Solidarietà al presidente Tullio Gaeta ed ai lavoratori del Centro Ises dal Sindaco Cariello.
Gaeta ha ricevuto una busta con all’interno un proiettile: Un grave gesto intimidatorio e una grande minaccia al lavoro e ai lavoratori. Una modalità camorristica che deve far ribellarsi la Città. Condanna e solidarietà da POLITICAdeMENTE.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Gli atti di intimidazione sono sempre condannabili. – Scrive il Sindaco di Eboli Massimo Cariello a commento del grave atto intimidatorio con l’invio di un proiettile al Presidente della nuova Cooperativa ISES, Tullio Gaeta, nata dalle ceneri di un bivacco lungo più di un trentennio perpetrato ai danni del Centro di riabilitazione ISES – La nostra condanna, però, deve essere ancora più decisa quando si tratta di atti che si rivolgono contro lavoratori che lottano per le proprie famiglie e che svolgono un’attività importantissima in favore di chi ha maggiore bisogno di assistenza.
La busta con proiettile recapitata al presidente dell’Ises, Tullio Gaeta, – prosegue il Sindaco Cariello – deve smuore la coscienza di ogni cittadino. La solidarietà per il presidente Gaeta e per tutti gli operatori dell’Ises, che rivolgo a nome dell’Amministrazione, personale e di tutti i cittadini ebolitani, si deve accompagnare con la condanna di ogni atto violento e di intimidazione. Non possiamo e non vogliamo abbassare la guardai, lasciando campo libero ai violenti ed ai sopraffattori.
Eboli – conclude il Sindaco Cariello – è una città storicamente di libertà e di cultura e condanna con fermezza questo ignobile atto, schierandosi al fianco dei lavoratori dell’Ises e delle loro famiglie».
Chi ha interesse a che il Centro ISES chiuda definitivamente e si rimettano in “circolo” i convenzionati?
Chi vuole che si dia l’ultima spallata per liberarsi definitivamente delle resistenze che ancora oppongono i lavoratori che in sostanza, sono stati scaricati e disperatamente cercano di salvare in uno, il posto di lavoro e la convenzione, esercitata per decenni nella più assoluta ipocrisia di chi avrebbe dovuto controllare e nella “cecità” dei vari Sindaci che si sono susseguiti, che hanno deliberatamente ignorato che la struttura fosse in un fabbricato per civili abitazioni?
Chi è che sta giocando con i quattro milioni e mezzo di euro appetibili della convenzione?
Saranno sicuramente quelli i mandanti. E quel proiettile si presta a diverse interpetrazioni di minacce, tutti riconducibili agli affari milionari che girano intorno al business della Sanità e della riabilitazione.
Intanto l’Ises, quella “zizzella” dal latte d’oro, è stata spremuta fino in fondo è poi mollata. Intanto, le cose si sono complicate e a meno che non si arresti più di uno, se si riesce ad individuare i colpevoli, i lavoratori e gli assistiti sono dtati pericolosamente mollati al loro destino, insieme ai loro assistiti.
Eboli, 7 luglio 2016
Hai ragione Admin.
Chi ha interesse nella provincia acché l’ISES “molli” i suoi pazienti accaparrandosi quei 4mln e mezzo di convenzione?
Chi ha interesse a diventare unico riferimento in questo settore trasformandosi in bacino di voti importante e strumento di ricatto politico?
Gli inquirenti dovranno essere bravi in questo perché se riuscissero a risolvere questo grave dilemma forse si potrebbero scrivere nuove pagine di mala storia di questa provincia.
Condivido il pensiero di cui sopra.
Ci sono interessi ed intrecci degno di un romanzo.