Incontro a Salerno tra ASL, Soci-lavoratori, Sindaco di Eboli per il caso Ises di Eboli.
L’Ises chiude, la burocrazia vince, le Istituzioni sonnecchiano, le autorità strabiscono e i furbacchioni della Sanità privata festeggiano: un altro colpo è andato in porto. Si chiuda un occhio, anzi due, si faccia una moratoria, o come ha fatto l’ASL per l’Appalto di 12milioni e mezzo di euro per l’assistenza a disabili e anziani.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – I soci lavoratori del centro ises, da ieri sono scesi in piazza per la raccolta delle firme. Con la petizione popolare essi chiedendo la solidarietà della cittá e degli ebolitani, in attesa dell’incontro, che si spera sia decisivo, sulla sorte dei pazienti e dei lavoratori del Centro ISES di Eboli, la struttura sanitaria che eroga prestazioni e servizi a persone disabili fino all’anno scorso in in regime di convenzione con il SSN.
L’Incontro, tra il commissario liquidatore del centro Avv.Angelo Innocente, il commissario dell’ASL dott. Longo ed il sindaco di Eboli Massimo Cariello si terrà oggi alle ore 14.30 in via Nizza, presso l‘ASL di Salerno, al quale i dipendenti ripongono una speranza risolutiva, segue una serie di altri che sono serviti solo a far passare del tempo e a far decuocere il valore delle prestazioni e le possibili scelte alternative che si sarebbero potute prendere per evitare quello che oggi è più che una certezza di metterci una pietra su, abbandonare i lavoratori (ora soci) e semmai potenziare, trasferendo in altre strutture similari i posti in convenzione assegnati all’epoca all’ISES.
FINALMENTE i lavoratori dell’ISES scendono in Piazza e chiedono la solidarietà alla Città. Finalmente raccolgono le firme e semmai a metterle saranno gli stessi che in questi anni volevano affondare l’Ises. Tuttavia l’azione per quanto giusta nelle rivendicazioni, è tardiva e disperata al tempo stesso, ma giunge comunque in tempo perché lo stesso Governatore della Campania Vincenzo De Luca possa insieme alla struttura commissariale, accendere un faro sull’Ises, sulle convenzioni, su tutto quel mondo dentro il quale girano milioni di euro. Milioni di euro che fanno venire l’appetito anche agli “anoressici” e che sono già in “buone mani” atteso che proprio l’ASL Salerno, Gestione Squillante, aveva affidato per 12 milioni e mezzo di euro, il servizio di assistenza domiciliare a disabili ed anziani, ad una ditta che con la disabilitá ci entrava come il cavolo a merenda, non tenendo affatto conto di tutte le possibili ed immaginabili prescrizioni, che necessariamente devono avere, tipo: personale adeguato, locali adeguati, strutture sanitarie adeguate e dirigenti sanitari adeguati.
Gara questa aggiudicata con tantissimo azzardo, che tra l’altro, si andava a sovrapporre proprio alle strutture già esistenti, pubbliche o private che fossero, come l’Ises e altre, o come i Piani di Zona. Gara che è stata comunque attenzionata dall’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Intanto nelle cittadine vicine un Centro di “prossima” conoscenza è già operativo nello stesso settore.
Facendo un poco di storia, dobbiamo spiegare innanzi tutto che cosa era l’ISES, e che cosa “politicamente e amministrativamente” ha rappresentato quella struttura sanitaria: L’ISES è stato un vero e proprio esempio di “connivenza” e “convivenza” politica trasversale, avendo in se i germi politici del PSI, del PCI, della DC oltre che la “benedizione” di una parte illuminata del Clero locale. Un esempio mirabile di compromesso storico “sanitario-politico” pervenuto in eredità al PDS-DS-PD, sebbene la frangia di una parte degli eredi socialistici “borderline” del PD, ne ha preso da tempo le distanze, evidentemente misurate, rispetto alla vicinanza di questa struttura di molti altri amministratori cha hanno voluto “colpire e affondare” questa struttura per colpire qualche politicoi o qualche amministratore stesso che si riteneva fosse più vicino degli altri e quindi da abattere, e li si sono scoperte quelle segretezze che di volta in volta si sono “confidate” all’orecchio tutti i Sindacci che si sono susseguiti in questa Città, facendo bene attenzione a non far ascoltare a nessuno i “segreti”.
Io ho firmato per questo. Ho firmato ieri mattina, ho firmato perché innanzitutto, la perdita di una struttura, con conseguente perdita di lavoro per decine di persone “gabbate”, ma talune volte conniventi, e soprattutto per gli ospiti, è un dramma ed impoverisce una città. Ma ho firmato, perchè si faccia un “po’” di luce, e perché questa vicenda, ha tante di quelle sfaccettature che nemmeno si immagina e perchè c’è stata una ipocrisia istituzionale, su spinte interessate, ha per un quarantennio chiuso gli occhi e per un decennio all’improvviso, su spnta di qualcuno interessato ha voluto aprirli, accorgendosi che quel Centro operava in condizioni precarie, atteso le caratteristiche che dovrebbero avere determinate strutture sanitarie, proprio come quelle che ha ispirato l’ASL Salerno nel momento in cui ha aggiudicato la gara di 12 milioni e mezzo di euro per il servizio di Assistenza socio-sanitario a disabili ed anziani.
Ironia della sorte l‘Ises chiude, la burocrazia vince, le Istituzioni sonnecchiano, le autorità strabiscono e i furbacchioni della Sanità privata festeggiano: un altro colpo è andato in porto.
Eboli, 15 giugno 2016