Libertà, Uguaglianza, Fraternità: Questi sono anche i nostri valori contro tutti i “nazismi”.
84 morti e oltre 200 feriti nel l’attentato di Nizza. Una solidarietà totale ai nostri cugini francesi e una sollevata di orgoglio contro il “Nazismo” islamico, i “Signori” della guerra, i fabbricanti di armi e le Potenze che alimentano i conflitti.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – Come si fa a non esprimere vicinanza a nome di tutti gli italiani al popolo francese per il terribile attentato che ha colpito Nizza e la Francia e che ha stroncato decine di vite umane e ferito centinaia di persone inermi: uomini, donne e bambini; che gioiosamente partecipavano ad una festa, ma che soprattutto ha gettato nel panico, e ha generato una profonda delusione in una nazione che tra le prime in Europa ha aperto all’ospitalitá il mondo arabo.
84 morti e oltre 200 feriti fanno riflettere e ci rendono sgomenti di fronte a questa tragedia che colpisce la Francia ma coinvolge l’Europa intera. Quello che è accaduto, proprio nel giorna della Festa più sentita della Francia e dei francesi, se voleva avere l’obiettivo di ferire una nazione l‘Europa stessa, non fa altro che rinnovare i valori della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità, che sono il ricordo dell’epica e significativa presa della Bastiglia, ma della vittoria di popolo che ha poi gettato le basi della democrazia repubblicana, e che da sempre, fatta eccezione di un’altra follia come il nazismo, ha accomunato l’Europa, e che per forza e valori fanno da resistenza a qualsiasi odio, e che niente e nessuno potrà mai scalfire, nemmeno questa nuova ondata di nazismo islamico.
Come onorare le vittime di questo tragico atto terroristico se non facendo alcune considerazioni, che mettono peró tutti i Paesi così detti occidentali di fronte alle proprie responsabilità. Responsabilitá in capo ai Paesi leader, quelli più industrializzati, quei paesi che si definiscono “Potenze” economiche e militari, quei paesi che mentre favoriscono e alimentano conflitti regionali poi aprono i tavoli diplomatici e si fronteggiano indirettamente, alimentando gli uni e gli altri contendenti. Quei Paesi che da sopra si riempiono di bombe e da sotto fanno affari con il petrolio e le armi e arricchiscono i Signori della guerra, i fabbricanti e i mercanti di armi e favoriscolo le elezioni di Governi che poi semmai garantiscono la continuità di conflitti regionali e locali.
Per quello che può servire rispetto all’ipocrisia solidale degli stessi paesi che sono responsabili dell’alimentazione di questi conflitti ora anche religiosi, di sicuro c’é la Solidarietà vera, sentita, partecipata e incondizionata di POLITICAdeMENTE e di tutti i suoi collaboratori, alla Francia come Paese e ai francesi, non al Governo o ai Governi responsabili alla stessa stregua delle altre Potenze mondiali, nella difesa dei valori della democrazia in generale, della convivenza civile, del rispetto delle libertà civili e religiose, quella per le quali il popolo francese segnó con la rivoluzione un passo decisivo verso le nuove frontiere dei popoli.
Questo ulteriore attentato però ci suggerisce anche che è necessario cambiare passo e reagire con fermezza, interrompendo le protezioni e i flussi di danaro verso i mercanti e i fabbricanti di armi, verso i Signori della guerra e verso tutte le Spectre iniziando una nuova era: quella sei popoli solidali, della pace e delle libertà.
Roma, 15 luglio 2016
Torri Gemelle,Madrid,Londra,Parigi,Bruxelles,Nizza.
Il terrorismo islamico attacca le città, ove è nato
il concetto stesso di democrazia e di Occidente.
Proprio la città è diventata il teatro di
omicidi rituali ,in una Europa ove il senso del sacro
svilisce sempre di più. Con questi rituali torna
l’utilizzo ,religioso e magicodel sangue, delle male-
dizioni ,delle invettive che l’Europa ha conosciuto
fin dalle prime rituali crocefissioni.Ritorna l’assa-
sinio politico ,perpetuato in nome di Dio,invocato
a rendersi testimone di vendetta,redenzione e ricon-
quista,con la religione idealizzata che diventa poli-
tica. Una regressione di morte che esce dal sentiero
della modernità,dal calcolo razionale .LA propria e
altrui morte come obiettivo poòitico-religioso.
Questa frattura di mondi dovrebbe obbligare il pensie-
ro occidentale a pensare se stesso,a riconcepirsi.
Ci colpiscono perché siamo la patria della democrazia,
dei diritti ,delle istituzioni.Costruzioni storiche da
difendere con ogni mezzo,rispettando la loro natura,
distinguendo nettamente le vittime dai carnefici.
I cittadini morti sono figli della democrazia europea,
non sono spettri che resistono all’attacco dei demoni.
Questi psicopatici sconvolgono le società democratiche
e accendono fuochi di “guerre civili”.
Paradossalmente il termine “nazista” ,usato dal diret-
tore Del Mese,è pregnante ,è azzecato.
Questo ci riporta al nazismo ,quale pianificatore
della morte altrui ,ma soprattutto alle ragioni
ideologiche del pensiero occidentale e tedesco,alla
trafila amicus,inimicus,hostis.
L’inquietante gius-pubblicista ,tedesco e fascista,
Carl Schmitt,partecipe ed elaboratore dell’impero di
Hitler,legittimò coloro che spezzavano ,nel modo più
rozza il complesso rapporto tra legittimità e legali-
tà,che egli stesso aveva teorizzato nei suoi libri.
Egli illuminò il riuscito tentativo nazista nell’ado-
perare gli istituti della legalità costituzionale al
fine di abolirla.Anno Domine 1933,il 24 – 03 Schmitt,
grande giurista,approvò la legge hitleriana che di
fatto aboliva ogni altra legge,a favore di chi si pro-
clamava “Custode della Costituzione” Hitler rinchiuse
dietro di sé la porta di accesso al potere legale,
instaurando la dittatura.
Come ieri,come oggi siamo in presenza di una teologia
politica ,ove i rapporti tra religione e ideologia
sono i fattori di coagulazione del nichilismo contem-
poraneo.Lo scontro dei valori attizza la lotta e man-
tiene viva l’ostilità.La religione è uno dei più
potenti fattori della “guerra civile”,intesa come
ostilità fra gruppi sociali integrati e non .
Il terrorismo come guerra iniziata dal “nemico” è
la prosecuzione della politica con altri mezzi.La
politica è ostilità,presupposto dello stato di guerra.
La strage di Nizza ha sconvolto il panorama politico
francese ed europeo.Il nemico ,l’hostis,lo straniero
ha colpito:il pensiero europeo ha contribuito alle
convulsioni delle comunità mussulmane e alle loro
forme mentis.
Risuona l’antico brocardo del grande scisma lutarano:
“cuius regio eius religio”.
peppe leso 17 giugno 2016