Pil
Spending Review & Decreto Salva Comuni: Le riflessioni in “pillole” di Masci
EBOLI - Per l'ex Direttore Generale: L'indebitamento degli Enti Locali incide per il 60% nella formazione del PIL. E' necessario un radicale cambiamento nel modo di fare politica, bisogna perseguire strade diverse. Il Decreto vuole equilibrare responsabilità e modalità di spesa. A fronte della introduzione del controllo diretto con la nomina dei Revisori e della sottrazione delle responsabilità di segretari e dirigenti all'azione politica, vi è per contro l'incapacità degli enti di acquisire proprie risorse.
Pino Arlacchi a Unis@und parla di “Mafia e Economia”
SALERNO - Mercoledì 22 febbraio, dalle ore 12.00 alle ore 13.00, a Radio Unis@und, trasmissione radiofonica: “Mafia e Economia”. Arlacchi, Busà e Sciarrone a Unis@und parlano di “Mafia e Economia”, di Cosa Nostra, Camorra, 'Ndrangheta e Sacra Corona Unita.
Il Credito al Sud: verso la Banca del Mezzogiorno
PAESTUM - Marino: "E' necessario un rapporto più stretto Banca-Impresa. Bisogna crederci, occorre più fiducia". Ruffo: "Le piccole Banche svolgono un ruolo supplente rispetto al credito nel mezzogiorno". Il problema del Sud è la difficoltà da parte delle imprese e delle famiglie, di accedere al credito e di sostenerne i costi.
La crescita è possibile ma Tremonti non la vuole
ROMA - La combinazione inflazione/recessione per l'Italia non è un'ipotesi improbabile e remota, al contrario è un fenomeno già in atto. L'inflazione è un'imposta regressiva e accresce le diseguaglianze sociali. La stagflazione deprime consumi e investimenti, falcidia redditi, commercio, occupazione, credito e tenuta dei conti pubblici.
Tariffe su, pensioni e stipendi fermi: La povertà è dietro l’angolo
ROMA - Per i consumatori, cresce il malessere e la povertà. Salgono le Tariffe, ma pensioni e stipendi sono fermi. Per il 2011 si rischia un tracollo, l'economia va giù, vanno giù i consumi. Le famiglie a reddito fisso sono in pieno malessere. Le loro condizioni peggiorano.
L’insostenibile leggerezza della manovra di Tremonti
ROMA - La finanziaria non rilancia le infrastrutture. Non stimola le imprese. Rinvia la riforma fiscale. Lievita le imposte locali. Non aiuta competitività e innovazione. Accresce le diseguaglianze. Mortifica ricerca e cultura. Sarebbe necessario che l'opposizione sollevasse la questioni che riguardano le famiglie, i lavoratori, gli imprenditori, i consumatori, i giovani, e che il governo ne rispondesse al Parlamento e al paese.
RDB-CUB Sindacati di base: Adesso paghi chi non ha mai pagato
RDB CUB contro la manovra economica del Governo. Pagano sempre gli stessi: il Governo per pagare le sue incapacità ricorre ...
Ricerca: dove vanno i fondi
ROMA - Le Università sono finanziate dal Governo: Le risorse pubbliche in rapporto al PIL destinate alla Università sono le più basse tra i paesi sviluppati. Una strategia comune tra maggioranza e opposizione nel settore delle ricerca, della innovazione e nella Università è la ricetta per dare futuro ai giovani e accrescere il benessere per il Paese.
Italia in Deficit -5,2% nel 2009. Mai così in basso dal 1996
ROMA - Calano le entrate. Aumentano le spese. Sale al 5,2% il rapporto tra deficit e Pil nel 2009. Altro record negativo del paese e delle politiche del Governo.
DRAGHI: La mafia è la tomba economica del Sud
Draghi sul sud: “Scarti allarmanti rispetto al settentrione. Con i sussidi non si punta allo sviluppo durevole”. Il Sud paga ...
RAPPORTO OCSE – 57 MLN di disoccupati. In Italia il peggio è in arrivo.
I Governi prendano immediatamente misure urgenti ed adeguate I più svantaggiati – Giovani, basse professionalità, immigrati, minoranze, oltre quelli con contratti temporanei o atipici. ROMA - Nel 2010 nell'area Ocse ci sarà un numero impressionante di disoccupati: 57 milioni con un tasso che si avvicina intorno al 10%. Per l'Italia invece, contrariamente a quanto afferma il Governo Berlusconi, il peggio deve ancora arrivare. Infatti la maggiore crescita della disoccupazione si avrà l’anno prossimo quando il tasso arriverà nuovamente al di sopra del 10%. L’OCSE, l’organizzazione che ha sede a Parigi, ha stimato che nell’ultima fase del 2010, in Italia arriverà al 10,5%, il che significa che in alcune aree del paese, specie nel mezzogiorno si toccheranno punte di disoccupazione vicino al 18% e del 30% della popolazione attiva. La Campania è una delle Regioni a più alto tasso.