Referendum Day: mobilitazione Pd sulla riforma costituzionale; volantinaggio dei giovani Dem sulla sicurezza.
Il PD in tutte le Piazze d’Italia organizza banchetti per sensibilizzare e raccogliere firme a favore della riforma istituzionale Renzi-Boschi, del referendum autunnale. La segretaria locale Massarelli: “Vogliamo spiegare ai nostri concittadini, le valide ragioni del SI.”
di Marco Naponiello
Per www.massimo.delmese.net il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Sono stati centinaia i banchetti che il PD ha organizzato in Campania per il Referendum Day di sabato 21 u.s. In molte piazze e nei luoghi di maggiore aggregazione, amministratori locali insieme dirigenti di partito, adiuvati da volontari e simpatizzanti, hanno effettuato una raccolta di firme a favore della consultazione referendaria autunnale. Un referendum questo consultivo dunque privo di quorum, rispetto all’ultimo sulle “Trivelle”, cui i cittadini italiani saranno chiamati a pronunciarsi sulla riforma costituzionale recentemente approvata dal Parlamento e sulla quale il governo ed il suo capo, Matteo Renzi, ci hanno per cosi dire “messo la faccia”, al punto di minacciare le dimissioni dell’esecutivo in caso di risultato fallimentare. In contemporanea il Partito ha preventivato l’inizio della campagna per il SI, con la costituzione dei comitati locali, ed i cittadini interessati potranno se vorranno nelle prossime settimane, ritirare il materiale informativo ed eventualmente aderire ai comitati delle proprie realtà comunali.
Sinteticamente le ragioni del SI alla riforma spaziano dalla riduzione dei senatori da 315 a 100 alla introduzione del referendum propositivo, come pure il superamento del bicameralismo perfetto (le 2 camere avranno compiti diversi, l’abolizione dell’ente carrozzone CNEL e un processo legislativo più breve nei suoi passaggi; dunque schematicamente:
- è stato superato il bicameralismo perfetto;
- è stato abbassato il quorum per il referendum abrogativo in alcune situazioni;
- sono state superate le criticità della riforma del Titolo V;
- l’approvazione delle leggi sarà più spedita;
- sono stati soppressi il CNEL e le Province.
I Senatori eletti dalle regioni, senza stipendio e solo con rimborso spese, in numero di 100. Un ammodernamento di tutto l’apparato istituzionale.
Il PD locale, capitanato dalla neo segretaria Paola Massarelli, giovanissima dirigente in ascesa del Partito, ha organizzato seguendo le direttive centrali anche nella nostra cittadina, segnatamente nella centralissima Piazza della Repubblica, l’evento informativo con relativo gazebo e banchetti dalle 17 alle 20 di sabato 21 maggio. Per l’occasione ed in esclusiva alla nostra testata POLITICAdeMENTE, ha rilasciato la stessa segretaria, questa dichiarazione sul significato dell’happening primaverile: ”In occasione del Referendum Day, iniziativa nazionale del Partito Democratico di avvio della campagna per il SI al referendum sulla riforma costituzionale, anche il circolo PD di Eboli è sceso in piazza per raccogliere le firme necessarie. Questa riforma è un’occasione straordinaria per cambiare l’Italia – dichiara Paola Massarelli, segretaria cittadina del PD – “ponendo fine alle disfunzioni del bicameralismo perfetto, per rendere più semplice l’approvazione delle leggi e per ridurre il numero dei parlamentari incidendo positivamente sui costi della politica. Un’occasione per migliorare il funzionamento della nostra democrazia, che non possiamo perdere. – conclude il segretario – Per questa ragione siamo impegnati nella costituzione di comitati per il SI sul territorio, per informare su un argomento tecnico, affinché i cittadini si rechino alle urne con la consapevolezza dell’importanza decisiva della scelta che andranno a compiere.”
Tra i molteplici firmatari della manifestazione pro referendum del circolo locale piddino, si sono intravisti diversi simpatizzanti e big di partito, il più illustre sicuramente il parlamentare Antonio Cuomo, insieme ai capogruppo Antonio Conte (PD) e Pasquale Infante (DxE) oltre logicamente ai segretari locali Paola Massarelli (PD) e Gaetano Pesticcio (GD) accompagnati dal sempre presente militante Giuseppe Piccirillo, Sabrina Di Stefano new entry nel direttivo cittadino, Luca Sgroia, ex presidente consiglio cittadino, il suo fido collaboratore Tommaso Maioriello e tanti altri esponenti del partito di maggioranza relativa nazionale.
Il capogruppo consiliare del Partito Democratico, Antonio Conte, ha tenuto a rilasciare il suo pensiero esaustivo ai nostri taccuini sull’importanza della iniziativa democrat di questo weekend: “Si apre con questo comitato una stagione importante di confronto ed approfondimento sulle tematiche referendarie di riforma costituzionale – esordisce il capogruppo PD – Al netto pure delle perplessità che ci sono su questa riforma voluta dal premier Renzi e che sono ancora migliorabili nelle proposte in futuro, ma al contempo non vediamo alternative valide a questo panorama propositivo, infatti – conclude Conte – contro di noi abbiamo: la Lega, Forza Italia e la parte più retriva della destra italiana. Importante al riguardo invece, sarebbe coinvolgere nel comitato per il SI molti giovani ed anche neofiti della politica, tutto questo sarà oggetto dell’azione prossima del nostro direttivo.”
Anche Pasquale Infante altro capogruppo democratico, ovverossia dei Democratici per Eboli, ha rilasciato anch’egli una concisa dichiarazione in proposito alla nostra testata giornalistica: “La riforma si prefigge il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione. Siamo a favore di questa riforma in quanto rende il nostro paese più efficiente e più moderno alla pari delle altre democrazie occidentali.”
Da segnalare che durante la manifestazione pro-referendum, i Giovani Democratici (GD) hanno distribuito dei volantini inerenti l’incresciosa situazione dell’ordine pubblico in città, in vista dell’appropinquarsi del consiglio comunale monotematico al riguardo, che si terrà il 23 cm, ossia lunedì prossimo. A tal proposito, preventivamente alla nota stampa, Vito Maratea a nome del gruppo dirigente dei Giovani Democratici (Gaetano Pesticco, Carlo Conte, Cosimo Nigro, Francesco Matrone) e al contempo portavoce del disagio delle periferie cittadine, ha dichiarato: ”Noi stasera insieme al Partito, abbiamo ritenuto come GD dire la nostra sulla tematica della sicurezza,infatti gravissimi e ripetuti episodi di micro e macrocriminalità si succedono su tutto il territorio nostrano, che mettono in allarme la cittadinanza in special modo gli abitanti delle zone periferiche del comune di Eboli. Per quel che riguarda poi il referendum, continueremo il nostro percorso unitamente al direttivo cittadino, per perorare con convinzione gli obbiettivi riformatori voluti nel DDL Boschi-Renzi e riguardanti la consultazione autunnale!”
Esordiscono in epilogo, nel comunicato stampa sulla sicurezza oggetto di pubblico volantinaggio, le nuove ed agguerrite leve dei democrat: ”All’alba del consiglio monotematico sulla sicurezza, i Giovani Democratici sono entusiasti dell’indizione dopo mesi di richieste da parte dei consiglieri Democratici. Un tema prioritario e soprattutto vasto: si va dalla difesa della proprietà privata (spesso strumentalizzata) alla incolumità psico-fisica delle persone. Una comunità diventa tale quando è sicura ed è serena. Vogliamo partire dalla base, dall’educazione. – Proseguono i GD – La legalità si diffonde con una lotta alla dispersione scolastica e rendendo le scuole non solo un luogo di apprendimento didattico ma anche di crescita di coscienza sociale. Dobbiamo far capire ai nostri giovani che la strada della delinquenza non è percorribile e soprattutto non è vantaggiosa sia per sé e sia per chi li circonda. Legalità vi deve essere nelle chiese, nelle scuola-calcio , nelle accademie di danza.” Terminano i Giovani Democratici: ”Dobbiamo seguire i giovani nella loro crescita e nei loro luoghi ricreativi che devono essere con l’istituzione scuola e famiglia partorienti di ragazzi che rifiuteranno e riterranno aberrante la criminalità. E’ un lavoro difficile ma è quello che con il tempo può dare maggiori frutti. Osiamo e crediamoci.”
Eboli, 22 maggio 2016-05-19
…. dirigenti del pd???!?!? dal punto di vista del significato è tutto ok, nella sostanza sono un manipolo di persone che rappresentano solo se stessi.
Citiamo il nome più illustre.Il 25 giugno 2005 il de-
putato della Margherita, SERGIO MATTARELLA,intervenen-
do in Aula in difesa della Costituzione diceva:
“Ancora una volta la concezione che è propria di
questa maggioranza (governo Berlusconi)secondo la
quale chi vince le elezioni possiede le istituzioni,
ne è il proprietario.QUESTO E’UN ERRORE.
E gli altre ,i giuristi Ceccante ,Barbera, ,Bassanini
la senatrice Finocchiario ed altri trasformisti tutti
fan della pseudo-riforma renziana,compreso Napolitano.
E veniamo alle ragioni del NO, a riforme da mercato
delle pulci.con il ricordo di Lelio Basso ,che il
6 marzo 1947 esclama:” Se volete fare una Costituzione
di parte ,allora avrete scritto sulla sabbia la v/s
Costituzione ed il vento (popolare) disperderò la
v/s inutilr fatica”.
Le riforme del governo sono sbagliate nel metodo e nel
merito.
1) Non è vero che la riforma del Senato nasca dalla
necessità di velocizzare il procedimento di approva-
zione delle leggi.Il motivo di “risparmiare soldi”
è ridicolo.Non è vero che il Senato è responsabile
dei ritardi ; nessuno ha portato esempi concreti.
2) La strada per abolire il Senato è quella del
modello tedesco e non quello del modello misto fran-
cese.
3) Non è credibile che con la cattiva traformazione
del Senato il governo sarà più forte .L’Italicum
non selezionerà una classe politica “migliore”,ma
consentirà ai capi di partito di premiare la “fedel-
tà” ,che mai fa rima con capacità,e di punire i
disubbidienti.
4)La riforma toglie al Presidente della Repubblica
il potere reale di nominare il Presidente del Con-
siglio.Sarà la maggioranza di governo a comunicare
al Presidente della Repubblica il suo auto-sciogli-
mento.
59 Il capo del governo Renzi vuole l’acclamazione
del Popolo. Vuole una DEMOCRAZIA DELL’APPLAUSO.
DEVE ESSERE BOCCIATO VOTANDO “NO”
peppe leso 22 maggio 2016
sono d’accordo con Leso