Forte terremoto tra il Lazio e le Marche, 250 morti, 350 feriti ma si scava tra le macerie. Amatrice, Arquata e Pescara del Tronto distrutte.
Tre scosse: la prima, più forte, di magnitudo 6.0. Scatta la solidarietà. Da Eboli si attiva una raccolta di generi di prima necessità presso la sede di Berlunguer lab in via U. Nobile e una raccolta di sangue presso l’Ospedale di Eboli.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
RIETI – E la terra trema ancora. Questa volta colpisce il centro Italia, il Lazio e una parte delle Marche. Il bilancio: al momento è di 63 morti accertati; e purtroppo tende a salire, si segnalano molte persone che ancora stanno sotto le macerie. Le vittime: ad Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e quelli di Amatrice e Accumoli (Rieti).
Almeno 250, finora, le vittime del terremoto. In particolare, i morti ad Amatrice (Rieti) sono almeno 35: le salme sono state depositate in due cortili. Altri 11 morti si sono avuti ad Accumoli, sempre nel reatino. Sono invece 17, ultimo dato aggiornato, le vittime portate nell’ospedale di Ascoli Piceno. Fra di loro, oltre alle persone morte ad Arquata e Pescara del Tronto, c’è anche una bimba di Arquata del Tronto estratta viva dalle macerie ma deceduta in ospedale
Le scosse più forti sono state tre. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36. L’epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti), a 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità. La Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.
Gravissimi danni ad Amatrice, Ad Amatrice si è recato immediatamente il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente in segno di solidarietà. Situazione molto grave anche ad Accumoli. Sono 2.500 gli sfollati in questo centro, 2.000 di essi sono villeggianti per la stagione estiva.
Vittime anche a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata vicina all’epicentro, pochi chilometri prima di Accumoli. Tutta la frazione continua ad essere inaccessibile dalla statale. Questo terremoto “è paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila anche se lo scenario è diverso”, ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio.
E’ stato mobilitato l’Esercito per far fronte all’emergenza. Una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma.
E subito è scattata la solidarietà in tutta Italia e tra le prime Città a mobilitarsi è stata la macchina della solidarietà di Eboli verso le vittime del terremoto che ha devastato alcune aree dell’Italia centrale è stata attivata direttamente dal sindaco di Eboli, Massimo Cariello. In prima mattinata il primo cittadino ha contattato il direttore sanitario dell’ospedale cittadino, Mario Minervini, da cui ha ottenuto la totale disponibilità alla raccolta straordinaria di sangue in favore delle popolazioni colpite dal sisma. Si è attivata anche una raccolta di generi di prima necessità presso la sede di Berlunguer lab in via U. Nobile e una raccolta di sangue presso l’Ospedale Maria SS Addolorata di Eboli. E il Comune ha destinato la sede delle Guardie Ambientali in Piazza Porta Dogana, per la raccolta di generi necessari alle popolazioni colpite dal sisma.
Presso la sede di Berlinguer Lab è già operativa, così come è operativa la Raccolta di sanue straordinaria e di ogni tipo, presso il Centro Trasfusionale del nosocomio cittadino. Il servizio straordinario, per chi volesse donare il sangue, come si legge nella nota a firma del Direttore Sanitario Mario Minervini, è attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 11.00 compreso i giorni festivi.
Rieti, 24 agosto 2016
UN COMMENTO AL V/S ARTICOLO PER DARE SOLIDARIETA’
ALLE POPOLAZIONI DI AMATRICE, ARQUATA DEL TRONTO E
AMMUCOLI SUL CUI SUOLO ,FINO A QUALCHE GIORNO FA’,
INSISTEVANO LE VESTIGIA DELL’ANTICA CIVILTA’ ROMANA.
DALLE “MURA AURELIANE,PASSANDO PER LA PORTA “SALARIA”
SI DIPANA LA STORICA STRADA CONSOLARE “SALARIA”,CHE
DA ROMA PORTAVA E PORTA AD ASCOLI PICENO,L’ANTICA
“ASCULUM”,LUNGO LA QUALE SI SVOLGEVANO I TRAFFICI
COMMERCIALI,SOPRATUTTO IL TRASPORTO DEL SALE. LUNGO
LA STRADA SORGEVANO GLI ANTICHI INSEDIAMENTI ROMANI
E PRE-ROMANI,CON I MUNICIPI DI “SUMMA VILLANUM”
(AMATRICE) E “SURPICANUM” (ARQUATA DEL TRONTO).
CICERONE E TACITO C’AVEVANO GIA’ AVVISATI DELLA SISMI-
CITA’ DI TALI TERRITORI,ZONA MARGINALE DI COLLINA,
OVE SI è COSTRUITO MALE.IL NOSTRO E’ IL TIPICO TERRE-
MOTO ITALIANO,TRAGICA FATALITA’O NATURA MATRIGNA.
QUESTA CIVILTA’ CONTADINA ,SOPRAVVISSUTA AI SUOI
CANTORI ,E’ FORSE MORTA SULLE PENDICI DI AMATRICE?
IL CUORE ANTICO DELL’ITALIA E’ STATO VIOLATO .
I SOCCORRITORI ANCORA ASCOLTANO I LAMENTI CHE PRO-
VENGONO DAI FERITI.QUESTA ITALIA BIGOTTA ,IPOCRITA-
MENTE SI COMMUOVE DIFRONTE AL CUMULO DI MACERIE,DAL-
LE QUALI ARRIVANO I RANTOLI DI COMUNITA’ ANTICHE ,
COMUNITA’ AGRICOLE DI IMPRONTA ROMANA: ROMA PARLA
ANCORA AL MONDO DI OGGI.
LA SPETTACOLARITA’ SPETTRALE DEL POST-TERREMOTO HA
SOSTITUITO I RITMI E I COLORI DELLA VITA QUOTIDIANA.
I SOCCORSI SONO DI UNACHIRURGICA PRECISIONE; MA SARAN-
NO SUFFICIENTI A LENIRE LE FERITE DELL’ANIMA,LO SCON-
VOLGIMENTO COLLETTIVO,LA PAURA?SARANNO RECUPERATI I
SEGNI ,I SIMBOLI,I MONUMENTI ,I PALAZZI DELLA CIVILTA’
ARTISTICA E MONUMENTALE COSI’ AMPIAMENTE SFIGURATI?
LA RAGIONI DEL SISMA SONO PIU’ FORTI DELLA NATURA LO-
CALE DELLA CIVILTA’ CONTADINA CHE LA SOSTANZIA ,DELLE
RADICI ETNICHE ,A CUI ORMAI SI PUO’ GUARDARE SOLO CON
RIMPIANTO. LE CASE COSTRUITE CON PIETRA E MALTA SI
SONO DISSOLTE .TANTI ANNI FA’ LUNGO LA SALARIA LE
TENDOPOLI OSPITAVANO LE LEGIONI ROMANE PROTESE VERSO
NUOVE CONQUISTE, OGGI ESSE ACCOLGONO QUESTA SUPERSTI-
TE E DOLENTE UMANITA’ CON I RESTI DELLA SUA SOPRAVIS-
SUTA’ CIVILTA’
IN QUESTO MONDO OFFESO DALLA VIOLENZA VERSO UOMINI E
COSE ,LE IMMAGINI E LE SITUAZIONI SONO UNO SPECCHIO
OVE SI RINGRANGE LA DESOLATA CONDIZIONE UMANA ,IN
UNA ATMOSFERA ALLUCINANTE DI TRAGEDIA E DI APOCALIS-
SE
26 AGOSTO 2016 PEPPE LESO