Eboli: Quello che non ha fatto Cariello secondo il PCI

Il PCI di Eboli con Del Vecchio fa il bilancio di 2 anni di Amministrazione Cariello:Annunci, inaugurazioni effimere, buffet“.

Del Vecchio avanza proposte e suggerimenti ma teme di essere inascoltato e lancia un monito: “Cariello ci risponderà?  Non ci contiamo. Più che a noi risponda alla città. Sono solo dei festaioli. Pensano di andare avanti così anche per i prossimi tre anni? Questa città non è “tua”! Tienilo sempre a mente. Non dimenticartene mai».

Alfonso Del Vecchio-PCI
Alfonso Del Vecchio-PCI

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Cosa è davvero mancato alla Città in questi 24 mesi a guida Cariello, al di là degli annunci, delle polemiche, delle inaugurazioni effimere e dei buffet? – Si chiede il segretario della sez. M. Garuglieri del PCI di Eboli Alfonso Del VecchioE’ mancata la capacità di immaginare una città diversa. E’ emersa chiaramente l’incapacità di Cariello e della sua maggioranza politico-amministrativa di immaginare una città diversa.

Finora questa Amministrazione ha vissuto alla giornata, – sottolinea criticamente De Vecchio – lasciandosi travolgere dagli eventi: il ridimensionamento dell’Ospedale; la chiusura dell’ISES; le vicende del Centro Polifunzionale e del Giudice di Pace; la litania della sicurezza e l’immigrazione.

Come se bastasse stilare un protocollo d’intesa o tirare fuori dal cassetto progetti e idee di altri, che la maggioranza di oggi ha sempre avversato, per dimostrare che si sa cosa fare. – prosegue ancora Del Vecchio individuando una mancanza progettuale di base nell’azione Amministrativa della Giunta Cariello e affonda – Sulle grandi questioni questa Amministrazione risulta totalmente assente.

Il PUC, ad esempio – aggiunge ancora il Segretario sezionale del PCI ebolitano – non si sa se sia pronto o meno. Noi abbiamo la sensazione che ne stiano discutendo pochi e selezionati invitati, in qualche posto al di fuori e lontano dalle sedi istituzionali, come se il disegno della città fosse solo questione di alcuni e non un argomento che riguardi la collettività nel suo insieme e che si continui a pensare a come colmare col cemento i pochi spazi ancora disponibili.

Prendiamo ad esempio – ricorda ancora Del Vecchio – l’area dell’ex Pastificio Pezzullo: si riprende una vecchia idea che difficilmente verrà mai realizzata per la consistenza dell’investimento necessario ma che, se lo fosse, non apporterebbe alcun vantaggio alla città.

Crediamo – e lancia una proposta – che i nostri concittadini apprezzerebbero molto l’idea di un grande parco urbano in quell’area. Eboli è una città in cui mancano spazi verdi e dedicati allo svago, al passeggio ed al gioco dei bambini: un parco urbano in quell’area, in pratica al centro della città, renderebbe giustizia anche ad una zona molto degradata.

Il parco urbano, magari intitolato a Luigi Pezzullo, – più pertinente evidentemente anzichè quella del Parco Giochi sul Parking Fratelli Adinolfi – rappresenterebbe un naturale collegamento con l’area degli impianti sportivi e, con un opportuno ridisegno della viabilità e del verde, diventare un luogo molto frequentato dai cittadini.

Negli ultimi giorni è tornata alla ribalta la messa in sicurezza della viabilità, in particolare di Via Don Luigi Sturzo, dove avvengono incidenti stradali frequentemente. – prosegue Del Vecchio con una serie di proposte – Cosa proponiamo?

  • Semplicemente la sostituzione dei due incroci regolati da semafori con delle rotatorie e la costruzione di altre rotatorie in corrispondenza degli incroci con Via Pescara, della Farmacia Comunale, del Cimitero e l’ultima alla confluenza con la Statale 19.
  • A ridosso del parco urbano diverrebbe un’arteria ancora più importante di quanto già lo è oggi.
  • Altro che area di sgambamento in Piazza della Repubblica, Centro Direzionale e due torri a San Giovanni!

Coraggio e idee, questo manca! – aggiunge Del Vecchio – Il PCI non è affatto sorpreso da un tale atteggiamento del Sindaco Cariello ma non avremmo mai immaginato un simile immobilismo. Eboli non aveva e non ha bisogno di una guida politico-amministrativa così arrendevole e votata al “tira a campare”.

Il Sindaco Cariello o qualche esponente politico della sua maggioranza ci risponderà?  – si chiede il Segretario del PCI – Non ci contiamo. Più che rispondere a noi del PCI devono rispondere alla città. – conclude – Si sono chiusi, isolati: ogni tanto si fanno vedere in giro senza dire nulla. Sono solo dei festaioli. Pensano di andare avanti così anche per i prossimi tre anni? – e Del Vecchio lancia un “ammonimento” – Sindaco Cariello, questa città non è “tua”! Tienilo sempre a mente. Non dimenticartene mai».

Eboli, 30 giugno 2017

1 commento su “Eboli: Quello che non ha fatto Cariello secondo il PCI”

  1. L’unica persona che, tanti anni fa, fece qualcosa di buono per Eboli fu quel brav’uomo di don Patron, eccellente veneto, parroco della chiesa di s. Nicola, pensando alle famiglie sofferenti per la miseria che dilagava grazie alle amministrazioni settarie, boriose, inette e celebrolesi, di tutti i colori e…don Patron provvedeva ad alleviare la miseria delle famiglie abbandonate dalle istituzioni, organizzando campi di colonie estivi,centri aggregazioni, proventi vari distribuzione generi alimentari,ecc.ecc.
    PER QUANTO RIGUARDA LE FESTE: quelle organizzate dai Comunisti erano faraoniche, arrivavano dalla piazza al Molinello ed erano molo frequenti.
    Per la delinquenza si apre un altro capitolo,non piuù tardi di 2 anni fa tutto il centro storico era falciato da ladrie delinquentucci di tutte le specie…mi sembra che il Sindaco fosse l’avv.to Melchionda…
    Adesso per i nostri ragazzi non cè più Don Patron: è morto!…

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