Eboli: Conferenza stampa delle associazioni cittadine riunite sul nuovo Piano Ospedaliero regionale.
L’Incontro del Comitato e delle Associazioni, per analizzare i retroscena che hanno portato al ricorso al TAR contro il Piano Ospedaliero regionale 2016, del commissario Polimeni. Il comitato: ”Registriamo la quasi totale assenza delle istituzioni e dei sindacati, ma confidiamo nel nuovo DG dell’ASL Giordano.”
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI– Il famigerato Decreto n.33 della Regione Campania che ha licenziato, tra molteplici malumori in tutta la nostra Provincia, il nuovo Piano Ospedaliero, torna protagonista della scena civica cittadina con un incontro riservato alle associazioni e alla stampa nella sede del Comitato civico per la tutela del cittadino della Valle del Sele e del Calore, al Palazzo Morrone sulla centrale SS 19 di Eboli. Gli artefici di questa lodevole battaglia per mantenere gli standard essenziali della sanità pubblica a sud del capoluogo sono come sempre: la pasionaria Rosa Adelizzi, coordinatrice del comitato suddetto e Rolando Scotillo paramedico e sindacalista della Fisi – sanità, i quali corroborati dal numerose associazioni cittadine come: Forum dei giovani, Gioventù ebolitana, Noi tutti liberi e partecipi, Berlinguer Lab, Associazione Roberto Cuomo, proseguono una strenue difesa dei presidi ospedalieri del territorio.
Difatti l’ultimo incontro tenutosi il 30 giugno scorso nell’aula consiliare della città di Eboli, aveva rinnovato la volontà di continuare su tale percorso, con un dibattito consumatosi di fronte al sindaco Massimo Cariello, al parlamentare PD Antonio Cuomo, al capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello (figlio del senatore forzista Franco, autore di una interrogazione al ministro) e quello dei democrat Antonio Conte (vedi https://www.massimo.delmese.net/97731/nuovo-piano-sanitario-le-associazioni-ebolitane-ne-parlano-con-la-politica/ ) e l’intento costante di far rete con altre associazioni (Rete unitaria delle associazioni, dei movimenti e dei comitati civici per la sanità pubblica) di diversi comuni campani avverso il Decreto regionale 33, con uno specifico ricorso congiunto alla magistratura amministrativa, cui sembra interessata negli ultimi giorni anche la città di Cava de Tirreni.
Tutto nasce dal DM (decreto ministeriale) 70 del 2015, fortemente perorato dal ministro della salute Beatrice Lorenzin, che a detta degli esponenti della “Rete”, inficia i principi costituzionali di parità di trattamento tra i cittadini delle aree nazionali (art 3) e il diritto statuale naturale alla salute (art 32), in nome della distorsiva revisione della spesa pubblica italiana, conosciuta meglio dal pubblico con l’inglesismo di Spending Review. Quest’ultima si ripercuote iniquamente con tagli di prestazioni, soppressioni di reparti e addirittura di nosocomi, che compromettono i livelli essenziali di assistenza (LEA) e vanno contro le prescrizioni del Decreto Balduzzi ed i suoi parametri inerenti la popolazione utente e il numero annuo di prestazioni erogate, che rimangono considerevoli nel nostro Distretto Sanitario.
Pertanto il riassetto sanitario della giunta campana guidata da Vincenzo De Luca è palesemente a discapito della popolazione locale, infatti lo si denota da quel che viene recepito nel decreto n° 33 regionale licenziante il nuovo Piano Sanitario voluto da Joseph Polimeni commissario ad acta, il quale sembra a parere di molti osservatori smaliziati, una suddivisione amministrativa più attenta ad interessi di “bottega” che per valutazioni sociali, considerato come verrano ridistribuiti secondo i manifestati propositi, l’articolato territoriale dei presidi DEA (dipartimento d’emergenza e accettazione), nell’ambito della nostra Provincia.
Ad ogni buon conto e venendo al presente, alla conferenza stampa mattutina erano presenti oltre al consolidato duo composto da Rosa Adelizzi e Rolando Scotillo, organizzatori dell’appuntamento, si appalesavano: Vincenzo Fornataro in rappresentanza di Noi tutti liberi e partecipi, Giovanni Francione del comitato per la salvaguardia dell’ospedale di Roccadaspide, Cosimo Altieri di Gioventù Ebolitana e Mario Nicotera consigliere del Forum dei Giovani cittadino.
Si precisa da subito che i ricorrenti al TAR partenopeo sono le associazioni che hanno aderito e i dipendenti dei presidi sanitari in qualità di cittadini-utenti: Rolando Scotillo per Eboli, Carmine Russo per Roccadaspide, Cosimo Pagano per la vicina Battipaglia ed infine Vito Mirra per Oliveto Citra, a completare la rosa dei nosocomi soggetti passivi del malvisto riordino ospedaliero, le diverse associazioni interessate oltre al Comitato per la salute pubblica del cittadino del Sele e del Calore (che può essere a ragione considerato, come l’aggregatore delle istanze sanitarie) e alla FISI come sindacato di categoria, promotori del litisconsorzio giudiziario.
Dichiara in prologo Vincenzo Fornataro di Noi tutti liberi e partecipi: ”la nostra una battaglia volta a garantire dei precetti costituzionali perequativi di giustizia sociale, un’ iniziativa quindi apartitica, ma registriamo di contro e con sgomento, l’assenza delle innumerevoli associazioni di categoria sanitarie locali ( tranne la FISI – sanità) , e l’amministrazione Cariello che in sostanza ci ha risposto inopinatamente ‘picche’, quasi come se la cosa non la riguardasse!” Fornataro, che nella vita è appunto un medico apprezzato, evidenzia una totale disarmonia nel ridistribuire le percentuali di posti letto e l’ottimizzazione tra reparti “attigui”, nei vari presidi ospedalieri insistenti non solo in provincia di Salerno, ma in tutte le cinque province della nostra regione. Ha poi concluso: “Diamo atto al senatore Franco Cardiello di essere stato il solo a produrre un interrogazione parlamentare in tal senso, mostrando interesse concreto ai bisogni collettivi.”
Alle parole del medico ebolitano, ha fatto subito sponda Rosa Adelizzi, fondatrice del comitato civico, la quale ha sottolineato la delusione generale sulle scelte di politica sanitaria adottate dal governatore Vincenzo De Luca, sulla falsariga del suo predecessore di centro destra: ”Si registra la palese volontà di spingere i cittadini verso l’onerosa sanità privata, forse per motivi d’interesse politico, anche il progetto fattibile dell’Ospedale Unico del Sele, prima fatto balenare agli occhi dei cittadini del comprensorio nel periodo elettorale, ad oggi è definitivamente tramontato. Noi speriamo almeno che Antonio Giordano, nuovo DG dell’azienda sanitaria, possa ovviare a qualche stortura!”
Molto interessante l’intervento del sopraggiunto Giovanni Francione, che rappresenta il comitato a tutela dell’ospedale di Roccadaspide, il quale ha svelato come il 22 luglio scorso, si sia costituita una rete nazionale comprendente ben 140 associazioni di tutte le venti regioni dello Stivale, su tale spinoso argomento inerente il riassetto ospedaliero globale, a riprova tangibile della gravità contingente avvertita da tutte le popolazioni, le quali giustamente temono: ”Un progressivo, inesorabile smantellamento della sanità statale! Il comprensorio dell’ Alta valle del Sele Alburni ha avuto in verità, l’apporto di 23 sindaci di questi piccoli centri e un consigliere regionale del M5stelle, che vedono appropinquarsi come una potenziale iattura, la trasformazione del nosocomio di Roccadaspide in un semplice centro di primo intervento, e la riduzione da 800 posti secondo i parametri di legge del DM 70/2015, a soli 400 con delle medie ricavate in maniera inappropriata!”
Giovanni Francione rivela alla stampa un altro singolare retroscena sinora inedito ai più, ovvero di come il 16 giugno scorso, sia stato varato dal governo un nuovo decreto,pubblicato giusto un mese dopo il 16/7, in pedissequa esecuzione del comma 524 art 1 della finanziaria in corso, che dovrebbe rendere vigente dal 1 gennaio del prossimo anno, i nuovi e severi criteri contabile, secondo cui le ASL e gli istituti medici non potranno registrare come tetto minimo, meno di 20 posti letto, a pena di obbligatori acorporamenti, chiudendo a dire dell’attivista: ”Il cerchio tragico adottato cinicamente per la sanità pubblica, un opera perpetrata a Roma, dal trio Renzi – Lorenzin – Padoan, di cui il nostro governatore De Luca non è altro che un mero esecutore,il quale nel consiglio monotematico del 26/7 passato, ne rivendicava orgogliosamente la propria paternità! “
Termina l’esponente civico: ”Per De Luca, il Piano di riordino va bene al 90%, egli rimodulerà in futuro (parole sue) solo qualcosa ovvero: per il polo oncologico di Benevento (Sant’Agata dei Goti), e nell’avellinese, ora ci chiediamo obbiettivamente all’unisono, forse per inconfessabili interessi politici? Anche io concludo col rammarico già espresso dagli atri relatori, di sottolineare l’assenza assordante della maggior parte del mondo politico e sindacale, latitante su tutti i tavoli!”
Anche Cosimo Altieri, referente di Gioventù Ebolitana ha rilasciato in esclusiva ai taccuini di POLITICAdeMENTE una sintetica dichiarazione nella quale: ”Nella mancanza delle istituzioni locali rispondiamo coi fatti, la nostra presenza odierna lo dimostra e ringraziamo gli organizzatori che portano avanti la nostra stessa battaglia. Abbiamo subito aderito convintamente al ricorso amministrativo congiunto presso il TAR di Napoli, auspicando però al contempo un massimo coinvolgimento di tutte le forze sociali: la nostra lotta per la sanità pubblica continua!”
In calce editiamo il documento unitario delle associazioni, stilato da Rolando Scotillo della FISI – sanità:
“Allo stato attuale i comuni di Cava dei tirreni, Procida e Roccadaspide hanno presentato ricorso al TAR contro il decreto n 33, ovvero contro il piano ospedaliero campano edito da Joseph Polimeni,”- esordisce il comunicato – “al TAR per la disapplicazione del piano ospedaliero campano lamentando una carenza di posti letto rispetto alla normativa nazionale che statuisce i livelli minimi di assistenza pari ad oltre 300 tra gli ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide ed oliveto Citra e lamentando inoltre anche la chiusura delle unità operative di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria in presenza di un fabbisogno di posti letto superiore all’offerta del piano.”
Continua la dichiarazione: ”In questi mesi le associazioni hanno cercato di coinvolgere i Sindaci e la politica ed hanno chiesto un intervento del presidente della Regione. L’appello è caduto nel vuoto. Secondo noi la politica, il presidente della Regione ed i sindaci hanno perso l’occasione per difendere le loro prerogative di legge ed hanno delegato il loro potere di rappresentanza e di tutela della cittadinanza al Commissario Polimeni sbagliando. Infatti non hanno impugnato, per eccesso di potere e mancanza di confronto con la parte che doveva statuire i livelli di assistenza minimi, il Piano edito da Polimeni lasciando allo stesso poteri eccessivi. Anche il resto dei sindacati ed in primo luogo la CGIL la CISL e la UIL, esclusa la FISI, ha incomprensibilmente lasciato il passo permettendo di mortificare il territorio e dimostrando di essere venuti meno dal loro mandato di rappresentanza dell’utenza ancor prima che dei dipendenti.”
Termina la nota: “La parola, ora, spetta ai Magistrati del TAR che sapranno valutare l’eccesso di potere e la mancanza di omogeneizzazione dei Livelli di assistenza minimi essenziali su tutto il territorio regionale. Se il ricorso presentato, come si presuppone, dovesse essere fondato si aprirebbe una crisi politica in seno a chi – pur rappresentando la cittadinanza dei Comuni sedi di Ospedali e la Regione – non ha affiancato i Comitati ed i Sindaci ricorrenti ed in cui la cittadinanza potrebbe richiederne le dimissioni.”
Adelizzi-Frangione-Scotillo-Fornataro-Nicotera-Altieri-
Eboli, 03 agosto 2016.
E INIZIATA LA GIA LA CAMPAGNA ELETTORALE???? IFISI COMITATI… CHI PIU NE HA PIU NE METTA….
La vostra spontanea azione è l’unica tutrice degli interessi generali.
Politica e sindacati avviluppati nei loro salotti,lontano dalla realtà.
Mille,mille grazie..a quel paese gli altri!
Rosa,Rolando,Giovanni,Cosimo,Mario,Vincenzo :
La Eboli per bene e non solo, vi è debitrice.
credo che tali iniziative sappiano mettere al centro della discussione politica la salute pubblica, tema perennemente caldo della nostra regione. Sicuramente da un lato la partecipazione di numerose associazioni oltre che di esponenti politici vanno a rafforzare una legittima opinione relativa al detto piano, dall’altra credo che il coinvolgimento di “pseudo” sindacalisti che si sono nutriti ed hanno nutrito per anni un sistema fittizziamente combattuto, credo che la loro presenza poteva essere marginalizzata.
“dilettanti” allo sbaraglio. Come tira il vento, adesso tira cosi, risulatati ZERO. (vedasi chiusura reparti).
Giusto “pseudo” sindacalisti!!!!
Come gira la bandiera così si adattano!!!!!!
Dilettanti? No cittadini attivi,chi critica cosa fa oltre questo?
Allora chi non protesta stia calmo,non ha diritto di accusare coloro che ci mettono la faccia.
Capopopolo adelizzi tiene banco se non era x lei che fa la sentinella se lo erano gia mangiato l ospedale a cesare quel che e di cesare
Il Sindaco concentrato sulle festicciole soltanto,non vuole inimicarsi de luca.
Follie post elettorali.
W la giunta e il sindaco del popolo,il popolo non vuole ospedali ma solo tamburelli,vino e nacchere.
Sconfitto.
Parole..Parole..Parole….Parole solo tra voi…
Il para….medico Scotillo, reietto storico ed emarginato da tutte le sigle sindacali (che contano) insiste nell’ammantarsi di meriti e iniziative che olezzano di muffa lontano un miglio. La buona fede dei personaggi e delle associazioni di contorno non si discute, ma la loro ingenua ignoranza politica e della materia consente al tuttologo mondiale di apparire ciò che non è. Non a caso i suoi soliloqui non incontrano mai contraddittori preparati. Ma, del resto, come biasimarlo? Se ciò avvenisse emergerebbe la vera consistenza del Profeta: nu tracc’ senz’a bbotta.
Ai tempi del sistematico impoverimento dell’ospedale di Eboli, reggente Squillante, dov’era l’attuale paladino (futuro partecipante alle prossime tornate elettorali)?
Troppo facile.
Memento…il caldo fa male….va a mare.
Memento ha perfettamente ragione…la storia dice tutto sul personaggio in questione.
Il solito memento, colui il quale non-si-sa-il-perchè non ha il coraggio di dichiarare il suo nome e si nasconde dietro un nomignoli. Complimenti per il suo coraggio, o meglio, come diceva il grande totò “il coraggio della paura”. Lei vuol apparire , nel linguaggio, anche dotto ma palesa la sua ignoranza quando utilizza il termine paramedico che non esiste più….Al di là di tutto io faccio, forse, il mestiere più bello del mondo : l’Infermiere. l’infermiere è colui il quale anche lei dovrà affidare la sua vita volente o nolente, quindi attenzione e rispetto! Per ciò che lei dice , invece, pur avendo un nomignolo (memento) che le dà buona memoria, dimentica che il buon Squillante è stato denunciato più volte da me e che i rapporti non erano per niente buoni tra me e lui. Non sono tuttologo , ma mi ritengo mediamente preparato sulla sanità e sulle organizzazioni sanitarie e , finora, ho prodotto piani ospedalieri e metodologie di rilevazione dei carichi di lavoro che sono continuamente oggetto di copia dalle vecchie e nuove amministrazioni della asl e della regione: ha ragione non vi è contraddittorio anche perchè non vi è preparazione da parte di Dirigenti sanitari e non che probabilmente si fregiano di lauree e titoli a cui non corrisponde un eguale preparazione sul campo e che preferiscono non affrontare discussioni. Il soliloquio? si , le altre organizzazioni sindacali, dove? Io vado per la mia strada nel pieno delle convinzioni di tutelare, fino a quando posso, utenza e dipendenti, il resto sono solo chiacchiere come quelle che avete espresso nel commento. P.S. mi venga a trovare così , visto che si ritiene più preparato di altri, possiamo confrontarci. Le offrirò un buon caffè, può darsi che dopo si ragioni meglio!
Come già altre volte ho avuto modo di osservare,taluni quando gli si indica la luna guardano il dito. Ed è anche questo il caso. La curiosità è legittima, ma penso che valga il contenuto di uno scritto, più che conoscerne l’autore. Proseguendo, non ci vuole coraggio per esprimere una opinione. Non sono né voglio apparire dotto: scrivo come mi hanno insegnato e cerco di non commettere errori. Tant’è. Se poi le sembro dotto, è un suo problema.
Mi sento autorizzato a rispedire al mittente le malcelate iatture….anche Frà Cristoforo disse a quel Tale “verrà un giorno!”. E allora? Proprio in questo squallido anatema si nasconde la Tuttologia e la Megalomania Scotilliana che si arroga, come nessuno può fare, il diritto di vita o di morte: infermiere, non medico mio caro. Ai medici si affida la vita, e ancor prima la si affida al Signore. E mi fermo, perché ci sono tantissimi infermieri bravi e preparati che non sono afflitti da complessi di inferiorità come invece qualcun altro. Perché questa è la verità, mio caro, ogni cosa che lei produce trasuda il livore e l’invidia verso il mondo intero e non basterà mai a saziare la sua frustrazione e il desiderio di riscatto. Scelga un buon analista, non potrà che farle bene. Ovviamente alla sua altezza.
faccia l’infermiere forse è meglio dico meglio..
Nessuna iattura, solo e semplicemente una costatazione. Ti ripeto , visto che ignori le qualifiche ed i compiti degli operatori sanitari e vuoi comunque parlare, l’Infermiere è l’unico responsabile dell’assistenza infermieristica al paziente , il Medico fa diagnosi e cura e non partecipa all’assistenza. questo anche i bambini lo sanno. in tutti i reparti troverai sempre presente un infermiere, un medico lo troverai sempre presente solo in reparti intensivi.Non sono e non voglio essere un Medico, sono figure diverse con compiti diversi, non sono tuttologo e non soffro nè di megalomania nè di complessi di inferiorità ed a risponderti sono i commenti di tante persone perbene a cui non potrai impedire di pensare legittimamente in libertà. Forse tu , visto che non ti sei attivato per il nostro ospedale, dovresti trovare una analista. Ma bravo mi raccomando, perchè dimostri nelle tue parole livore e rabbia contro chi le cose , forse sbagliando o facendole con passione, si muove mentre tu come un impotente resti a guardare ciò che fanno gli altri arrogandoti il diritto di poter criticare senza nulla fare.caro Memento, cambia mestiere, di allenatori e di critici l’Italia è piena. Lavora un poco, vieni a fare l’Infermiere, se sei capace, o fatti un corso e diventa volontario, solo così potrai capire…..
Dice di essere Infermiere “sindacalista” poi di un sindacato mai sentito!!!!! Nel suo modo di fare abbassi i toni e sia più umile vivrà molto nolto meglio. Il sindacato si fà seriamente, e non con questi show e “attaccando” , cosi non va da nessun a parte.
buona giornata.
caro infermiere, le sue parole a difesa della categoria che lei rappresenta, a mio parere indegnamente, sarebbero coerenti qualora usufruisse un po meno di permessi e si dedicasse realmente a favore di questi pazienti che “affidano la vita a lei”!!!
Per l’ennesima volta dovrò rispondere ad attacchi che , francamente, non riesco a capire.Penso che in una democrazia non si debbano dare spiegazioni per gli atti che si compiono nel rispetto delle leggi, poi questi ultimi possono piacere o non piacere e possono essere condivisibili e non, senza che la eventuale critica che si vuole muovere nei confronti della persona che ha compiuto predetti atti sfoci in attacchi personali o sulla professione. E’ questione di buon gusto. Ciò detto la FISI , possa piacere o no, fa parte della confederazione CSA ( firmataria di Contratti negli enti locali) ed insieme ad essa è confluita in sanità nella FIALS ( firmataria del contratto di sanità privata e pubblica)ed ha tutti i titoli per essere riconosciuta e per trattare in sanità. Forse sono megalomane , come dice memento, però sono in buona compagnia: il sindaco di Cava , di Roccadaspide e di Procida, circa 30 sindaci del val calore e decine di comitati rappresentati da Medici , Infermieri e gente comune. Tutte persone , queste, difficilmente manovrabili, con proprio intelletto e pertanto liberi di prendere tutte le decisioni in libertà.Non ho intenzione di candidarmi , caro memento, non alzo i toni se non attaccato, caro vale, e cerco di fare il “sindacato” in maniera chiara e trasparente cercando di difendere chi lavora seriamente e l’utenza (veda il sito fisisalerno.it e veda le battaglie intraprese), o preferisce un “sindacato” del tipo CGIl, CISL e UIL che non fanno show perchè condividono percorsi con la politica del momento e perchè i lauti compensi che percepiscono sono molto simili ai politici? L’Ospedale è di tutti e togliere 300 posti letto nella valle del sele, chiudere Ostetricie e Pediatrie , ridimensionare servizi possono essere motivazioni valide per ricorrere al TAR, un sindacato serio cosa avrebbe fatto? avrebbe condiviso scelte che avvantaggiano altri territori o avrebbe cercato di contrastarle? Io domanderei, piuttosto, un confronto serio con la politica attuale reggente della regione per capire le ragioni, ma essa pur chiamata è stata assente. Non ho voglia di fare alterchi verbali con nessuno, vi prego di comportarvi di conseguenza, tanto settembre è vicino ed il TAR dirà se tutte le persone che ho citato prima sono dei megalomani o se hanno ragione. Il tempo è sempre galantuomo……più di noi…
NON SI VA DENNUNA PARTE CON LE INVIDIOSE BASSEZZE, E INTANTO MENTRE NOI CI CONSUMIAMO IN BATTIBECCHI DA COMARI, CI FOTTONO L’OSPEDALE, RIFLETTETE!
il passato si conosce altro che…………chiacchere……
Caro dottor house…nome che indica che è forse dipendente ospedaliero o comunque affine alle attività dell’ospedale visto che è a conoscenza dhe usufruisco di permessi sindacali. Ma per l’ennesima volta fai solo attacchi personali. In effetti se tu fossi realmente informato dovresti sapere che gli altri sindacati, forse anche a coloro che tu dai mandato, per fare quello che faccio io sono da anni in distacco completo sindacale. se tu fossi informato davvero, dovresti sapere che in media usufruisco di circa 4 permessi mensili ,ma che da quando sono ad eboli non ho un solo giorno di malattia e , in media, sono uno degli infermieri più presenti anche tra quelli che non usufruiscono di permessi. Caro dott. House stavolta hai fatto una diagnosi sbagliata…..Concordo con Carmelino che in poche parole ha centrato il problema, mentre noi facciamo chiacchiere da comari , ci fottono l’ospedale..e tu dott. house dovrai andare a lavorare da altre parti…..
Non so se ho sbagliato la diagnosi ma di sicuro sono dacorso con te che “ci fottono l’ospedale “… il punto è chi…e qui sicuramente saremo in forte disaccordo!!!
Vai a lavorare perhe l’ospedale ce lo fottono anche per i disservizi dovuti da un clima di perenne sterile contestazione e fomentazione!
te ne saremo tutti grati!!
accipicchia si vede che cosa hai seminato cn questo sindacato adesso raccogli solo critiche…
FIALS E IL TUO FISI SONO DUE COSE DIVERSE…
SIA COME SINDACATO CHE COME BUDGET ECONOMICO CIOE A DIRE IL DANARO DEGLI ISCRITTI CHE VA NELLE CASSE DEI SINDACATI..INOLTRE TI PROCLAMI “SEGRETARIO NAZIONALE” MA SEI STATO MAI ELETTO CON UN CONGRESSO???
congratulazioni invece alle associazioni!!!!
Sorvolando sulle affannose e incongruenti repliche Scotilliane, ove puerilmente si ripete e si tenta di rispedire ai vari mittenti ciò che gli viene detto o contestato, intervengo nuovamente solo perché registro il silenzio del pregiatisssimo Dott. Antonio Lioi sulla vicenda e sui protagonisti della stessa.
Caro Michele, grazie per le congratulazioni alle associazioni. Come certamente ben saprai la FISI è socio fondatore insieme alle altre associazioni , del Comitato e fa parte della rete dei comitati nazionali. E’ stato un onore patrocinare il ricorso delle associazioni. Per ciò che attiene alle critiche ti posso dire solo una cosa : chi fa si espone, chi non fa non si espone. per ciò che attiene al congresso, ti invito fin d’ora, ad ottobre 2017 , scadenza naturale del mio mandato in seno alla FISI dove potrai vedere come si svolgeranno le lelezioni.Gli accordi tra sindacati ( in questo caso FISI, CSA e FIALS) si fanno per avere più forza ed è ovvio che ognuno mantiene le proprie prerogative. per ciò che attiene al budget, esso è approvato dall’assemblea dei soci ogni anno ed è visibile a tutti. Ogni singolo centesimo è nelle disponibilità del singolo iscritto a cui vengono riconosciuti con il pagamento della tessera servizi quali assicurazioni rischio professionali e formazione continua in medicina in maniera totalmente gratuita. quest’anno abbiamo tutelato economicamente anche il ricorso al TAR dei comitati. Nella nostra associazione non vi è alcuno che percepisce stipendi d’oro o emolumenti e le casse del sindacato sono sempre un punto al di sotto del pareggio di bilancio. per ciò che attiene agli altri sindacati non posso risponderti , posso solo ascoltare i commenti agli stipendi dei segretari della triplice, quelli si che sono scandalosi. Caro Memento, costato che , perlomeno, su LIOI ( che annovero tra i miei amici) hai una buona valutazione. Se gli fa piacere è sempre un onore sentire i suoi pareri.
ti stanno facenndo nero nero roly…si vede che hai un ottima reputazione.!!!!!!!!!!!
Bravo Rolando..molti nemici…molto onore.
oggi vi è un articolo dell’Amminsitrazione sul potenziamento dell’Ospedale di Eboli……
UN’Amministrazione che ha partecipato allo smantellamento dello stesso e che oggi cerca di anticipare il governo regionale per farsi delle false apparenze…
Credo che la gente debba intervenire direttamente altrimenti vedremo solo notizie vuote e senza l’autorità necessaria per poterle realizzare….
Il sindacalista potrebbe intervenire!!!
Io propongo di eleggerlo direttore sanitario del p.o. di Eboli.
Magari capirebbe la differenza tra chi ha delle responsabilità e prende delle decisioni e chi fa sterile propaganda senza alcun contenuto!
Sindacalista,continua a sbattere i piattini, e magari fallo in modo da non dare troppo fastidio alle persone che lavorano onestamente e quotidianamente senza permessi e permessini….
Ps vai a lavora’