Dall’incontro salernitano sul Caso Ises: Comune e Asl tentano una mediazione con la Regione.
Su sollecitazione dell’Amministrazione di Eboli, rappresentata dal sindaco, Cariello, dal presidente del Consiglio Vecchio, e dal commissario liquidatore dell’Ises, Angela Innocenti, i vertici della Asl Salerno hanno assunto l’impegno si chiedere un incontro in Regione.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Un incontro interlocutorio, ma che ha portato ad un percorso condiviso e possibile quello di oggi sulla vicenda Ises di Eboli. Su sollecitazione dell’Amministrazione comunale di Eboli, rappresentata dal sindaco, Massimo Cariello, e dal presidente del Consiglio comunale, Fausto Vecchio, e del commissario liquidatore della cooperativa Ises, Angela Innocenti, i vertici della Asl Salerno hanno assunto l’impegno diretto ad ottenere un incontro presso la Regione Campania, un obiettivo considerato prioritario lungo il percorso per raggiungere una soluzione possibile della vicenda. Si punta a disegnare scenari che possano costituire spiragli per dare risposta al dramma che si sta consumando intorno all’Ises e che coinvolge i pazienti, le loro famiglie e i tanti operatori, tutti con alle spalle a loro volta delle famiglie oggi in difficoltà.
«Si è manifestata una chiara volontà di dare una risposta al dramma che ad Eboli si vive ogni giorno – ha commentato il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. Tutti hanno chiaramente sottolineato come vi sia la volontà di dare un futuro possibile alla struttura ed agli operatori, in questo modo mettendo anche i pazienti e le loro famiglie nelle condizioni di potere usufruire dei servizi che il centro assicura in piena attività.
Siamo fiduciosi anche per l’incontro in Regione che ci sarà a breve, soprattutto perché l’Asl Salerno, oggi rappresentata dal commissario Giuseppe Longo, dal subcommissario Caterina Palumbo e dal dirigente Domenico Della Porta, non solo ha assunto prioritariamente l’impegno ad ottenere l’incontro in Regione, ma ha anche ribadito la volontà di dare un futuro alla struttura ebolitana».
Eboli, 17 giugno 2016