L’ASSI RISPONDE ALLA “STAMPA”

Da un articolo di stampa montano le polemiche sulla gestione dell’Azienda A.S.S.I. ex Piano di Zona S3 ex S5. Presidente e Direttore Gen. si difendono e precisano: “Si è disposto il ‘prolungamento’ del Servizio svolto dalle Assistenti Sociali il cui contratto risultava in scadenza”.

È polemica, sono congetture, sono fatti, accuse o sono domande quelle riportate dall’inchiesta di Rinaldi su “le Cronache”? L’ASSI ha tagliato il cordone ombelicale con il Comune capofila? È autonoma sotto il profilo gestionale e amministrativo? Sono stati interamente trasferiti all’ASSI i fondi precedentemente assegnati al Piano di Zona S3 ex S5?

Nuzzolo-Guercio-ASSI-le_Cronache

POLITICAdeMENTE

EBOLI«Si chiarisce che l’Azienda Speciale Sele Inclusione (ASSI), contrariamente a quanto riportato da qualche organo di informazione, ha disposto il “prolungamento” del Servizio svolto dalle Assistenti Sociali il cui contratto risultava in scadenza. – si legge in una nota stampa pervenutaci in risposta ad un articolo di stampa che formula una serie di congetture circa la proroga di tre assistenti sociali e più in generale di una gestione “clientelare” e “interessata” da “regalie” che si mescola con questioni politiche che attraversano trasversalmente l’ASSI stessa e il Palazzo di Città e i suoi “inquilini” di maggioranza – Per cui trattandosi di una proroga “del servizio” e non “del contratto” si è data l’opportunità di poter proseguire quelle attività per le quali erano e sono tutt’ora in corso le prestazioni previste dalla funzione svolta in quest’ultimo anno al fine di completarle. – prosegue la nota che di fatto ammette la mancata copertura del servizio proprio per effetto della sua scadenza – In particolare i Comuni di Postiglione e di Sicignano degli Alburni sarebbero rimasti senza il Servizio sociale professionale con grave danno per i cittadini/utenti, così come il Segretariato sociale, svolto presso l’Ufficio di Piano dell’Azienda, avrebbe comportato una interruzione gravosa per il supporto ai servizi attualmente in corso di realizzazione su tutto il territorio dell’Ambito.

La procedura adottata è prevista, in determinate condizioni di necessità, specificamente dalla normativa che disciplina i rapporti di natura professionale sia negli enti locali che negli enti strumentali come l’azienda speciale.

Per quanto riguarda l’attenzione rivolta ad un “affidamento esterno”, questo rientra nelle facoltà della stessa Azienda di dotarsi dei supporti necessari per sostenere le attività di supporto al RUP, procedura regolarmente adottata nella maggior parte degli Ambiti Territoriali a sostegno della governance aziendale. – si prosegue ancora nella nota stampa ma senza spiegare quali siano le “determinate condizioni di necessità” escludendo ed assolvendosi a priori per non aver provveduto in tempo alla selezione attraverso un avviso pubblico, vieppiù sapendo vi fosse una scadenza in corso aggiungendo il “racconto” esposto in Commissione consiliare – Parte di questi argomenti sono stati ampiamente illustrati nel corso della riunione della commissione comunale controllo e garanzia, che ne ha preso atto».

Antonio Nuzzolo-Donato Guercio

«Negli atti assunti da ASSI non ci sono gettoni di favore ad amici, né cambiali pagate – spiega il presidente di Assi Donato Guercio -. Tutto rientra nel fabbisogno e nel piano programmatico dell’Azienda speciale consortile ed approvato dall’Assemblea dei sindaci degli 8 Comuni associati. Ogni cosa è stata fatta alla luce del sole e regolarmente resa pubblica nel rispetto della trasparenza degli e della pubblicità degli atti. Tutte le decisioni e i dispositivi amministrativi vengono adottati secondo le norme di legge di riferimento, solo ed esclusivamente per dare risposte ai cittadini; non c’è alcuna “tangente”, come ipotizzato da qualcuno, anzi ogni atto è ampiamente certificato, garantito e condiviso, così come prevede la normativa in materia di servizi sociali e socio sanitari.».

La risposta di ASSI e del suo Presidente, scaturisce da un articolo di stampa a firma di Peppe Rinaldi sul quotidiano “Le Cronache” che titolava:

“L’inchiesta. L’azienda speciale “Assi-Sele Inclusione” di Eboli, nata da un anno e mezzo, non paga i fornitori da 10 mesi.” Assi” pigliatutto tra assunzioni, clienti e soldi agli amici. “Il caso dei 30mila euro a un socio privato di un dirigente e la contropartita per l’ingresso nel Pd.

Ed è bufera sui contratti prorogati dall’ASSI a tre assistenti sociali, proroghe che alimentano le polemiche e scuotono il Palazzo (il Comune) e la Palazzina (l’Azienda Speciale Sele Inclusione). Una decisione ritenuta senza precedenti che riguarderebbe la proroga dei contratti a tempo determinato giunti alla scadenza, di tre assistenti sociali, di qui l’accusa di Rinaldi ai vertici dell’ASSI. Nel mirino ci sarebbero sia il Presidente Donato Guercio che il Direttore Generale Antonio Nuzzolo.

La vexata questio sarebbe quella, che alla scadenza dei contratti, per assicurare il servizio nei termini, si sarebbe dovuto procedere ad un avviso pubblico di selezione per le tre figure di “Assistenti Sociali”,

pertanto la procedura adottata si presterebbe a diverse interpretazioni e conseguentemente spinge a formulare alcune domande: Perché si è fatto scadere i termini? Quali sono stati i motivi per i quali non si è proceduto all’indizione di una selezione pubblica? In capo a chi sono le responsabilità? È vero che i fornitori non sono pagati da 10 mesi? “Parte di questi argomentiCome si dichiara nella nota stampa dell’ASSI che – sono stati ampiamente illustrati nel corso della riunione della commissione comunale controllo e garanzia, che ne ha preso atto” – sono stati illustrati anche nei Consigli comunali o nelle varie Commissioni consiliari di controllo e garanzia (se esistenti) degli altri Comuni consorziati? E ancora è vero quanto asserisce l’articolista circa “il caso dei 30mila euro a un socio privato di un dirigente e la contropartita per l’ingresso nel Pd?

Tralasciando tutte le considerazioni e le congetture a margine dell’articolo di Peppe Rinaldi su “le Cronache” che meritano risposte puntuali, e attendiamo la seconda puntata dell’inchiesta, emerge spontanea un’altra domanda:

L’Azienda Speciale Sele Inclusione ha tagliato il “cordone ombelicale” che la lega al Comune capofila e si è dotata di quella autonomia che dovrebbe essere propria di un'”Azienda”?

Le domande si sa, sono come le ciliege, una tira l’altra, e ci spinge a farne un’altra, la domanda delle domande, la domandona:

Il Comune di Eboli ha trasferito all’ASSI la sua dotazione finanziaria che le consentirebbe la più piena autonomia gestionale oltre che amministrativa?

Eboli, 4 ottobre 2024

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