I capigruppo di maggioranza, intervengono sulla questione dell’Assessore Armando D’Aniello.
Da un articolo di stampa traspariva una indebita pressione sul Sindaco Cariello, per una estromissione dalla Giunta del notoprofessionista. Ma se un “Caso D’Aniello” non esiste, un caso politico a distanza di un anno di Amministrazione Cariello esiste..
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – I capigruppo di maggioranza, Giancarlo Presutto, Santo Fido, Carmine Busillo, Pierluigi Merola e Gianmaria Sgritta, – con una nota stampa – ritengono opportuno e doveroso intervenire sulla questione riguardante l’Assessore Armando D’Aniello tirato in ballo in un articolo sul quotidiano “Il Mattino” dove si faceva riferimento ad una revoca della delega da Assessore alla sicurezza scaturita dalla pressione sul Sindaco di Eboli Massimo Cariello da parte dei consiglieri comunali di maggioranza.
Per la maggioranza, la tematica della sicurezza è una materia importante e delicata, nella nostra Città come in tutte le altre realtà locali dall’intera nazione vi è la necessità di tutelare i cittadini con efficaci politiche sulla sicurezza. Ad oggi l’amministrazione comunale di concerto con gli organi di polizia ha agito con grande impegno e dedizione su questioni quali immigrati, microcriminalità e sostenibilità sociale per contrastare qualsiasi fenomeno di illegalità sul nostro territorio.
Seppur con scarse risorse economiche e con il bilancio comunale al collasso – proseguono i capigruppo – la nostra amministrazione è riuscita a dare risposte concrete alle politiche della sicurezza. L’assessore Armando D’Aniello – aggiungono Presutto, Sgritta, Fido, Merola, e Busillo – professionista di grande spessore, da noi tutti sostenuto e apprezzato, ha dimostrato grande attaccamento al proprio ruolo e ha collaborato con intesa perfetta con il Sindaco Massimo Cariello e con gli altri amministratori locali.
In questi primi mesi di amministrazione l’Assessore D’Aniello, insieme alla intera maggioranza, ha avviato importanti processi per garantire maggiore sicurezza alla Città, tra i quali :
- Efficace contrasto alla immigrazione clandestina.
- Censimento in tutto il centro storico con numerose revoche di residenza. A seguire il censimento di trasferirà a Campolongo.
- Incontri costanti con le forze dell’ordine e Prefettura per avviare processi di prevenzione sul territorio comunale.
- Riorganizzazione del Comando della Polizia Locale, con delocalizzazione della sede e con il rinnovo degli strumenti informatici e strumentali dal Comando.
- Maggiore illuminazione pubblica in zone sensibili.
- Istallazione imminente di 50 telecamere HD in settori cruciali della Città.
- Maggiori controlli sulla litoranea per la lotta alla prostituzione.
Queste elencate – aggiungono ancora i Capigruppo della maggioranza – sono solo le ultime azioni di un impegno costante dell’Assessore Armando D’Aniello. Pertanto i sottoscritti capigruppo di maggioranza con grande vigore smentiscono le presunte e falsi voci di una richiesta da parte di anche un solo consigliere comunale di maggioranza, di revocare le deleghe assessoriali assegnate al dott. D’Aniello.
Siamo al suo fianco – conclude la nota di Presutto, Sgritta, Busillo, Fido e Merola – e lo sosteniamo politicamente senza remore o dubbi. Se, e sottolineiamo se. l’Assessore D’Aniello formalizzerà a breve o in futuro le dimissioni da Assessore, sarà una sua scelta personale e privata».
I contrasti in seno alla maggioranza a seguito degli “assestamenti identitari” dei singoli consiglieri comunali e degli stessi gruppi di cittadini che hanno dato vita alle Liste Civiche, che hanno sostenuto la candidatura a Sindaco di Massimo Cariello, avviati da qualche mese, stanno subendo delle accellerazioni.
Il motico indubbiamente non è affatto la Stampa o un articolo di stampa che ne accentua i toni disegnando possibili scenari politici immediati o futuri, bensì l’avvicinarsi della scadenza del primo anno di Amministrazione, di una maggioranza a prevalente sostegno civico, della Giunta Cariello, e nell’immaginario collettivo, alimentato anche dagli assestamenti interni alla maggioranza stessa vi è la consapevolezza che l’azione politica ha bisogno di una “sterzata” che non è di sicuro la sostituzione o meno di un assessore con un altro, semmai quella di cambiare metodi e indirizzi, facendo trasparire una caratterizzazione politica che al momento si fa fatica ad individuare.
Tuttavia, chi attraverso questi episodi conseguenza degli “assestamenti identitari” immagina che la maggioranza, rissosa al suo interno, subisca uno strattone, si sbaglia. La difficoltà politica è diversa da quella che rappresentano i numeri, e proprio rispetto ai numeri si è “montato” un caso D’Aniello, essendo l’unico tra gli assessori estraneo totalmente alle “scosse identitarie“, e quindi individuato come persona “debole” rispetto ai sostegni di gruppi o di singoli consiglieri.
Armando D’Aniello ha da parte sua la forza intellettuale di uomo, che ha voluto dare sostegno ad un progetto politico, seppur non bene definito, ma di rottura con il passato e sebbene anche con POLITICAdeMENTE ha più volte manifestato la sua volontà di lasciare, e non per i motivi che dall’articolo verrebbero mossi, ma da persona che è abituata tempi diversi rispetto a quelli della plitica, così come il suo impegno non è e non era legato a nessuna aspettativa, se non quella di “siggillare” con la sua presenza, anche nell’esecutivo, una dose notevole di serietà e di onestà rispetto al suo vissuto personale e professionale, e al vissuto della sua famiglia, abituata a presenze discrete ma significative. Ma la preoccupazione di D’Aniello, per un eventuale suo ritiro, semmai, era più legata all’interpetrazione che si sarebbe potuto dare, come si è dato, piuttosto che altro.
Infine accantonando un “caso D’Aniello” che non esiste, la questione semmai andrebbe spostata più sulla questione politica e su un bilancio di un anno di amministrazione, non elencando circostanze e fatti correnti ma atti politici veri e di indirizzo che POLITICAdeMENTE in un altro articolo evidenzierà. Così come la questione della Sicurezza e dell’abbandono di parte del nostro immenso territorio comunale non può essere attribuita se non ai otevoli ritardi accumulati in decenni e decenni di abbandono politico e fisico di taluni luoghi e quel ritardo consolidato che non si riesce a colmare oggi è proprio il motivo della “rottura” che la Città ha voluto sancire con il passato, attribuendo il consenso all’Amministrazione Cariello e al suo progetto, sebbene non se ne identificasse una traccia ben definita.
Eboli, 5 maggio 2016
aramando d’aniello chi?….
https://www.massimo.delmese.net/92848/bonavogliafdi-sicurezza-e-censimento-degli-abitanti-per-rilanciare-il-centro-storico/
evito di pubblicare altri commenti della maggioranza su D’Aniello, i comunicati di facciata sono veramente ridicoli e poi non dimentichiamo il commento del fedelissimo del Sindaco DOMINI nell’ultimo Consiglio Comunale contro la sua stessa maggioranza.
” siamo al tuo fianco” per sgambettarlo meglio forse.
ma può esistere un consigliere che si chiama DOMANI?????….
Mah secondo me la cosa va vista diversamente, altrimenti non si spiega l’assenza del D’ANIELLO in giunta alla votazione del Bilancio.
Se poi i vari punti venissero spiegati con dati oggettivi consultabili,verificabili e non così generici sarebbe meglio.
a eboli, in maggioranza , c’è un consigliere che impersonifica la nullità fatta carne
Anche le pietre sanno che prima dell’estateD’Aniello si dimettera’ e Busillo subentrera’ con la promessa del sindaco di fare l’assessore fino a fine legislatura. Ma Busillo è’ uno ambizioso pertanto il sindaco, trascorsi 12/18 mesi, lo farà’ fuori. È’ storia già’ vista nelle precedenti amministrazioni e questa, purtroppo, non è’ diversa dalle altre.