Francesco schiavone
Incontro Pubblico a Montecorvino Rovella: Processo Chernobyl e alle discariche
MONTECORVINO ROVELLA - Venerdì, 24 gennaio 2014, ore 18.30, Auditorium "Don Gerardo Senatore, Montecorvino Rovella, Incontro pubblico: Processo Chernobyl. Organizzato da Rete Ambiente di Salerno e l'Associazione Ricostruiamo Montecorvino. Un Focus sulle discariche vere e proprie bombe ecologiche per nulla meno pericolose di Chernobil e della ormai tristemente famosa "Terra dei Fuochi".
Così parlò Schiavone: Desecretati i verbali dell’interrogatorio del 1997
NAPOLI - Camorra & Rifiuti. "Moriranno tutti di cancro": Così parlò il pentito Schiavone nel '97 nel corso di un'audizione della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sui rifiuti speciali. Il business dei rifiuti garantiva al clan circa 7-10 milioni di lire l'ettaro. Un utile per "l'Industria" della camorra, pari a circa 600-700 milioni di lire al mese. 2,5 miliari al mese servivano per il mensile agli affiliati, per i latitanti e il costo degli avvocati.
Vecchio propone un “Marchio DOC” per i prodotti agricoli della Piana
EBOLI - Discariche abusive hanno smaltito rifiuti speciali provenienti dall'Italia e forse dall'estero; si teme la contaminazione anche delle eco-balle. E' necessario intraprendere un'azione per ottenere la certificazione di qualità dei terreni e dei prodotti. La proposta di Vecchio: Un Marchio DOC per difendere i nostri prodotti agricoli di eccellenza.
Cosentino affossa la Ferrazzano e la Carfagna dichiara guerra alla Camorra e affossa Cosentino
SALERNO - La Carfagna potrebbe accettare la sfida di Napoli ma: "in campo se Cosentino va via". Il Ministro ha deciso di tirare il conto. Cosentino ha le ore contate, la Ferrazzano un percorso "sbarrato". E in atto uno scontro: frontale Cirielli-Carfagna; indiretto Cirielli-De Luca; di operosità politica per De Luca, di proclami per Cirielli, e la Ferrazzano sempre più controfigura.
Clan e appalti, i Casalesi non mollano l’Agro
2^ PUNTATA GLI AFFARI DELLA CAMORRA Scatta la verifica del prefetto sulla gara aggiudicata alla «Campania Appalti» con il ribasso del 50% Scafati, gli uffici comunali bloccano l'offerta anomala della ditta senza antimafia. Di ANTONIO MANZO SCAFATI. È come se la geografia dell'attualità avesse Concertato uno strano scherzo con la storia. Percorri Via Poggiomarino, la strada che avrebbero dovuto rifare, a prezzi stracciati, gli imprenditori di «Campania Appalti» ritenuti contigui al clan dei Casalesi, e in fondo a destra trovi l'indicazione per via Nuova San Marzano dove un tempo viveva Pasquale Galasso, il boss pentito ma ancora ricchissimo. «Campania Appalti», l'impresa che una informativa della Dia di Salerno cataloga tra quelle contigue ai Casalesi.
Clan e appalti, i prezzi stracciati dei Casalesi
Questo blog, vuole proporre alcuni articoli di Antonio Manzo de "il Mattino", che si ritiene fondamentali per la lotta contro la Camorra. Articoli su alcune indagini della DIA di Salerno che riguardano appalti a ditte ritenute contigue al clan dei Casalesi. La riproposizione vuole essere di stimolo affinché gli Amministratori e i Sindaci non si sentano soli nell'affrontare e fronteggiare il fenomeno camorristico che spesso si cela negli appalti. Sottolineare l'impegno delle forze dell'ordine, delle istituzioni e della stampa che spesso anticipa con le sue inchieste le indagini, non è mai troppo, e non è mai troppo stare accanto a chi rischia quotidianamente la vita per debellare tutte le camorre. Da "Il Mattino" del 3 giugno 2009