Eboli: Fondi a sostegno delle famiglie disagiate

Sostegno del Comune per famiglie disagiate: Le domande si presentano entro il 31 ottobre.

Il SIA viene predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con servizi per l’impiego, servizi sanitari, scuole, privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit.

MASSIMO CARIELLO STEMMA
MASSIMO CARIELLO STEMMA

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Arriva il sostegno comunale che punta al contrasto alla povertà attraverso l’erogazione di un sussidio economico a famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti persone minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza. Il programma va sotto il titolo di Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 31 ottobre. «Si tratta di un sussidio subordinato all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa – spiega il sindaco, Massimo Cariello -.  Il beneficio è concesso per un periodo massimo di 12 mesi».

Lazzaro Lenza
Lazzaro Lenza

Il SIA viene predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con servizi per l’impiego, servizi sanitari, scuole, privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit. Il progetto prevede impegni per adulti e bambini, con contatti con i servizi, ricerca di lavoro, formazione, frequenza e impegno scolastico, prevenzione e tutela della salute. «L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia – commenta l’assessore alle politiche sociali, Lazzaro Lenza -. Il sostegno economico è erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento elettronica, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità». Per le famiglie che soddisfano i requisiti per accedere all’Assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori, il beneficio sarà corrispondentemente ridotto a prescindere dall’effettiva richiesta dell’assegno.

Eboli, 17 ottobre 2017

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