E tra le ombre di oggi e i fantasmi del passato passa in Consiglio la Relazione sulle Partecipate.
Il Consiglio decide di restare nel Consorzio Farmaceutico. Rimandati invece al prossimo consiglio il Piano di Zona e Piano Verde. Dura protesta in aula degli Edili. Cariello: “In un anno abbiamo fatto molto di più che nel passato”.
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Unica data di luglio per il parlamentino di via Ripa, che si consuma in una uggiosa serata di inizio settimana, la quale a dispetto della sua voluta unicità registra una copiosità di trattazioni che svariano dalle Società Partecipate, all’Ambiente, finendo nel Piano Sociale di Zona.
Schematicamente le società partecipate stanziano nei punti 3 e 4 ed ineriscono: la relazione conclusiva sul loro processo di razionalizzazione, vista la messa in liquidazione lo scorso anno della Eboli Patrimonio srl e il fallimento della Multiservizi, che in verità erano società controllate al cento per cento dal nostro ente, ma che la loro passata mala gestio si ripercuote ancora in negativo sul bilancio pubblico e sull’erario ebolitano. Il nostro ente possiede difatti delle quote nel consorzio Area PIP (area insediamenti produttivi con quota comunale del 1,43), L’ASIS (la gestione idrica di tutto il comprensorio del Sele quota 9,30)e il Consorzio Farmaceutico Intercomunale tra sei comuni (CFI con quota del 16,6),su quest’ultimo di discuterà di possibile una exit strategy, ovvero un piano di dismissione delle quote ai sensi dell’art 25 del Regolamento Comunale promosso dal capogruppo di F.I. Damiano Cardiello.
Quel che riguarda i temi ambientali invece ai punti 2, 6 e 7 dell’OdG sono: la nomina dei nuovi membri della commissione paesaggistica, il regolamento da approvare sul Piano Verde della nostra città, e l’aggiornamento del catasto sulle aree percorse dal fuoco, piaga estiva di tutti i comuni del centro sud.
Il terzo argomento trattato al punto 5, ovvero la relazione conclusiva del Piano Sociale di Zona introdotto con la legge quadro 328 del 2000, il quale è lo strumento fondamentale per definire e costruire il sistema integrato di interventi e servizi sociali così come delineato un sistema che mette in relazione i vari soggetti operanti sul territorio, istituzionali e privati, con l’obiettivo di sviluppare e qualificare i servizi sociali per renderli flessibili e adeguati ai bisogni della popolazione. In definitiva nella loro complessità i PdZ devono essere considerati come l’unico strumento di programmazione dei servizi e degli interventi sociali sul territorio dell’ambito cui agiscono.
Pertanto all’incirca verso le ore 19, dopo le canoniche interrogazioni trattate l’ora antecedente, inizia la seduta del consiglio (20 presenti e 5 assenti) con gli auguri del presidente dell’assise Fausto Vecchio e del sindaco Massimo Cariello, per i recenti sponsali della consigliera Rosa Altieri (UDC), la neo-paternità del consigliere Carmine Busillo (capogruppo dei Moderati di Centro), delegato recentemente anche dal primo cittadino alle politiche giovanili, ed il viatico di buon lavoro (vista la pessima situazione in toto della sanità cittadina) nei confronti del nuovo Direttore Generale dell’ASL Salerno, il dott. Antonio Giordano nostro stimato concittadino, infine la presentazione della consigliera sempre di maggioranza, Cosimina Cennamo, la quale transita dal gruppo di nuova composizione Prospettiva Moderata (ex AC-Terranostra) all’UDC.
A seguire subito appresso, la nomina dei nuovi componenti della commissione paesaggistica, dopo un bando per titoli e lo scrutino con voto capitario per consigliere, al numero due della sessione consiliare, ha dato de plano questo verdetto: eletti i dottori, in scienze geologiche, archeologiche ed architettoniche, Aita con voti 6, D’Andrea, Tortoriello e Verde con voti 4.
Prima dell’attesa relazione sulle società partecipate, un fuori programma: Vincenzo Laurenzano in rappresentanza degli edili ha chiesto la parola in aula, subito concessagli dal presidente Vecchio, il quale ha lamentato la mancanza di occupazione per questi lavoratori nei cantieri ebolitani, spesso tenuti prettamente da impresari forestieri, e di come la disoccupazione nel suo totale abbia sfondato i livelli di guardia: ”Siamo oramai drammaticamente al 33% signor Sindaco, spero che voi prendiate in carico anche questi problemi oltre a trattare come prerogativa gli eventi. – A stretto giro di posta la risposta piccata del sindaco Cariello che ben consapevole della situazione difficile in tale comparto, ha rivendicato il suo costante impegno a far assumere manodopera ebolitana,ma ha pure ben precisato: ”Non vi è una legge che lo imponga questo, noi abbiamo approvato 7 PUA e tanti cantieri si sono aperti in città come non si vedevano da più di venti anni!”
Si passa cosi al piatto forte della serata, la Relazione Conclusiva del Processo di Razionalizzazione delle Società Partecipate, tenuta coram populo, dal vice sindaco ed assessore al bilancio Cosimo Pio Di Benedetto, che partendo dai dettami di revisione della spesa (Spending Review) di Carlo Cottarelli e successivamente dalle prescrizioni della legge di stabilità 2015 (comma 611 che invitava alla razionalizzazione e il 612 una relazione espositiva), ha riferito un compendioso resoconto sullo stato di salute di tali società compartecipate dal Comune di Eboli.
Dopo l’elencazione delle partecipate e controllate con relative quote, di cui sopra, ha rammentato come lo stesso commissario prefettizio Vincenza Filippi aveva approvato con delibera 12/05/2015 tale processo di razionalizzazione, dopo la liquidazione della società Eboli Patrimonio srl (che ha cartoralizzato beni pubblici per sette milioni con rogito notarile del 9/12/2010) e la di poi liquidazione commissariale e ancora di li a poco tempo per mancanza di disponibilità finanziarie, il fallimento in data 27/0/2015 con sentenza n.63 della Multiservizi spa,ed entrambe controllate al 100%100, dunque società dette in house. L’obbligatorietà aggregativa per i servizi idrici di cui l’Asis reti ed impianti di contro, è pertanto un raro e felice esempio di efficienza ed efficacia (cosa sottolineata anche dai consiglieri di minoranza nel corso del dibattito), e per finire la società consortile mista area PIP, che ha sicuramente raggiunto l’obbiettivo sociale e che sarà messa in futuro liquidazione, di cui sono state rinnovate le cariche sociali con due ebolitani al vertice: vice presidente avv. Carmela Landi, presidente l’imprenditore del catering Emidio Trotta, ma che per il momento il nostro Comune ritiene migliore strategicamente non dismettere la sua pur piccola ma significativa quota.
Discorso diverso va fatto per il Consorzio Farmaceutico Intercomunale, nato dalla volontà collettiva nel 1998 di sei città per gestire i servizi sociali in tale contesto, e con una quota cadauna di 72.300. € per ogni farmacia gestita (Eboli ne possiede 2), avente una volontà pregressa di recedere datata 2011 dell’allora amministrazione di Martino Melchionda a cagione di: ”Risultati economici-finanziari negativi ed una gestione opaca, per detta dello stesso collegio dei sindaci, con l’intento di privatizzarle vendendole,realizzando cosi una plusvalenza al netto dell’indennizzo dovuto per il recesso consortile art 5 della convenzione e 6 dello statuto. – Il consorzio continua Di Benedetto – con nota 18005, del 28/04/2016,computava la futura perdita di reddito in caso di recesso del nostro ente dal CFI, sarebbe di oltre due milioni di euro, cui dovranno essere sottratti 144.000 euro per il valore delle due farmacie nostrane. Inoltre nello spazio di tempo che andrebbe dal bando di vendita alla vendita vera e propria, il Comune dovrebbe accollarsi le spese di gestione delle otto unità di personale e della locazione dei locali adibiti, costi questi non sostenibili dalle poste di bilancio previsionale in corso, considerando che dal 2012 il CFI registra un leggero utile, si rende necessario e conveniente conservare le quote consortili in questione.”
Alla chiusura della relazione dell’assessore al Bilancio, ha fatto subito eco Damiano Cardiello, capogruppo di Forza Italia e promotore di una mozione ad hoc per la dismissione delle quote nel CFI, ai sensi dell’art 25 del regolamento comunale. Il giovane politico ha subito ricordato che ci sono delle decisioni impellenti da prendere che devono andare nella direzione di rispettare la delibera commissariale che auspicava per bona gestio, l’uscita dal consorzio: ”Un consorzio in perdita,che regala 120.000 euro di interessi passivi annui – esordisce il politico forzista – finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura contabile e della Guardia di Finanza, sperando che paghino i cattivi amministratori per le scelte scellerate sulla Multiservizi e la Eboli Patrimonio, un regalo confezionato al Monte Paschi, come confermato dal sequestro dei beni agli indagati.” – Cardiello ha sottolineato come la sua mozione sulla vendita delle farmacie pubbliche, riprenda una medesima presentata nel 2011 di cui furono latori alcuni esponenti che siedono adesso tra i banchi di maggioranza sindaco in testa,per poter cosi creare in breve tempo delle plusvalenze che diano sollievo alle esangui casse comunali.
Per l’opposizione è stata la volta ad adiuvandum, del parlamentare PD Antonio Cuomo, del gruppo dei Democratici x Eboli, il quale ricordando la stagione indecorosa della moda italica anni ‘90 delle partecipate fatta di sprechi e clientele, ha invitato perentorio l’amministrazione: “Cosi attenta e volenterosa in alcuni ambiti, vedi i tanti eventi pubblici, alla vendita auspicabile a privati delle farmacie comunali come proposto dal mio predecessore, ed invece a potenziarne quella dei servizi di parcheggio, come categoria di partecipate, che in molte città si sono rivelate proficue per l’Erario. Voglio anche ricordare il grande servigio reso dalla commissaria Vincenza Filippi che ha evitato il dissesto al nostro Ente.”
Giancarlo Presutto (N.Psi) dai banchi della maggioranza, si è da subito scagliato contro le gravi responsabilità pregresse della passata giunta decennale targata Partito Democratico, affermando in aggiunta: ”Certamente avevamo preso in considerazione l’eventualità di uscirne, ma valutando costi e benefici,e per finalità anche politiche e non solo contabili, oltre le more temporali che vanno dal bando alla vendita, sarebbe stato pericoloso accollarci un simile rischio! Signori presenti, non dimentichiamoci che il baratro del dissesto è sempre dietro l’angolo.”
Le accuse ai democrat muovono la piccata replica dei leader, ovvero dell’On. Cuomo: “Il PD è un grande partito, cosa diversa sono le scelte degli amministratori, io mi sono sempre dissociato dalle opzioni della passata amministrazione,di cui il passato sindaco è un grande vostro elettore, difatti ne hanno pagato gli assessori che a me facevano riferimento.” e del capogruppo democratico Antonio Conte, sarcastico sulla presunta lezione di etica di Presutto. Salace l’esponente riformista ha ricordato come egli stesso e il suo gruppo consiliare si siano dissociati dalla passata giunta e di come abbia perso di conseguenza la rilevante poltrona di vice-sindaco della città di San Vito ,sottolineando come la Multiservizi spa fosse nata nell’ epoca della “Giunta Rossa” (1996-2005) del duo Gerardo Rosania – Massimo Cariello, per fronteggiare giustamente ad una imperante e gravosa crisi socio-occupazionale. ”A quel tempo anche io volevo rivedere tutto l’assetto delle nostre partecipate, per poi uscirne dal consorzio farmaceutico ai sensi dei dettami del codice civile, ritengo che non sarebbe una cosa troppo difficoltosa, ne avremmo guadagni per due o forse tre milioni di euro.”
Dopo queste furenti schermaglie, che sono andazzi abitudinari nell’aula Isaia Bonavoglia, ha preso parola il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, che ha plaudito alle parole di Cuomo, come anche in misura minore a quelle di Conte, rizelandosi per l’astiosità invece delle posizioni reiterate di Cardiello, evidenziando al contempo la battaglia sociale e di servizio che avrebbe dovuto prendere forma nella mission della Multiservizi, ma che invece si è rivelata fallimentare nella sua improvvida gestione clientelare: ”Ma la CFI dal 2012 ha invertito il trend negativo di bilancio, adesso produce utili ed uscirne significherebbe correre un rischio grosso assumendoci i costi di gestione nel periodo che va dalla dismissione alla vendita e pagare una salata penale. Ma da settembre queste farmacie daranno nuovi servizi sanitari ai cittadini,con analisi e prestazioni modernissime.” Cariello ha posto l’accento di come l’area consortile PIP sia divenuta efficiente grazie alle nomine ai vertici dei due nostri concittadini, e di contro si sono avviate diverse delibere inerenti in tutto 26-27 transazioni per aggiudicarsi i lotti di terreno, con pagamenti certi e contingentati.
Alle parole del sindaco eburino, hanno fatto da sponda quelle favorevoli di Giuseppe La Brocca (capogruppo consiliare dell’ UDC) e del neo capogruppo del N.Psi, Giuseppe Piegari, che ha anche sottolineato come la commissaria prefettizia procrastinava la facoltà di alienazione o meno delle quote della CFI alla prossima giunta. Il presidente dell’assise Fausto Vecchio poi, nelle vesti insolite di mandatario delle volontà politiche del gruppo di Eboli Popolare (lista in cui risulta eletto), ha voluto rimarcare anch’egli i pericoli di una alienazione della quota posseduta dal nostro ente nel consorzio farmaceutico, mettendo in risalto gli utili degli ultimi esercizi: ”Ora uscirne ci costerebbe un salasso di 2.000.000 di €, come evidenziato da una relazione di analisti, oltre da sommare gli ovvi oneri finanziari legali, connessi ad un sicuro contenzioso.”
Si va senza alcun intoppo ai voti e la Relazione passa con: 14 voti favorevoli 6 contrari e 5 assenti; inversione delle cifre invece per lo scontato diniego della Mozione di dismissione ex art 25 reg. com. delle quote voluta da Cardiello : 14 voti contrari 6 favorevoli e 5 assenti. Approvato viceversa rapidamente ed all’unanimità, l’Aggiornamento del Catasto delle aree percorse dal fuoco.
In definitiva ecco i punti trattati nell’Ordine del Giorno del 25 luglio ed approvati durante la sessione di lavori, tranne i punti 5 e 7 (Piano Sociale di Zona e Piano Verde) rinviati per motivi di opportunità al prossimo consiglio:
- Comunicazioni del Presidente e /o del Sindaco;
- Nomina Componenti Commissione Paesaggistica;
- Relazione conclusiva del processo di razionalizzazione Società Partecipate;
- Mozione ex art. 25 del Regolamento Comunale: Iniziative per la dismissione delle quote di partecipazione del Consorzio farmaceutico Intercomunale “CFI”;
- Relazione conclusiva Piano Sociale di Zona.
- Aggiornamento Catasto aree percorse dal Fuoco – anno 2013 – Approvazione;
- Piano del Verde della Città di Eboli – Approvazione
La sessione consiliare si è sciolta alle ore 22.35,il seguente appuntamento si terrà il 5 di agosto.
Eboli, 26 luglio 2016
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Eboli, 26 luglio 2016