Il Partito Comunista Italiano dall’Assemblea di Bologna, si è ricostituito anche a Salerno.
Nel PCI confluiscono diverse sensibilità politiche che si richiamano al mondo della Sinistra con movimenti, associazioni e settori di Rifondazione Comunista, e ha come referente provinciale Dina Balsamo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Il Partito Comunista Italiano si è ricostituito al termine dell’Assemblea nazionale costituente, svoltasi a Bologna nei giorni 24/25/26 giugno scorsi.
E’ stato questo momento il punto di approdo di un lungo processo di elaborazione, che ha visto coinvolti il Partito comunista d’Italia, importanti settori di Rifondazione Comunista, movimenti afferenti alla sinistra diffusa e soprattutto un numero straordinario di donne e di uomini senza tessera che vedono nel rinato PCI un riferimento politico solido ed affidabile per la difesa e l’affermazione dei diritti dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati.
In quella circostanza sono stati eletti i componenti del Comitato centrale, di cui fanno parte la compagna Dina Balsamo, referente provinciale, e il compagno Massimiliano Curcio; il Segretario nazionale, Mauro Alboresi, e la Segreteria nazionale, di cui fa parte il compagno Giacomo De Angelis, referente per la Campania e Responsabile dell’organizzazione nazionale.
Al termine dell’Assemblea sono stati approvati il Regolamento e il Documento politico ed è stato elaborato un programma minimo, funzionale ad aprire una prospettiva di cambiamento generale.
Questi i temi su cui il Partito concentrerà l’impegno politico nel prossimo futuro:
- Sanità pubblica: gratuita e di qualità per tutti con abolizione dei ticket;
- Scuola pubblica che consenta a tutti di accedere ai massimi livelli di istruzione e annullamento delle riforme capestro che vogliono smantellare la gestione democratica all’interno della scuola italiana ;
- Reddito minimo garantito con obbligo di attività lavorativa, teso ad affermare la dignità delle persone;
- Piano per il lavoro: abrogazione del jobs act, ripristino dell’art. 18, riduzione dell’orario di lavoro e rilancio dei diritti del lavoro stabile e tutelato socialmente;
- Presa di distanza da questa Europa non riformabile: rigorosa nello smantellamento dei diritti dei lavoratori e del popolo e generosa con banche, finanza e capitale;
- Uscita dalla Nato strumento dell’imperialismo, organo anacronistico e minaccia alla pace in Europa e nel mondo;
- Difesa della Costituzione repubblicana ed antifascista, a partire da un impegno per un NO deciso alla riforma proposta dal governo.
Anche nella provincia di Salerno, la ricostituzione del PCI procede alacremente: decine sono le richieste di iscrizione pervenute, sia attraverso il sito nazionale che attraverso contatti diretti e moltissime sono di giovani nati dopo il 1989.
Nei giorni 15 e 16 luglio è stato convocato il primo Attivo degli iscritti: le due assemblee, tenutesi ad Eboli e a Valle dell’Angelo, hanno visto la partecipazione di alcune decine di militanti comunisti, intervenuti con grande entusiasmo: tutti hanno sottolineato la propria soddisfazione per la ricostituzione di quel Partito Comunista che molti donne e uomini del Paese attendevano o del quale si sentivano orfani.
I partecipanti, provenienti da tutti i territori del salernitano, hanno sottolineato l’urgenza di costituire Sezioni nelle città del territorio, per ricominciare a fare politica attiva attraverso lo studio e la conoscenza delle dinamiche sociali ed economiche e per aggregare i tanti che non si sentono rappresentati dalle politiche liberiste del Partito Democratico nè da quelle populiste del M5S.
Più forti saranno i comunisti, più forte sarà la voce del popolo sui temi che investono la vita quotidiana dei cittadini.
Salerno, 23 luglio 2016
Vi seguo con interesse, liberatevi degli opportunisti e delle veline e sarò anche io dei vostri. Avanti compagni.