Il Partito Democratico di Eboli, con una interrogazione a risposta scritta e orale chiede per il Caso Ises un Consiglio comunale ad hoc.
I Consiglieri Comunali PD Conte, Petrone e Di Candia chiedono di sapere se è vero che persone comunque legate al Centro Ises siano detentrici di un centro similare che svolge le stesse prestazioni, in danno della stessa Ises e se è vero che la convenzione di fatto è stata spaccottata.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Eboli, con una interrogazione a risposta scritta, a firma dei Consiglieri Comunali Antonio Conte, Antonio Petrone e Teresa Di Candia del Gruppo Consiliare PD, indirizzata al Sindaco di Eboli Massimo Cariello e al Presidente del Consiglio Comunale Fausto Vecchio, considerato che la cooperativa I.S.E.S.
- a seguito di un’ispezione da parte dei funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico conclusasi nel settembre 2013, ha perduto la qualifica della mutualità prevalente;
- dal 2015 ha perduto la convenzione regionale per esercitare attività sanitaria di riabilitazione estensiva ex art. 26 Legge n. 833/78 perché non dispone dei requisiti strutturali;
- il 19 aprile 2016 è stata posta in liquidazione coatta amministrativa su istanza del suo stesso consiglio di amministrazione ed a quanto risulta , senza neppure una delibera dei soci che assuma tale grave decisione, come sarebbe dovuto avvenire a norma dello statuto della Cooperativa;
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risulta indebitata per 12 milioni di euro ed accusa perdite per circa settecentomila euro all’anno e non ha pagato gli stipendi ai dipendenti da 16 mesi;
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il Comune di Eboli si è interessato a tale grave vicenda senza promuovere, pur avendone i poteri, l’adozione, in tempo utile , di misure idonee per la messa in regola della struttura a garanzia degli utenti disabili e dei lavoratori, nonché a tutela dei posti di lavoro, così da evitare un danno irreparabile sull’indotto economico e occupazionale della comunità ebolitana;
I Consiglieri Comunali PD Antonio Conte, Antonio Petrone e Teresa Di Candia, chiedono di sapere se è vero che:
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una parte delle “prestazioni sanitarie ambulatoriali” gestite dalla Cooperativa ISES sono state già trasferite, a cura di alcuni suoi ex dirigenti, nel Comune di Albanella con la istituzione di un nuovo Centro socio –assistenziale, ottenendo, a danno dell’ISES, un accredito di un milione di euro, mentre un altro milione e settecentomila è stato trasferito a favore di altre strutture ricadenti a Nord della provincia di Salerno;
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commissario liquidatore intende svolgere nell’attuale struttura dell’ISES in P.zza Pendino ulteriori attività e se ha richiesto al Comune di Eboli l’autorizzazione all’esercizio dell’attività per 90 giorni nei locali di P.zza Pendino;
- i 27 pazienti tutt’ora ricoverati nella predetta struttura inagibile versano in condizioni precarie e, quindi, bisognosi di assistenza ;
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soggetti finanziatori esterni sono interessati alla vicenda della Cooperativa I.S.E.S., con quali finalità e risorse finanziarie , se il Sindaco, il Presidente del Consiglio o altri esponenti dell’amministrazione li hanno incontrati e con quali risultati;
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è stato presentato e da chi un progetto di cambio di destinazione urbanistica e di adeguamento strutturale del P.zzo Fulgione – Merola in cui si prevedono lavori per oltre 500.000 euro, da destinare alla nuova sede dell’ISES ;
- a seguito del commissariamento, si sono costituite due cooperative tra ex soci per subentrare nella gestione dell’Ises ;
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se il Sindaco è a conoscenza della delibera adottata in queste ore dall’ASL di Salerno, che definitivamente esclude e cancella la possibilità di accreditamento dell’ISES oltre che per carenze strutturali dei locali ove la Cooperativa è allocata nonché per essere stata la stessa, sottoposta a liquidazione coatta amministrativa.
Chiedono ancora i consiglieri comunali del PD Conte,Petrone e Di Candia:
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il Sindaco assuma tutti gli atti di sua competenza, anche sotto il profilo sanitario, per porre fine ad ogni possibile speculazione ed adoperarsi per dare una soluzione alla vicenda ISES, ormai divenuta drammatica: per i pazienti ricoverati ed in regime ambulatoriale e le loro famiglie che non ricevono da mesi le prestazioni sanitarie; per i lavoratori senza stipendio da 17 mesi e con il rischio di perdere definitivamente il posto di lavoro;
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il Presidente del Consiglio convochi , con urgenza, il Consiglio Comunale per un resoconto sull’intera vicenda ISES e affinché si possa assumere una decisione e porre in essere ogni altra iniziativa per salvare i posti di lavoro e la continuità di un’attività socio-assistenziale di grande utilità, come già proposto dal nostro Gruppo Consiliare o valutare altre soluzioni che abbiano lo stesso obbiettivo.
Eboli, lì 1.7.2016