Famiglie, fratelli, sorelle, amichettismo d’Italia. È Parentopoli a Palazzo? Ad accusare il Vice Ministro salernitano Cirielli e l’universo di Fratelli d’Italia per la nomina di addetto stampa il “non giornalista” Ferrini, figlio della Consigliera regionale d’Abruzzo Rossi, è Senatore coord reg Meridione Nazionale.
POLITICAdeMENTE
SALERNO / ROMA – Alfonso Senatore, coordinatore regionale di Meridione Nazionale, interviene con fermezza sulla recente nomina di Massimiliano Ferrini, giovane abruzzese e figlio della consigliera regionale Maria Assunta Rossi, come addetto stampa del viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli., così come si riporta in un articolo de “Il Germe” del 28 ottobre us link (https://www.ilgerme.it/famiglie-ditalia-il-figlio-della-rossi-assunto-al-ministero/). “Una scelta discutibile e preoccupante,” – dichiara Senatore, – “che rivela l’approccio inaccettabile nel conferimento di incarichi pubblici, dove il criterio meritocratico viene ignorato a favore di legami parentali all’interno di Fratelli d’Italia”.
Ferrini, laureato in Economia e Management ma privo di esperienze giornalistiche e non iscritto all’Albo unico nazionale dei giornalisti, ha ottenuto questo incarico fiduciario, come dichiarato da Cirielli, “ad intuitu personae”, con un contratto a tempo determinato e uno stipendio di 50mila euro annui. Per Senatore, questo è l’ennesimo esempio di come si ricorra a nomine politiche che non rispettano criteri di trasparenza e competenza: “Assistiamo continuamente alle critiche mosse da Fratelli d’Italia contro il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ma poi si adottano prassi che riflettono lo stesso sistema. Dov’è la coerenza? Il tanto criticato “sistema” non sembra, a conti fatti, così diverso quando il vantaggio ricade all’interno del proprio partito. Ferrini inoltre non è iscritto né nell’elenco dei Pubblicisti che in quello dei Professionisti. Un vero smacco per tanti professionisti della comunicazione in cerca di un impiego”.
Senatore conclude la sua dichiarazione sottolineando il rischio di un danno all’immagine istituzionale del Paese: “Attribuire ruoli delicati nella comunicazione istituzionale a figure senza la necessaria preparazione professionale, solo per l’appartenenza familiare, non solo mette in dubbio la serietà dell’incarico, ma mina la fiducia dei cittadini. Meridione Nazionale continuerà a vigilare affinché il merito torni ad essere il vero criterio per ruoli pubblici e per la crescita professionale dei giovani italiani”.
Senatore e le sue affermazioni sono in parte condivisibili, tuttavia va ricordato che non è la prima volta per Cirielli che si trova in una sitiazione of limit, ce lo ricorda un articolo del Quotidiano del Sud del 25 luglio 2009, allorquando si parlava di raccomandazioni per far entrare nella Segreteria dell’allora Ministro Gianni Alemanno, Teresa Lamberti, sorellastra dell’imprenditore “chiacchierato” così come riportato nell’articolo del Giornale diretto allora da Roberto Napoletano, Giovanni Citarella, collaboratrice del deputato Edmondo Cirielli allora Presidente della Provincia di Salerno. Lei porta un cognome diverso da Giovanni, ma sarebbe figlia dello stesso padre Gino Citarella, boss dell’agro nocerino, affiliato negli anni ’80 alla Nuova famiglia di Carmine Alfieri link (https://www.quotidianodelsud.it/archivio/2009/07/25/ecco-la-rete-di-citarella)
Perché condivisibile in parte? Perché comunque si tratta di incarichi fiduciali, e proprio per la loro natura hanno come misura la fiducia, pertanton assoggettabili a qualsivoglia procedura di avviso pubblico, a meno che non si voglia sminuire la funzione legata alla fiducia e perché no all’appartenenza e aprire a chicchessia anche magari contrari per credo politico. Riguardo poi all’essere o meno iscritti all’Albo dei Giornalisti, anche questo è opinabile. Val la pena ricordare che chi scrive non è affatto iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non ne avverte, per svariati motivi nemmeno la necessità, ciò non di meno impedisce di osservare criteri di Equità e di giustizia nella libertà di espressione osservando una deontologia professionale che il ruolo stesso di informatore, commentatore, critico, opinionista vuole, fatto che premia POLITICAdeMENTE e la conduzione tanto che lo collocana tra i siti web più letti in Campania e nel Mezzogiorno d’Italia.
Condivisibile in parte perché? Perché, indipendentemente dalle capacità della Lamberti/Citarella e del giovane Ferrini, ovviamente contento lui (Alemanno per la prima), (Cirielli per il secondo) contenti tutti, dovrebbero dolersene tutti i giovani che votano per il FdI e per Cirielli, specie quelli del suo Collegio elettorale, i quali sol perché non sono figli, fratelli, compagni o amichetti di Consiglieri regionali, di deputati, di ministri (vedi Giuli col suo segretario) o ex ministri (vedi sorella di Alemanno nella Consob) e via di seguito si vedono esclusi da quel ruolo perché “figli di un Dio minore“.
“Vizio di natura fino a morte dura” recita un proverbio che calza a pennello per Cirielli e i casi di cui sopra ed altri ancora, ma ovviamente va aggiunto: chi pratica queste cose, almeno non si vesta di ipocrisia nei confronti di altri che pure fanno lo stesso, e anche qui ci resta facile ricordare la famosa “Bisaccia di Giove” a quanti sono pronti subito ad additare i difetti degli altri senza mai pensare a quello che si ha nella propria “Bisaccia”. Se poi in quella bisaccia vi sono questioni, ovviamente sempre da verificare che si riportani agli articoli linkati che riguardano “scorciatoie” o rapporti poco chiari ed equivoci degli attori “privilegiati”, allora non è che ci si deve preoccupare, ma almeno sarebbe giusto pretendere qualche spiegazione e soprattitto più chiarezza e meno ipocrisia.
Salerno / Roma, 2 novembre 2024