldi
POPOLO DELLA FAMIGLIA
Michelina Focarile
ALLEANZA LIBERAL POPOLARE – AUTONOMIE
Enza Rizzo
PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
Federica Russo
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Il collegio uninominale Campania 10, Salerno-Scafati Senato della Repubblica comprende i due collegi uninominali Camera Campania 2.07 – Scafati e Campania 2.08 – Salerno della provincia di Salerno.
Collegio uninominale Campania 10, Salerno-Scafati Senato della Repubblica
COALIZIONE PD
Tino Iannuzzi
COALIZIONE FORZA ITALIA
Pasquale Marrazzo
M5S
Andrea Cioffi
LIBERI E UGUALI
Giampaolo Lambiase
CASAPOUND
Giovanna Gerardi
POTERE AL POPOLO
Valentina Restaino
POPOLO DELLA FAMIGLIA
Alfonso Gambardella
ALLEANZA LIBERAL POPOLARE – AUTONOMIE
Carolina Falanga
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Il collegio uninominale Campania 11, Agropoli-Battipaglia aggrega i due collegi uninominali Camera della restante parte della provincia di Salerno: Campania 2.09 – Battipaglia e Campania 2.10 – Agropoli.
Collegio uninominale Campania 11, Agropoli-Battipaglia Senato della Repubblica
COALIZIONE PD
Filomena Gallo
COALIZIONE FORZA ITALIA
Costabile Spinelli
M5S
Francesco Castiello
LIBERI E UGUALI
Maria Antonietta Boffa
CASAPOUND
Salvatore Luongo
POTERE AL POPOLO
Claudio Caraffa
POPOLO DELLA FAMIGLIA
Riccardo Cersosimo
ALLEANZA LIBERAL POPOLARE – AUTONOMIE
Francesco Plaitano
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Salerno, 29 gennaio 2018
Finalmente, Forza Italia ha preso una scelta saggia che farà tornare a votare il partito azzurro tante persone offese da questi soggetti politici opportunisti, legati alla poltrona e alle loro manie di protagonismo.
Davvero i Cardiello hanno lo stomaco di parlare?
Ad Eboli, nel loro presunto feudo, hanno ridotto Forza Italia ad essere solo un risicato partito di famiglia mettendo alla porta coloro che quel partito l’hanno fatto nascere nel 1994.
Ma partiamo con ordine:
1) L’illustre “invisibile” ex deputato e poi ex senatore è stato seduto sulla poltrona da 5 legislature senza avere fatto nulla (dato sotto gli occhi di tutti).
2) Da parlamentare si candidò come presidente della Provincia facendo ottenere il risultato più deludente della storia del centrodestra nella nostra Provincia di Salerno.
3) Da parlamentare, nel 2005, si candidò a sindaco di Eboli non riuscendo nemmeno ad andare al ballottaggio contro uno sconosciuto candidato di sinistra.
4) Sempre per candidature litigò con Alleanza Nazionale e orbitò nelle liste estremiste di destra fino ad approdare al PDL dove fu rieletto.
5) Nel 2010 si candidò alle Regionali con la lista Caldoro chiamata: MPA-NUOVO PSI-PRI e ottenne solo 800 voti ad Eboli, addirittura prese meno voti di una giovane esordiente candidata comunista. Umiliante per un parlamentare di estrema destra.
6) Ad Eboli, alle scorse elezioni comunali impose, con minacce, la candidatura del figlio (nepositmo stile De Luca? SIC!). Avrebbe abbandonando Forza Italia se non fosse stato candidato il figlio Damiano Cardiello a Sindaco con Forza Italia). Assurdo!!
La lista di Forza Italia fatta dal figlio prese solo 800 voti. (Risultato più basso dal 1994 ad oggi)! Risultati elettorali molto ma molto disgustosi per un partito dal calibro di Forza Italia.
Ci sono tanti e tanti altri episodi di opportunismo ma ci siamo limitati a questi principali.
Da semplici cittadini azzurri siamo orgogliosi di rivotare Forza Italia che ha rottamato questi soggetti che credono solo nelle loro ambizioni di potere.
capito,preferisci l’inciucio col pd deluchinao, per non infastidire il manovratore, infatti la bella mara se la è svignata a napoli.
Finalmente, Forza Italia ha preso una scelta saggia che farà tornare a votare il partito azzurro tante persone offese da questi soggetti politici opportunisti, legati alla poltrona e alle loro manie di protagonismo.
Davvero i Cardiello hanno lo stomaco di parlare?
Ad Eboli, nel loro presunto feudo, hanno ridotto Forza Italia ad essere solo un risicato partito di famiglia mettendo alla porta coloro che quel partito l’hanno fatto nascere nel 1994.
Ma partiamo con ordine:
1) L’illustre “invisibile” ex deputato e poi ex senatore è stato seduto sulla poltrona da 5 legislature senza avere fatto nulla (dato sotto gli occhi di tutti).
2) Da parlamentare si candidò come presidente della Provincia facendo ottenere il risultato più deludente della storia del centrodestra nella nostra Provincia di Salerno.
3) Da parlamentare, nel 2005, si candidò a sindaco di Eboli non riuscendo nemmeno ad andare al ballottaggio contro uno sconosciuto candidato di sinistra.
4) Sempre per candidature litigò con Alleanza Nazionale e orbitò nelle liste estremiste di destra fino ad approdare al PDL dove fu rieletto.
5) Nel 2010 si candidò alle Regionali con la lista Caldoro chiamata: MPA-NUOVO PSI-PRI e ottenne solo 800 voti ad Eboli, addirittura prese meno voti di una giovane esordiente candidata comunista. Umiliante per un parlamentare di estrema destra.
6) Ad Eboli, alle scorse elezioni comunali impose, con minacce, la candidatura del figlio (nepotismo stile De Luca? SIC!). Avrebbe abbandonando Forza Italia se non fosse stato candidato il figlio Damiano Cardiello a Sindaco con Forza Italia). Assurdo!!
La lista di Forza Italia fatta dal figlio prese solo 800 voti. (Risultato più basso dal 1994 ad oggi)! Risultati elettorali molto ma molto disgustosi per un partito dal calibro di Forza Italia.
Ci sono tanti e tanti altri episodi di opportunismo ma ci siamo limitati a questi principali.
Da semplici cittadini azzurri siamo orgogliosi di rivotare Forza Italia che ha rottamato questi soggetti che credono solo nelle loro ambizioni di potere.
QUESTE SONO TUE VALUTAZIONI PERSONALI, STA DI FATTO CHE CON LE CANDIDATURE ScOLLEGATE AL TERRITORIO PENSI DI PRENDERE PIU’ VOTI?
VINCERA’ LA LEGA E SARA’ UN GOVERNO A SUA TRAZIONE.