Eboli – IL CENTRO COMMERCIALE E GLI ESPROPRI

L’intervento del Comune è una vera e propria “turbativa”

Le polemiche che vedono contrapporre: il Sindaco Martino Melchionda e la Giunta Comunale; il Consigliere di opposizione Cosimo Pio Di Benedetto (nella foto); i fratelli Gallo, proprietari dell’area su cui deve sorgere uno dei due Centri Commerciali; la Trade Mart, che deve realizzare la struttura, ha assunto toni abbastanza elevati che non esclude, per dichiarazione degli stessi proprietari di una parte dei suoli, il ricorso alla Procura delle Repubblica.

La materia del contendere sarebbe: il prezzo del suolo; la trattativa privata per l’acquisizione di un residuo delle aree, atteso che la Trade Mart ha già acquisito buona parte dei suoli su cui deve sorgere il Centro Commerciale; il Comune di Eboli, e per esso il Sindaco e la Giunta, che ha avviato una procedura di esproprio di quei residui di area che sono oggetto delle polemiche.

La materia che investe il pubblico e il privato, sembrerebbe un bel pasticcio se non si trattasse di diritto e se non vi fossero norme ben specifiche, che regolano le procedure espropriative di opere pubbliche o di opere private ma di interesse pubblico.

La vicenda del Centro Commerciale di Serracapilli è seguita da anni di burocrazia, tanto è che è stata ritirata la Concessione, si sono recintate le aree, e per la stessa ammissione delle controparti, sono state per la maggior parte acquisite dalla Trade Mart, si presuppone che si siano osservate tutte le fasi che regolano le procedure espropriative. Quindi non è un fatto formale ma sicuramente sostanziale. La sostanza è rappresentata da 800.000 euro, cioè la differenza di quanto ci si è accordati tra i proprietari del terreno e la Trade Mart di Treviso e i 500.000 euro offerti dal Comune.

Il contenzioso  che si è innescato riguarda una trattativa privata tra la Società di Treviso e i proprietari del terreno, i quali evidentemente, pretendono il rispetto di una scrittura privata. La trattativa si è avviata sul presupposto di un’iniziativa privata ritenuta di interesse pubblico e che ha consentito il mutamento della destinazione d’uso delle aree, a seguito del quale la società di Treviso ha acquisito i suoli.

Nella cronologia dei fatti le procedure espropriative avviate dal Comune, sono tardive e inopportune proprio per la presenza di una scrittura privata, che rappresenta comunque un “Negozio Giuridico” e rappresenta la sottoscrizione di una volontà ben precisa tra i contraenti. L’intervento del Comune con l’avvio dell’esproprio irrompe in una vicenda già “negoziata” e rappresenta una vera e propria “turbativa”. Sembrerebbe dire ai proprietari del suolo “adesso vi dovete accontentare di 500.000 euro così imparate” e con un poco di malignità in più sembrerebbe un “favore” alla Trade Mart che risparmierebbe 800.000 euro.

Nello stesso tempo, sempre che siano state osservate tutte le procedure, dall’avvio del procedimento alla notifica dell’atto espropriativo, proprio perché è stato raggiunto un accordo tra i contraenti codificato dalla scrittura privata stessa, e poiché l’atto di esproprio riferito all’indennità dei suoli è postumo all’accordo, non è rientrante nella tipologia del disposto di cui alla famosa sentenza della Cassazione, che vedrebbe la perdita da parte dei proprietari, della titolarità dei terreni sottoposti a procedure espropriative, in quanto il passaggio di proprietà con promessa di acquisto, non è avvenuto tra soggetti estranei all’esproprio ed è avvenuto prima che il Comune esercitasse la sua “autorità espropriante”.

Se non è un pasticcio verrebbe da dire che è tutta un’altra cosa.

1 commento su “Eboli – IL CENTRO COMMERCIALE E GLI ESPROPRI”

  1. questa egemonia “Rossa” che imperversa ad Eboli sin dalla fine dell’ultima guerra evidenzia l’elevata prepotenza di cui si e avvalsa e si avvale il governo cittadino.E’ ora di dare segnali di cambiamento e nuova configurazione alla città .Lo vuole la società che non intende morire nell’abuso e immobilismo.
    Coraggio e solidarietà. Ebolitano emigrato.

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