Battipaglia: Noti gli “impresentabili”; Silenzio sullo scioglimento per mafia

La Commissione Antimafia e Bindi rendono noti gli “Impresentabili”: Le reazioni.

Ciotti e Inverso non ci stanno. Cecilia Francese: «Soddisfatti di aver garantito gli elettori con il codice etico». E quando si fa chiarezza con la stessa solerzia sulle motivazioni dello scioglimento del Consiglio per infiltrazione camorristica?.

Comune di Battipaglia
Comune di Battipaglia

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Ecco i nomi dei 7 candidati segnalati dall’Antimafia per le Comunali del 5 giugno a Battipaglia su un totale di 14: Carmine Fasano, Daniela Minniti, Lucio Carrara, Francesco Procida, Bartolomeo D’Apuzzo, Demetrio Landi e Giuseppe Del Percio. E a soli 5 giorni dal voto, ecco che arriva la doccia fredda degli incandidabili, nulla su chi sono quei funzionari, quei politici, quegli amministratori, quegli imprenditori e quegli appalti che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Battipaglia e il relativo e lunghissimo commissariamento e commissariamento del commissariamento.

Rosa Bindi
Rosa Bindi

La Camorra, quella vera e che comunque opera nella Piana del Sele, quella per la quale l’attuale Procuratore della Repubblica Nazionale Franco Roberti, all’epoca capo dell’Antimafia a Salerno, più volte ne ha tratto allarme ricordando che vi fosse una particolare “attenzione” per le organizzazioni criminali che avevano indirizzato nella ricca Piana i loro interessi, quella camorra, se la ride a squarcia pelle pensando a come si riesce ad essere così leggeri e così superficiali da volerci far credere che questi “impresentabili” siano addirittura più pericolosi di quelli che ancora non si è avuto il piacere di individuare: gli “Invisibili” che hanno determinato lo scioglimento?

Se poi si tiene conto, come dimostra Inverso che la sua candidata ha presentato sia il certificato dei carichi pendenti che quello antimafia, allora si comprende come siano inutili questi certificati e questi “Uffici” che li rilasciano, fatto sta che la Camorra se la ride alla grande, e mentre se la ride avvertiamo ancora di più la rabbia e lo sconcerto per uno scivolone che ci dice come sia lontano il giorno che lo Stato abbia la meglio sulle mafie e le camorre.

La Commissione Antimafia faccia luce sulle motivazioni dello scioglimento e lo faccia tempestivamente, come sa fare ogni volta qualche giorno prima delle elezioni e ci dica chi, come, quando è perché il Comune di Battipaglia e il suo consiglio comunale sia stato sciolto per camorra.

CECILIA FRANCESE3(1)
CECILIA FRANCESE3(1)

In merito alla questione impresentabili così come posta dalla presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi si esprime la candidata a sindaco Cecilia Francese.

«Per quanto riguarda la Commissione, contrariamente a quanto si pensa in altri ambienti, noi siamo stati sempre favorevoli ai controlli – dice la dottoressa Cecilia Francese -. Abbiamo avuto cura con i nostri alleati di assumere un codice etico che ha garantito la correttezza delle scelte circa le candidature in un momento certamente difficile che è il preludio di una stagione dove non serve vincere a tutti i costi ma serve vincere per assicurare la governabilità di questo nostro paese. Noi siamo soddisfatti di aver garantito i pre requisiti per i nostri candidati al consiglio comunale».

Vincenzo Inverso (2)
Vincenzo Inverso (2)

Invece, appreso dell’elenco degli impresentabili della Commissione Antimafia, il candidato a Sindaco Vincenzo Inverso sottolineando l’intempestivitá della divulgazione ritiene la stessa inopportuna specie dopo aver richiesto ai singoli componenti le liste i vari cerificati che attestavano l’assoluta estraneità degli stessi : “Come abbiamo già avuto modo di ribadire, i controlli della Commissione Antimafia sono una garanzia innanzitutto per i candidati a sindaco e una garanzia per la buona politica. Certo, tali controlli andrebbero fatti nei tempi giusti. In questo modo, a pochi giorni dalle elezioni, si crea solo un clima di ansia e panico e perfino sconforto: ai nostri candidati abbiamo chiesto auto-dichiarazioni e perfino il Certificato dei Carichi Pendenti, rilasciato dalla Procura della Repubblica. Cos’altro dobbiamo fare?

E su Daniela Minniti riferisce che “per lei è stato un fulmine a ciel sereno. Ha già provveduto a ricorrere al proprio avvocato di fiducia per risolvere la questione”.

Si allegano dunque il succitato Certificato dei Carichi Pendenti e il Certificato Generale del Casellario Giudiziale.

Pietro Ciotti
Pietro Ciotti

Allo stesso modo Pietro Ciotti che difende il suo candidato finito tra gli “impresentabili” e aggiunge: “Geppino è candidabile, è eleggibile. E soprattutto persona perbene“. Di colpo anche Ciotti è diventato il difensore di un “impresentabile” o questa definizione è inopportuna e poco credibile e appunto inopportuna e intempestiva se non solo sensazionale e per nulla efficace rispetto al fenomeno della camorra?.

«Ci risiamo. – scrive in una nota Pietro Ciotti, a seguito della indicazione della Commissione Antimafia dei candidati così detti “impresentabili“. – La Commissione antimafia proclama i suoi resoconti. Non riscontra presenze tra i candidati al consiglio comunale e sindaci, presenze collegabili a fenomeni mafiosi, vengono invece fuori liste di impresentabili. Ma a cosa? A partecipare alle elezioni amministrative? Nulla può vietare ad un cittadino, persona perbene, la partecipazione a libere e democratiche elezioni, quando per la legge italiana risulta perfettamente candidabile. Fossero stati reati per cui la commissione è chiamata a svolgere il suo ruolo e a fare le liste di prescrizione, sarebbe cosa meritoria, così come noi abbiamo rivendicato e chiesto a tutti. Ma presentare una lista cosiddetta di impresentabili e, per quanto riguarda Geppino, accusato di fatti “di lieve entità” e finire in quella lista, diventa per noi incomprensibile, quasi un ostacolo alla partecipazione di una competizione libera e democratica in un Paese come la nostra città. La candidabilità di Geppino era e resta legittima.

Tutto questo – prosegue Ciotti – accade a pochi giorni dal voto. Ci sembra di rivedere la medesima operazione tenutasi in occasione delle elezioni del Presidente della Giunta Regionale, un anno fa.

Geppino è persona onorabilissima e rispettabilissima. – aggiunge ancora Ciotti – Era ed è candidabile e lo abbiamo candidato. La Commissione antimafia doveva vagliare le posizioni dei vari candidati a consigliere comunale per fatti di mafia. Questo il suo compito. La cosa non ci apparteneva e non ci appartiene, in quanto il nostro candidato Giuseppe Del Percio, Geppino, è a noi noto come persona perbene e stimata. Lo è da sempre lui e la sua famiglia battipagliese. E lo è anche per le norme di diritto.

Non si può indicare quale impresentabile una persona quando c’è un procedimento in corso su fatti di “lieve entità”, tra l’altro chiamato in causa in modo improprio e tardivo rispetto ai fatti che si sono consumati, fatti accaduti e registrati quando da anni non era più presente nei luoghi in cui si sarebbero svolti.

I fatti contestati – conclude Pietro Ciotti, – sono considerati “di lieve entità”, e mai fatti contro la pubblica amministrazione, tanto che  la stessa commissione Bindi indica la candidabilità del nostro Geppino.

Purtroppo per la “Maria Rosaria Bindi” come la chiama il De Luca-Crozza la Camorra esiste e come è la Campania per questa presenza paga un prezzo elevatissimo in termini sociali, politici ed economici, e queste uscite sono destabilizzanti e hanno solo l’effetto contrario portando utili solo alla Camorra stessa che non è affatto una entità incerta ma una organizzazione malavitosa che ostacola la crescita civile del nostro Paese. La Commissione Antimafia piuttosto, faccia chiarezza sullo scioglimento.

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Certificato carichi pendenti
Certificato carichi pendenti
Certificato generale del Casellario Giudiziario - Daniela Minniti
Certificato generale del Casellario Giudiziario – Daniela Minniti

Battipaglia, 1 giugno 2016

1 commento su “Battipaglia: Noti gli “impresentabili”; Silenzio sullo scioglimento per mafia”

  1. I certificati pubblicati sono vecchi di oltre un anno e mezzo. Ma cosa vogliono dimostrare. Per queste elezioni ci si aspetta un certificato almeno del 2016.

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