Battipaglia & Compostaggio: Si va allo Sciopero contro De Luca e Bonavitacola

Si va verso lo sciopero della mennezza contro De Luca. La sindaca: «Abbiamo da organizzare uno sciopero, il resto è vecchia politica».

Tra equilibrismi, ingessature e imbavagliamenti vari lo sciopero generale cittadino, politico e istituzionale  del 9 novembre è contro l’arroganza presuntuosa della Regione, le connivenze della Provincia che dovrebbe controllare la sua Società Ecobiente e i “seguaci” della filiera istituzionale che si sfilano. E Cecilia? O si lega al cancello dello STIR o rimane col cerino in mano.

Fulvio Bonavitacola-Vincenzo De Luca
Fulvio Bonavitacola-Vincenzo De Luca

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – «Abbiamo da organizzare uno sciopero, il resto è vecchia politica – è così che esordisce la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese nell’annunciare che la Città sta organizzando uno sciopero generale cittadino del 9 novembre, per protestate contro la realizzazione dell’Impianto di Compostaggio presso lo STIR di Battipaglia, e per tagliare corto rispetto alle polemiche che oggettivamente si stanno producendo in quantità industriali -.

La Sindaca, il Consiglio Comunale, l’Amministrazione Comunale, – prosegue il comunicato – sono chiamati ad organizzare, insieme ai comitati di lotta, al mondo ambientalista della cultura ed a quello imprenditoriale, uno sciopero cittadino, che parla direttamente al futuro della città e che proprio per questo deve assolutamente riuscire. L’obiettivo è quello di portare in piazza migliaia e migliaia di battipagliesi ma anche di cittadini provenienti da altri comuni limitrofi, dove la questione degli impianti di compostaggio sta incominciando a fare breccia.

Cecilia Francese
Cecilia Francese

Tutto ciò che tende a spostare l’attenzione della amministrazione da questo compito fondamentale, ed a dare l’idea della città che le priorità da discutere siano quelle degli “equilibri politici“, da riscrivere secondo oscure logiche di qualcuno, da chiunque provenga tale tentativo, siano essi consiglieri comunali o vecchie espressioni di logiche politiche ormai rimosse, – aggiunge Cecilia Francese “stoppando” polemiche e voci che vorrebbero tendere a ridisegnare equilibri nuovi e nuovi scenari politici – non solo è sbagliato in quanto da l’idea di una politica autoreferenziale, che non coglie la delicatezza del momento e che non riesce a porsi in sintonia con le istanze della nostra comunità; ma è anche pericoloso in quanto approfondisce il divario fra politica, istituzioni e cittadini e corre il rischio di portarci alla sconfitta in questa battaglia. Queste logiche sono esattamente quelle che il programma politico di questa maggioranza si ripropone di rimuovere.

Su questo dovrebbero essere impegnati tutti i consiglieri comunali che dovrebbero, – sottolinea la prima cittadina di Battipaglia – già da oggi, essere in giro per invitare allo sciopero, ad organizzare incontri e riunioni per convincere i dubbiosi, ad intessere rapporti con i consiglieri di altri comuni. Per questo motivo auspico che il Consiglio Comunale approvi rapidamente i debiti fuori bilancio, per dare ossigeno alle famiglie che vivono grazie alla retribuzione della società Alba, per poi concentrarci tutti sulla organizzazione dello sciopero cittadino.

STIR - Battipaglia
STIR – Battipaglia

Per questo per il giorno dopo il Consiglio Comunale sui debiti fuori bilancio, ho già convocato la riunione di maggioranza – conclude la Sindaca Cecilia Francese sottolineando il suo impegno rivolto ad organizzare lo sciopero generale – per ricordare a tutti che l’amministrazione è impegnata nella organizzazione e nella riuscita dello sciopero e che chi ha altri obiettivi si pone di fatto in contrasto con questa finalità. Quello sciopero deve riuscire. Altrimenti Battipaglia avrà perso. E io non voglio che la mia città perda».

Quello dello Sciopero cittadino è l’affermazione di come una scelta politica presa dall’alto sia per niente voluta e sia invece percepita contro la Città e i territori limitrofi, vieppiù se questa è avvenuta tenendo fuori dalle decisioni la Città e l’intero comprensorio e semmai “cosciandosi” con qualche incarico, qualche Associazione ambientalista, e imbavagliando e ingessando amministratori e politici vicino al Governatore della Campania Vincenzo De Luca ed il suo fedele Vice presidente e Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola al punto tale da indurli a digerire decisioni che non solo non condividono ma che vanno palesemente contro la Città.

Corteo NO Compostaggio-Sindaca Francese
Corteo NO Compostaggio-Sindaca Francese

Uno sciopero politico o uno sciopero istituzionale? I battipagliesi, e non solo, non se lo chiedono ma saranno pronti a sfilare per la Città, e se la massa di coloro i quali partecipano sono sdegnati e disperati e per questo pronti a tutto, tra gli organizzatori ci sono gli “equilibrismi”, ma saranno tutti in fila ma pronti ad a sfilarsi per lasciare Cecilia con il “cerino” in mano, convinti come sono e come siamo che quell’impianto si farà e come. Si deve necessariamente fare, anche per coprire anni di mal funzionamenti e mettere un cappello su un impianto non a norma, più volte denunciato, più volte rilevato, più volte attenzionato anche alla Procura della Repubblica, e forse per questo tutte le Procure della Repubblica della provincia di Salerno e quella Nazionale convergettero a Battipaglia, solo che in quella circostanza, che ricadeva con il compleanno del Caffè 21 marzo, la puzza della monnezza fu sopraffatta dalla fragranza del Caffè.

Intanto si spenderanno 9 milioni e mezzo di euro, un fottio di soldi, e in più senza nessuna garanzia che il territorio venga bonificato, ma con la certezza che ci sarà un’altra zampata del “potere amico” quello che ti fotte perché ti convince che è il male minore, anche perché lo dicono anche gli “ambientalisti”: a proposito ma è vero che un Ambientalista di una Associazione tra le più importanti d’Italia figura tra gli estensori di una relazione commissionatagli dalla Provincia e che è stata determinante ai fini dell’approvazione del Progetto? Chi è questo tecnico? Chi ha fatto il suo nome? Perché proprio lui se è vero? È questo il motivo della repentina conversione al compostaggio di alcuni altri ambientalisti? E perché la Provincia continua ad avere un ruolo istituzionale di guida e di controllo se è proprietaria di Ecoambiente, la società che gestisce lo STIR di Battipaglia? Perché non si è preso per nulla in considerazione i rilievi dell’ARPAC e quelli dell’ultimo sopralluogo a cui ha partecipato anche il Comune di Battipaglia?

Intanto Cecilia Francese per non restare con il cerino in mano si leghi ai cancelli di Ecoambiente, ma prima si assicuri di agganciarsi ai cittadini e prima ancora di legarsi si faccia ascoltare da chi dovrebbe intervenire e da un pezzo…. I tranelli sono dietro l’angolo e in quella parte buia dell’angolo ci sono anche gli affari che girano intorno alla monnezza, le vogliamo accendere ste luci?

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Battipaglia, 30 ottobre 2017

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