Con lo slogan “Noi siamo pronti” il PD battezza la sua costituente cittadina in una affollata assemblea all’Hotel Grazia di Eboli.
I prossimi step: Inaugurazione nel mese prossimo di un circolo cittadino ”La casa dei democratici”, e nel prossimo anno il congresso. La neo coordinatrice Massarelli: ”Finalmente abbiamo ritrovato la nostra unità!”
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – I concetti di partecipazione ed appartenenza si stagliano scritti a lettere cubitali sulla nuova tessera del Partito Democratico e da tali propositi riparte l’avventura del partito di maggioranza relativa nazionale e leader indiscusso della cosiddetta filiera istituzionale, anche nella nostra città, con la ferrea volontà di strutturarsi organicamente. Difatti terminata la fase commissariale e superate le divisioni interne con la nomina condivisa,effettuata il mese scorso dalle varie anime piddine, della giovanissima coordinatrice cittadina, avv. Paola Massarelli (https://www.massimo.delmese.net/95685/eboli-il-partito-democratico-con-paolamassarelli-ritrova-lunita/) quest’ultima preceduta dall’elezione del segretario dei Giovani Democratici lo studente universitario Gaetano Pesticcio (https://www.massimo.delmese.net/93646/si-ricostituiscono-ad-eboli-i-giovani-democratici/) il partito del premier – segretario Matteo Renzi, qui ad Eboli vuol terminare i passaggi preliminari verso il rilancio definitivo sul territorio, anche in vista del Referendum Costituzionale di ottobre (su cui il governo stesso ci ha messo la “faccia”), che viste le ultime rilevazioni demoscopiche non certo confortanti, abbisogna dello sforzo unitario del partito, dalle periferie sino al centro della nazione, per raggiungere al fine un esito positivo.
Dunque nel salone dei Congressi del centralissimo Hotel Grazia, gremitissimo per l’occasione, si è consumata una giornata storica per il PD eburino. Inizia la coordinatrice Paola Massarelli, padrona di casa, col congratularsi verso i giovani del partito eletti ne Forum ieri 12 maggio (ben 4) ed una partecipazione di 1000 votanti, un successo per la manifestazione consultiva giovanile. Poi ha continuato col ricordare da dove si riparte: ”Ripartiamo da un 40% ottenuto lo scorso anno alle amministrative cittadine, dall’ottima perfomance di Federico Conte alle regionali e godiamo tra le nostre fila di un deputato, Antonio Cuomo. Abbiamo superato le divergenze e ripartiamo da un nuovo gruppo dirigente, a presto una sede per le riunioni ed una conferenza programmatica per creare un partito inclusivo che parto con proposte fattive per il territorio, in collaborazione con la società civile e la segreteria provinciale, per rafforzare l’opposizione interna alla maggioranza consiliare, un gruppo unitario a Palazzo di Città“. La neo coordinatrice ha ricordato le vittorie legislative del partito di governo, “vere battaglie di civiltà”, ultima le Unioni Civili, e l’appropinquarsi del Referendum di riforma Costituzionale di ottobre, (DDL Boschi-Renzi) per superare il vetusto bicameralismo perfetto, ammodernando le istituzioni repubblicane. Allo stesso tempo le battaglia in loco del PD, ci tiene a sottolineare la coordinatrice, parte da alcuni punti nevralgici: “Piano ospedaliero, fascia costiera, sicurezza, Piano di Zona, Urbanistica, proposte queste non demagogiche ma concrete, come il Piano per la Campania, varato nelle ultime ore dal Presidente De Luca, che apporterà 4mld di euro alla nostra provincia, una occasione che va assolutamente colta per lo sviluppo globale, insieme ad un rinnovamento generazionale finalizzato ad avvicinare le persone che vedono con disincanto la politica ed i suoi riti.”
Il microfono passa veloce al suo omologo, Gaetano Pesticcio, ovvero al neo-segretario dei Giovani Democratici ebolitani che auspica di ripartire subito, facendo tesoro degli errori del passato con la certezza di avere le “spalle coperte” dai veterani: ”Senza lamentele strumentali, ma con il coraggio di chi si assume le responsabilità proprie scelte. Ieri abbiamo avuto un grande riscontro, confortante sul trend delle nuove generazioni, con ben 4 dei nostri giovani eletti nel Forum Giovanile cittadino, diamo un segnale costruttivo e senza trasmettere messaggi errati all’esterno: se facciamo questo si apriranno molte prospettive”.
Dopo di lui, Federico Conte, figlio d’arte e membro della direzione nazionale del partito, che ha relazionato brevemente sulla crisi sistemica dei partiti italiani ed il ruolo perduto dei circoli cittadini: ”Esse erano giustamente intese, in guisa di cellule dello stesso organismo centrale, oggi il partito rimane schiacciato sull’esecutivo ed i suoi dettami”- Prosegue l’avvocato penalista – : “Renzi a Roma e De Luca a Napoli sono due grandi opportunità che non vanno disperse, e ad Eboli si crei una nuova proficua stagione politica.” A seguire è stato il turno di Adolfo Lavorgna, ex amministratore delle giunte di Martino Melchionda (un vero convitato di pietra in questo “galà” inaugurale) e concorrente alle primarie dello scorso anno. Invero anch’egli parte dal dato di base il 40% dei consensi alle amministrative cittadine, ma stigmatizza amaro le troppe divisioni, in specie quella consigliare in due gruppi come biasimevole realtà: “Il cittadino che ci guarda all’esterno non comprende, vede in molti casi le stesse facce di ieri e dell’altro ieri, e teme cosi un rinnovamento solo di facciata, io sto qui perché ho condiviso e condivido il progetto, mettendoci la faccia anche adesso. Non tutto l’operato,però sia chiaro, della passata amministrazione è da buttare, come qualcuno ha interesse a far passare, vedo in sala due ex assessori (Consalvo e Cardiello) che per il periodo del loro ufficio, hanno licenziato atti positivi per la collettività. Ritengo congedandomi che solo da una chiarezza d’intenti unitaria, potremo creare un progetto sostanziale.”
I concetti espressi da Lavorgna sulla falsariga saranno, anche nel tono leggermente polemico di qui a poco, quelli espressi anche da Gaetano Naimoli, pur’egli ex competitor alle primarie del 2015 ed ex Difensore Civico cittadino, che paventa un farsesco cambio di leadership, solo di facciata: ”Non vogliamo mica vedere sempre ed ancora lo stesso ‘film giornaliero’? Come narrava sarcasticamente un lungometraggio del noto comico Antonio Albanese?.” Un’altra amministratrice del passato, anche se per breve periodo, è intervenuta spedita nel dibattito, la summenzionata Stefania Cardiello, che dopo i dovuti buoni auspici iniziali ai due segretari, ha chiosato: ”Questo sia un momento iniziale di sinergia tra il nuovo ed il vecchio partito, per un rilancio che dia vita ad un nuovo percorso.” Anche un altro ex amministratore dello stesso periodo, ovvero Roberto Palladino, ha invitato gli astanti ha mettere da parte le vecchie ruggini per meglio contrastare l’azione amministrativa odierna. “Noi dobbiamo attivarci subito per sensibilizzare l’opinione pubblica sul prossimo Referendum Consultivo e trovare nuovi linguaggi per comunicare con le moderne generazioni,senza dimenticare al contrario che chi ha in seno un bagaglio di esperienza aiuti gli altri, i nuovi arrivati, in questo compito. Voglio solo far notare come molte determinazioni della giunta in carica sono figlie di analisi effettuate dalla passata amministrazione.” L’auspicio unitario di Roberto Palladino, viene condiviso e rilanciato dal giovane Vito Maratea, della direzione dei GD cittadina: ”Basta le correnti, esse sono purtroppo inutili e dannose,contano solo i buoni progetti, si deve fare da subito un’operazione coraggiosa oltre i piccoli personalismi.”
Tra i relatori in sala, forse il più atteso al pari della coordinatrice cittadina Massarelli, è stato l’On. Antonio Cuomo, il più alto nella gerarchia partitica ed istituzionale, nonché consigliere comunale dei Democratici per Eboli, il quale ha esordito con l’invito a riportare sul binario giusto l’oggetto dell’incontro,per ben instradare il percorso del costituendo circolo cittadino, sottolineando che gli accordi sono positivi se congeniati alla luce della logica di servizio e della correttezza, al di là di demagogiche banalità: ”Si è individuato nella figura di Paola Massarelli, una personalità in grado di ricreare l’organigramma partitico ed una nuova stagione propositiva, come anche per i Giovani Democratici, in Gaetano Pesticcio; orbene io starò sempre al vostro fianco, sarò prodigo di consigli ogni qual volta mi vorrete chiamare non mi tirerò indietro” – continua il parlamentare – “L’unica raccomandazione assumetevi le responsabilità delle future azioni politiche e siate coraggiosi, dimostrate tanta capacità:il futuro vostro e del partito è solo nelle vostre mani! Paola tu devi considerarti un po’, come il Sindaco del PD ebolitano, libera e fuori da vincoli familistici! Cuomo ha evidenziato poi come la politica sia cambiata negli ultimi anni, dalla Seconda Repubblica in seguito, non accade più che le formazioni sociali di partito creino i leader, ma oggi i leader si creano i partiti su misura, e prende ad esempio la stagione dei sindaci (De Luca, Renzi, De Magistris) e lo stesso Premier-Segretario Matteo Renzi, per il partito democratico a livello nazionale, concludendo stentoreo: “Cara Paola organizza il partito ad Eboli, creati una tua squadra di persone di fiducia, con delle proposte serie da perorare, siamo in mano ad una amministrazione, quella di Cariello peggiore della passata, che allestisce solo eventi inutili per nascondere il disastro amministrativo, e sono sicurissimo che non durerà ancora per molto: son certo al contempo che con te giovane dirigente e la Filiera Istituzionale che parte da Salerno ed arriva fino a Roma, potremo avere una grande svolta nazionale e locale ed il nostro partito potrà in breve tempo riprendere la guida anche della città.”
A seguire un altro big ha tenuto a dire la sua opinione al riguardo,ovvero il capogruppo consiliare Antonio Conte, che dopo i complimenti per l’ottima relazione della coordinatrice e gli auspici generali, ricorda come il PD fosse chiuso da ben 5 anni, sottolineando contemporaneamente che in consiglio pendono da mesi interi, da parte dei democratici uniti, 50 interrogazioni,ma constata amaro: “Le sedute consiliari non vengono più seguite dalla stampa come era buona abitudine di un tempo, tranne rare eccezioni (il nostro sito per esempio https://www.massimo.delmese.net/ ) essi si limitano a prendere da noi qualche estemporanea dichiarazione per riempire un po’ la cronaca, a riprova del triste decadimento dell’interesse verso la vita pubblica.” Conclude il capogruppo – “ma il nostro è un partito molto giovane fondato il 14 ottobre 2007, ma con un antico retaggio culturale, e dove esso funziona se ne avvantaggia il territorio intero,e anche se settanta nel direttivo cittadino possono sembrare molti, sono da considerarsi un grande patrimonio. A presto anche l’unificazione dei gruppi e l’apertura della sede, certi che il nostro segretario provinciale Nicola Landolfi, ci aiuterà a superare le difficoltà.” E’ intervenuto incidentalmente, il giovane dirigente Tommaso Maioriello, che dopo aver esternato i complimenti per l’ottimo risultato dei candidati GD all’elezione del forum, ha lamentato anch’egli come: “..è difficile fare politica ad Eboli senza un partito che ti supporti, ci siamo sentiti orfani! Io personalmente, ci tengo molto alla mia attività politica, e condivido lo spirito franco espresso prima anche se potrebbe sembrare duro, di Lavorgna e di Cuomo, non ripetiamo gli errori pregressi, senza una condivisione di progetti non aspireremo ad un orizzonte politico.”
Un altro maggiorente ha preso la parola, parliamo del consigliere PD Antonio Petrone, recordman di preferenze alle passate amministrative, il quale dopo gli auguri di rito ha auspicato una ampia partecipazione a partire dalla futura sede, dove in quell’ambito si dovranno partorire i nuovi progetti per la città di Eboli: ”Io mi onoro di esser presidente della commissione controllo e garanzia e dalla mia esperienza deduco che solo con il duro lavoro e l’impegno coordinato si possono ottenere risultati concreti,superando però le faziosità intestine come condizione preliminare. L’attuale sindaco vuol rifarsi una verginità passando per il “nuovo”, ma molte scelte politiche sbagliate del passato son state prese con il suo avallo, sarebbe opportuno farlo presente ai cittadini.”
La trascorsa amministrazione continua ad aleggiare tra i presenti nel salone dei congressi, e giustappunto ad intervenire hic et nunc, è proprio un suo protagonista di prima grandezza di Luca Sgroia, ex presidente del consiglio cittadino e per anni braccio destro del passato sindaco Martino Melchionda, ma che la contempo è stato l’artefice del “dimissionamento” della giunta (rivendicato orgogliosamente) con il suo determinante voto contrario al famoso PUA di Fontanelle, il 27 settembre 2016. Questo fu considerato un giorno significativo per gli ebolitani (San Cosma e Damiano), secondo alcuni un vero “miracolo”. Sgroia per il tramite di recenti fonti giornalistiche è in pole position per diventare il prossimo presidente dell’azienda agricola regionale “Improsta”: ”Mi congratulo di cuore con tutti, sia i nuovi dirigenti e anche gli interventori di questa sessione di oggi – l’incipit di Sgroia – “per la franchezza del dibattito, non ipocrita pubblicamente e velenoso dietro le quinte, come di consumata prassi politichese, ma coraggiosamente aperto nella sua asprezza. Come voglio complimentarmi pure, con il nostro segretario provinciale, Nicola Landofi che ha avuto il coraggio di metterci la faccia nelle prossime elezioni di Battipaglia, candidandosi nella lista del partito. Invece bene la chiarezza che si mostra oggi in pubblico, un segnale di grande maturità.” Luca Sgroia ha nel proseguo dell’intervento rivendicato parte dell’operato della amministrazione di Martino Melchionda, e lo ha fatto con orgoglio,”Non tutto come detto in precedenza da buttare, sarebbe stupido pensare che in dieci anni non si sia partorito nulla di buono” auspicando che ad Eboli si costituisca presto un comitato per il SI, speculare a quello del No già realizzato, in vista del prossimo Referendum Costituzionale. Dopo il capogruppo PD al consiglio Conte, è intervenuto il suo equivalente, dei Democratici per Eboli, Pasquale Infante, che si compiace della vivacità del dibattito, sperando al contempo: ”Che il futuro gruppo consiliare unitario, possa avvalersi di un partito forte alle spalle,dobbiamo utilizzare le nuove leve, andando avanti solo su temi concreti.”
Ultimo in ordine di relazione, e di certo non per importanza, è stato il segretario provinciale Nicola Landolfi, fresco di candidatura d’ordinanza nelle fila del PD Battipagliese, per rinforzare un sodalizio che nella città della Piana non gode di buoni trascorsi. Il Segretario esordisce con una battuta felice: ”Fare il coordinatore ad Eboli è più difficile di essere segretario provinciale, povera Paola! Attivarsi in politica, oltre che una passione personale è una dimostrazione di attaccamento alla città, il voler creare qualcosa di positivo per le proprie comunità,dunque importante un gruppo dirigenziale qui che interloquisca con la Regione e la Provincia: ci sono 4 mld stanziati per i nostri territori da intercettare, il PD dunque si comporti come un partito di governo, anche se siede purtroppo tra i banchi della minoranza, ed anche in molti altri comuni salernitani! – conclude Landolfi – “Anche io mi sento umilmente responsabile per gli errori passati, ma tutto il Partito Democratico a sud di Salerno e specificamente nella Piana de Sele langue all’opposizione; stiamo recuperando invece nell’Agro-Nocerino. Amici ora il nostro compito primario consiste nel invertire tale negativa tendenza, e questo potrà cambiare solo con un rinnovo veritiero della classe dirigente.”
Gli interventi, hanno caratterizzato un dibattito franco e costruttivo, che è passato sia sugli errori del passato e sia sulle nuove prospettive di sviluppo che il PD immagina per la città di Eboli, ponendo l’accento sulla necessità di rafforzare l’opposizione all’amministrazione Cariello, attraverso la proposta di una idea alternativa di governo della città, e ricomponendo una grande identità collettiva in cui i cittadini possano riconoscersi. Concetto che la segretaria cittadina, Paola Massarelli ha tentato di trasmettere post-assemblea costituente: “Siamo in una fase avanzata di riorganizzazione del Partito Democratico di Eboli, la volontà di partecipare è tanta ed è ciò che emerge anche da questo nostro primo importante momento di confronto, in cui tanti dirigenti sono intervenuti, entrando nel merito dei problemi e dei temi di nostro interesse, dalla straordinaria conquista di civiltà in materia di diritti rappresentata dalla legge sulle unioni civili, alla costituzione del Comitato per il Si in vista del referendum sulla riforma costituzionale, alla vicende che riguardano più direttamente il nostro territorio, come il piano ospedaliero, la sicurezza, la riqualificazione della fascia costiera. Ci presentiamo alla città con un gruppo dirigente rinnovato che sarà all’altezza del compito che la più grande forza politica della città deve assolvere.”
Quale futuro per il PD ebolitano?
Il partito dei democratici e riformisti ebolitano, nonostante anni difficili e divisioni, intestine ed il vulnus aggiuntivo dell’amministrazione Melchionda, quasi una damnatio memoriae rimane comunque il primo per preferenze in ogni consultazione elettorale. Pertanto esso vanta un parlamentare alla Camera (Antonio Cuomo), sei consiglieri comunali seppur di opposizione (lo stesso Cuomo, Rizzo, Infante, Conte, Di Candia, Petrone), inoltre nelle sue fila annovera un ex consigliere provinciale (Antonio Conte) ed un ex ministro della prima repubblica (Carmelo Conte), in unione ad una schiera di simpatizzanti e militanti i quali nonostante le delusioni, non sono intenzionati ad abbandonare il sodalizio del Nazareno. Se questi a partire dai prossimi mesi attiverà iniziative volte a guardare in primo luogo al proprio interno, sapendo fare una saggia autocritica dal sapore catartico, ma al contempo sapendo come comprendere le necessità pregnanti della nostra collettività agendo politicamente in tal senso, si staglierà un roseo futuro, dando preliminarmente più importanza ai circoli come fucine di proposte in generale ed istanze alla giunta di centrodestra in carica targata Massimo Cariello, in particolare.
Importante poi la necessità continua di rinnovamento della classe dirigente con personalità competenti, come risulta in maniera lampante dalle recenti scelte effettuate, Massarelli in primis, e la esigenza di una stretta sinergia con la filiera istituzionale e quella partitica per poter meglio coordinare le scelte da porre in essere nell’anno solare in corso: allora solo se coincideranno tutte queste variabili, il PD avrà cosi un ruolo fondamentale nella rinascita della città.
Eboli,15 maggio 2016
Meno olimpiche sono le mie considerazioni sugli
“esercizi spirituali del PD ,ebolitano e nazionale.
Il tramonto della stella berlusconiana ha lasciato
effetti permanenti ed ha coinvolto nella sua crisi
la cosidetta “Sinistra”,ed il PD in particolare.
Il Berlusconi ,dovendo scegliersi un successore,
designa l’ex sindaco fiorentino ,ingordo boy- scout,
rivelato dalla Ruota della fortuna su Canale 5,
I discorsi di ideologia gli entrano da un orecchio
ed escono dall’altro.I valori della Sinistra?
Dopo il bagno nel post- comunismo dalemiano a stento
esiste come nome vuoto.
Quando apparve il sindaco in posa d’ultimo grido,
l’agnizione è fulminea .”Ecce homo novus”,il quale
ingloba il Gran Visir Verdini ,già legato alla fami-
glia Renzi ,ratione loci et negotiorum.
Resta l’incognita degli elettori disgustati non essen-
do infallibili i trucchi studiati nell’Italicum.
La metamorfosi nel PD si sviluppa,brucia e consuma
il Partito.Il modello Renzi è un partito “gassoso2
ridotto a pura corrente di opinione.Neanche liquido,
proprio gassoso .Non ha una struttura organizzata,
manca di un radicamento territoriale; insomma non ha
niente .Il Partito è una corte fedele che lui paraca-
duta una volta a Napoli e un’altra volta in Puglia,
ove vincono i ras locali come De Luca e Emiliano ,che
c’entrano con Renzi come c’entrano con la Mongolia
esterna .Chi semina vento raccoglie tempesta.
E’ la vecchia classe dirigente ad aver prodotto Renzi.
Essi hanno superato l’imperatore Caligola che nominò
“senatore” il proprio cavallo.
L’accanimento ideologico di Renzi quale inveterato
anticomunista ripercorre strade già battute .
Il comunismo sembra scomparso dalla scena : ma esso
vive nelle vene della società italiana,perchè la
lezione di Gramsci ,di Togliatti e di tanti altri
occupa spazi sociali e culturali;esse fanno parte
della storia italiana ed europea quale moralità
della politica e quale difesa delle classi popolari-
I presenti convegnisti ,persone innominate ,esprimo-
no bene lo pseudo-virtuosismo del PD ebolitano.
Se fosse vivo Gramsci li avrebbe chiamati “i nipotini
”
del gesuita padre Bresciani”,e Togliatti che parlava
del cavallo comunista e degli ospiti della sua crinie-
ra Ora che il cavallo è morto sono rimasti solo
gli ospiti .
E Piero Gobetti,dall’alto della sua etica
intransigenza avrebbe parlato di “autobiografia della
nazione;per finire al nostro Benedetto Croce che li
avrebbe contrassegnati quali rappresentanti di una
classe politica “asinina”
Certo i convegnisti del PD non si sono riuniti per
praticare “esercizi spirituali ” ne per perseguire
la volontà divina ,ma per altri scopi come ha cupe-
mente dimostrato in “Todo modo “il grande Leonardo
Sciascia
Eboli 17 maggio 2016 peppe leso
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