Cecilia Francese apre la campagna elettorale. Gli obiettivi: Trasparenza, efficienza, lotta agli sprechi, riduzione delle tasse.
Lo slogan della candidata a Sindaco di Battipaglia Cecilia Francese «Io non ho paura. L’onestà non si sconfigge. Sono una di voi». Adriana Esposito: «Il 6 giugno questa città risorgerà con Cecilia sindaco».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – “Si respira aria di cambiamento in città stasera.” – dicono i sostenitori di Cecilia Francese candidata a Sindaco di Battipaglia a capo di una coalizione di quattro liste. Così come quattro sono stati i punti di ritrovo decisi dalle quattro liste che sostengono la candidata a sindaco Cecilia Francese. Le coalizioni si sono così suddivise prima di raggiungere la loro candidata a sindaco in piazza della Madonnina: Etica per il Buon Governo è partita dal piazzale antistante la stazione ferroviaria, Rivoluzione Cristiana da Piazza San Francesco, Con Cecilia Francese Sindaco dall’ex cinema teatro Garofalo, Forza Italia con Cecilia Francese dal Bar Mazzini. Luoghi simbolo di una città che mostra l’impellente necessità della partecipazione attiva dei propri cittadini. Si riuniranno per portare il loro sostegno, per restare uniti e non disperdersi. Un modo per dimostrare la loro compattezza ed organicità intorno alla candidata a sindaco Cecilia Francese, intorno alle sue idee etiche, intorno al suo programma. Due ali di candidati disposti sul palco, altri invece lo cingeranno. L’effetto è stato quello di dare valore ad ogni singolo candidato senza distinzioni di sorta.
Adriana Esposito, coordinatrice politica della coalizione: «Vi presento una donna tenace e fiera, una donna che nel 2009 ha messo a dimora semi di una pianta rara che si chiama coraggio, semi di una pianta nuova che produce frutti che si chiamano libertà, speranza e cambiamento. Da allora, sono passati sette anni. Da allora, Cecilia Francese non si è più fermata. Cecilia, e tutti gli amici della coalizione non si sono incontrati una sera per caso, Cecilia e tutti i componenti delle sue liste non potevano stare da nessun’altra parte se non qui, insieme. Perché insieme combattevano le stesse battaglie in consiglio comunale, per strada, tra la gente.
Stasera Cecilia insieme a voi, prende l’impegno di una radicale trasformazione storica, civile, sociale e politica di questa città. Ricorre oggi, e mi piace rammentarlo, un evento che segnò una profonda linea di demarcazione tra quanti rifiutarono di piegarsi alle logiche di un potere che nel suo esercizio non prevedeva il rispetto della sovranità popolare, della volontà del popolo e chi, quel potere esercitandolo, abusandone, lo ha utilizzato impropriamente per infliggere punizioni ai cosiddetti disobbedienti, agli oppositori. Era il 7 maggio del 2011 quando Cecilia Francese, insieme a questi uomini, a queste donne, capeggiò il corteo degli anziani dell’associazione Primavera organizzato per protestare contro la svendita del patrimonio comunale, contro la scellerata decisione di sottrarre agli anziani la struttura adibita a centro di aggregazione e svago.
Non mi dilungo, il pezzo di storia che ci appartiene credo possa risultare sufficientemente chiaro, evidente. Come evidente dovrebbe risultare che contestualmente a questa storia, a questi fatti, in maniera diametralmente opposta, da posizioni divergenti e lontane, accadevano, sono accadute altre vicende. Un’altra storia, che però non è la nostra. I signori contro i quali Cecilia Francese ha dovuto difendersi stando all’opposizione sono quelli che oggi stanno insieme in un solo posto, quelli che in consiglio comunale non hanno mai prodotto un solo atto degno di nota. Quelli che hanno imbastito il peggiore imbroglio che potesse essere ordito ai danni della città: sono sempre finiti tra le fila dei vincitori. Perché non hanno idee, perché non hanno pensieri, perché non hanno spina dorsale, perché non sanno cosa significhi ragionare con garbo, perché sono servi infedeli del padrone di turno.
A Battipaglia non serve l’Antimafia, serve uno scatto d’orgoglio e di coraggio. Serve che vadano a votare quelle mamme e quei papà che educano i propri figli non alla competizione sfrenata, all’arrivismo privo di scrupoli, bensì al valore della cooperazione, della partecipazione, della solidarietà. Serve che vadano a votare i nonni e le nonne che insegnano ai propri nipoti che la sconfitta è degna di essere vissuta a testa alta quanto la vittoria, che la dignità è un bene che non si compra e non si vende. Serve che vadano a votare ragazze e ragazzi laboriosi, informati, cresciuti imparando a rispettare il prossimo, a mantenere la parola data, a sostenere chi sta più indietro. Serve che Cecilia Francese faccia il sindaco di questa città, perché siamo stufi di subire l’ennesimo intrigo politico ordito ai danni della città.
La scelta dovete farla voi, ribellandovi alle ingiustizie, ai ricatti, ai soprusi, alle maldicenze, ai pettegolezzi privi di riscontro. La fate voi, quando vi alzate e prendete coscienza che non è vero che siamo tutti uguali, perché anche voi, così come Cecilia ripete spesso, siete differenti, siete speciali. Perché anche voi siete indignati, perché anche voi, come noi, non ne potete più di sentire la solfa di programmi mai realizzati, di impegni mai mantenuti. La vera politica l’avrete fatta voi quando sceglierete di non riconsegnare questo paese alla casta arrogante e buffona che ci ha condotti in fondo al burrone. La vera politica, avrà trionfato il 6 giugno quando all’alba, Cecilia Francese sindaco, avrà incarnato i vostri desideri e le vostre speranze di un futuro diverso, migliore»
La Candidata Sindaco di Etica per il Buongoverno Cecilia Francese: «Abbiamo cercato di risolvere i problemi della comunità con perizia e con caparbietà. Non ci siamo mai arresi e siamo qui a chiedervi di continuare la nostra storia insieme a voi. Non siamo qui per parlare dei responsabili di questa situazione così disastrata, siamo qui per risolvere i problemi causati. Abbiamo e sentiamo il dovere di chiedere il vostro voto ed il vostro aiuto per riportare la nostra comunità a livelli accettabili di benessere. Lo schifo che la politica ha determinato in voi dovrà essere sostituito con il coraggio di provarci a cambiarla. Il compito è difficile. Per questo c’è bisogno di tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Non dobbiamo avere paura di sporcarci le mani e la faccia. Tutti sentiamo palpabile la difficoltà di un momento difficile come non mai. Lo Stato e le Istituzioni sono percepite addirittura come nemici. Prepotenti ed arroganti hanno dimenticato che dovrebbero essere al servizio del Cittadino. Le tasse aumentano a dismisura e gli scandali che ogni giorno si susseguono alimentano il sentimento di disobbedienza ad una casta di potenti e potentati che rubano il danaro pubblico disperdendo i sacrifici che ogni giorno piegano la schiena ai cittadini. “ORA o mai più” è uno slogan che racchiude in sé un appello che oggi, a liste chiuse, è ancor più carico di significati. Ora o mai più perché siamo ancora in tempo per raddrizzare la barca. Ora o mai più perché quanti sono stati fautori del disastro, che non è solo finanziario, si sono finalmente riuniti nella maggior parte tutti insieme tra le stesse fila. Abbiamo una struttura comunale fatta di dipendenti che può ridurre i tempi di risposta alle istanze di nuovi insediamenti, che può ridurre i costi della propria attività burocratica, che può evitare contenziosi, che può in una sola parola essere efficiente. Per fare questo dobbiamo rasserenare l’ambiente comunale, allontanando con forza chi per mestiere ricatta e estorce in danno della intera economia cittadina. Abbiamo il dovere di occupare il Comune per ripristinare il ruolo di servizio ai cittadini, un Palazzo di vetro:
- Riunioni di Giunta e diConsiglio Comunale trasmesse sul Web;
- Nessun Consigliere intralceràl lavoro del Consiglio Comunale;
- Sarà istituito un Ufficio del “Garante” come presidio di interesse della Città e del cittadino, i cittadini saranno da questi garantiti;
- Efficiente controllo della Macchina amministrativa.
A coloro che criticano questo istituto del Garante perché lo ritengono una trovata pubblicitaria dico che sarà un personaggio di grande carisma. Una persona verso cui tutti si leveranno il cappello e che garantirà la difesa totale del cittadino contro i soprusi. A giorni presenterò la nostra candidatura per questo ruolo e chi dovrà capire capirà. I boriosi e i tracotanti stiano lontano dal Comune. È inutile che dicono e fanno dire che se non saranno eletti a Sindaco di Battipaglia e sarà eletta Cecilia Francese la faranno cadere entro pochi mesi. È inutile che millantino credito affermando che sono in grado di far arrestare anche il prossimo Sindaco.
Io non ho paura e questo sia un concetto chiaro, noi siamo di più, l’onestà non si sconfigge. E per questo motivo che annuncio la costituzione anche di un “Senato” Battipagliese. Chiederemo di partecipare a questo consesso tutti coloro che hanno dato lustro alla nostra città. Le migliori capacità, le migliori espressioni – dalla politica alla cultura passando per le professioni e i mestieri. Lo costituiremo senza guardare al loro colore, alla loro ideologia, alle loro tendenze religiose, alla loro estrazione sociale, al loro passato politico. Questo sarà il vero staff del Sindaco. Apriremo le porte del Comune a tutti coloro che avranno qualcosa da dire. Il salotto comunale, l’atrio del Comune, sarà sempre aperto per accogliere istanze popolari, per dare voce alla gente comune, per alimentare il senso di appartenenza.
- Riduzione delle tasse
Vi avrei preso in giro se avessi detto che ridurrò pesantemente la pressione fiscale. Questo è un compito che spetta allo Stato e alla Regione. Noi possiamo ridurre le tasse comunali: i costi dei servizi. Oggi le tasse comunali sono al massimo. Noi ridurremo le tasse comunali lavorando su due fronti:
- Lotta agli sprechi
- Ottimizzazione della spesa
E lo faremo cogliendo un’altra sfida: Miglioreremo i servizi. Abbiamo certamente bisogno di competenze e organizzazione. In primo luogo gli assessorati saranno impostati come sono impostati i Ministeri. Le giunte serviranno per fare il punto sul programma tracciato che dovrà essere attuato dagli assessorati. Ogni assessorato dovrà puntare alla riduzione degli sprechi e alla ottimizzazione delle spese. Ora o mai più lo si può fare. Perché i nostri alleati mi hanno lasciato carta bianca. Nessuno mi ha chiesto “spartenze” né tantomeno io ho fatto promesse. Anzi a chi si è presentato nelle trattative elettorali per la formazione della coalizione come portatore di pacchetti di voto chiedendo in cambio una fetta di potere abbiamo detto: NO grazie. Ora o mai più perché questa prossima amministrazione dovrà redigere il Piano Urbanistico Comunale. Dovrà rilanciare lo sviluppo impedendo che i terreni agricoli vengano erosi dalla edilizia. Il PUC non prevedrà ulteriori sprechi di suolo. Il PUC sarà il Piano dell’Amministrazione e del Sindaco. Sarà il Piano per la riqualificazione dei quartieri. Sarà il Piano della rigenerazione urbana. Sarà il Piano della riqualificazione e del rilancio della fascia costiera, delle attività produttive, dei servizi, del riequilibrio. Sarà il piano del rilancio dell’agricoltura. Sarà un piano che attrarrà investimenti e determinerà la ripresa dello sviluppo economico Ora o mai più perché la prossima amministrazione dovrà risolvere il problema della depurazione, per un mare sicuro, per una città meno inquinata, per una salute più tutelata. Ora o mai più perché la prossima amministrazione dovrà alimentare la solidarietà. Il prossimo sindaco dovrà essere il Sindaco di tutti voi, io sono una di voi».
Battipaglia, 8 maggio 2016