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ITALIA IN PERICOLO: Unità nazionale a rischio

Un Governo irresponsabile cede ai ricatti interni alla sua stessa maggioranza a discapito dell'intero Sud Chi sono gli sfasciacarrozze? Berlusconi, Lombardo, Micciché, Dell'Utri ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi cede ai ricatti dei suoi uomini in Sicilia ed evita una scissione interna al suo Partito, ma crea un caso pericolosissimo e senza precedenti che mino profondamente l'unità nazionale dell'Italia. Il trio siciliano che non scherza, Gianfranco Miccichè, Raffaele Lombardo e Marcello Dell'Utri, minacciando una scissione dal Partito del Premier il PdL e ventilando l'ipotesi della costituzione di un Partito del Sud

Italia ai BALLOTTAGGI: affluenza in calo

Provinciali: alle 12,00 ha votato il 7,9% Comunali: a mezzogiorno alle urne il 12,6% Referendum: alle 12,00 ha votato solo il 4% Ore 14,10 ROMA - Per i ballottaggi delle elezioni Provinciali fino alle ore 12,00 di oggi ha votato il 7,9% degli elettori. Per i ballottaggi delle elezioni Comunali, invece, fino alle ore 12,00 di oggi, ha votato il 12,6% degli elettori. Le percentuali di votanti per i tre Referendum rilevata alle 12,00 di oggi dal Ministero dell' Interno

Rutelli e Letta contro Berlusconi

Berlusconi: "il PD finirà liquidato dopo il voto" Francesco Rutelli ed Enrico Letta: "Sono solo fantasie", "piuttosto risponda a Repubblica su Noemi". Silvio Berlusconi come un pugile messo all'angolo "lega" l'avversario per evitare un KO e perdere il match. In evidente difficoltà, l'ha sparata grossa su Rutelli e Letta, nella speranza di distogliere i mass media da tutti i suoi problemi, e intervistato da Giovanni Mazzoni, Direttore del gruppo "E-TV" ha buttato alle agenzie quello che sarebbe un suo desiderio, nella speranza di trasformarlo in realtà: - «Il Pd è in liquidazione. Tutti sanno che dopo il 7 giugno Rutelli farà un nuovo partito, Enrico Letta andrà con Casini».

REFERENDUM – Franceschini conferma il si del Pd “sempre meglio del Porcellum”

Referendum- Rutelli e Chiti votano si. Democratici in ordine sparso. Il richiamo del segretario del PD: mi assumo tutte le responsabilità «Non vogliamo legittimare nulla, non abbiamo promosso noi il referendum, ma il risultato avrà un significato politico e se vincerà il no significherà che gli italiani vogliono mantenere questa legge». E' così che Dario Franceschini non si smuove dalla sua posizione, indipendentemente da come la pensano e si sono pronunciati nella Direzione del PD Francesco Rutelli, Vannino Chiti e tutti quelli che hanno deciso nel PD di votare "SI" al referendum elettorale. Franceschini spingendosi ancora più oltre ha dichiarato: «me ne assumo tutte le responsabilità».