Programmi e considerazioni politiche, ieri in Piazza della Repubblica, al comizio di Pietro Ciotti e dei candidati della lista “La Città che verrà”.
Sociale, Puc, infrastrutture, Cultura, ambiente e mare, agroalimentare, la filiera del bianco e del verde, con le eccellenze battipagliesi, questi sono stati i focus affrontati nel Comizio: incubatori di impresa per costruzione di opportunità di lavoro.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – La lista “Battipaglia – La Città che verrà” si è rappresentata ieri sera, in Piazza della Repubblica, durante il comizio, con cinque suoi candidati che sono saliti sul palco, presentati da cinque componendi dello staff ciottiano. Romina Galietta, Nunziante Jemma, Gerry Cucino, Rosaria Toriello, Luigi Villecco, hanno delineato il piano programmatico e l’impegno che vorranno assumersi nell’amministrazione della città.
Sociale, Puc e infrastrutture di riammaglio della città, cultura, ambiente e mare, gli incubatori di impresa e la possibilità di sostegno delle start up, quindi la costruzione di opportunità di lavoro, l’agroalimentare, la filiera del bianco e del verde, con le eccellenze battipagliesi, sono stati i focus dei candidati. Tutti argomenti su cui questi stessi candidati, insieme ad altri, hanno lavorato nel corso degli anni, con Comunità Storia e Futuro, sviluppando il progetto di Città che verrà. Candidati padroni di argomenti e temi, conoscitori di problematiche, di interventi e soluzioni per superarle, elaborate e contenute in quel programma amministrativo presentato alla città da Pietro Ciotti.
E a Ciotti è toccata, poi, la parte politica, quale candidato sindaco: “Siamo costruendo la città per tutti nella città di tutti, con energie nuove, persone nuove che mettono la voglia e la forza nel cambiare davvero la città e ridare ai battipagliesi la dignità che meritano dopo lo scioglimento del consiglio comunale infiltrazione camorristica.
Ciotti completa, così, il quadro programmatico presentato dai suoi candidati, rispetto alla mobilità urbana e alla vivibilità, ponendo quale condizione forte la necessità che la città riprenda a respirare superando l’attuale crisi di mobilità legata ad una presenza eccessiva di auto, che intasano la città e la inquinano.
“Battipaglia è una città pianeggiante – dice – può camminare e passeggiare, ma occorre prevedere un’ampia area pedonalizzata e, obbligatoriamente, prevedere dei tratti congiunti di piste ciclabili, che potranno racchiudere e raggiungere ogni punto della città. Abbiamo individuato delle aree di sosta, dei parking in alcuni punti, ai bordi delle arterie principali, ma è prevista anche la possibilità, che diventa la necessità, di utilizzo anche di car sharing e bike sharing, oltre a punti di mobilità sostenibile per i diversamente abili. La città di tutti e per tutti, lo è a partire dall’avere aria salubre, ma anche acque finalmente depurate, visto quanto i cittadini pagano in bolletta. Il che potrà consentire ad ognuno anche la possibilità di utilizzare la ricchezza mare, per sé e per avviare le uniche attività economiche rilanciabili nell’immediato”.
Sul piano politico, poi, non sono mancate le riflessioni di Pietro Ciotti in ordine allo “sfaldamento di intere aree politiche, determinate con gran forza, per evitare che si rappresentasse in termini più larghi, ad iniziare dal centro sinistra, una forte area di cambiamento del modello politico che ha inginocchiato la città, immergendola nella palude. Solo la tenacia, la forza e la caparbietà di quanti ancora credono possibile cambiare la città, fa sì che si possa conservare la speranza e si possa credere nell’alternativa vera, al di là e al di fuori di ogni schieramento politico che si rappresenta.
Tutti i candidati si presentano civici, ma hanno alle spalle, quasi tutti, i partiti politici vecchi e nuovi, gli stessi partiti che hanno abbandonato la città nel momento più grave e penoso per Battipaglia, ma soprattutto per i battipagliesi, lasciandoli soli per tre anni, durante la fase di commissariamento, con le motivazioni note di uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche.
Oggi notiamo e vediamo, e sicuramente si vedranno nei prossimi giorni, tante personalità politiche a sostenere questo o quel candidato, dimenticando, o facendo finta di dimenticare, quanto accaduto, immemori di quell’assenza totale in cui hanno questi stessi lasciato Battipaglia e i battipagliesi per tre anni. Personalità che giungono nella nostra città per sostenere quel vecchio modello di cui, anche loro, in passato, si sono nutriti. Ma l’alternativa c’è, è Battipaglia da cambiare con Ciotti sindaco, con la lista La Città che verrà. Per determinare una chiara identità e dare forza nei posti che contano ai 42 elettori della città”.
Battipaglia, 31 maggio 2016