Etica scende in campo con le proposte di Cecilia Francese e di Etica per la Cultura.
Cecilia Francese: «Dialogo con le associazioni, raccolta di fondi europei e apertura immediata di un teatro comunale».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Un programma politico che non guarda alla cultura è un programma arido e che non porterà alla crescita della città. La cultura non è un carrozzone politico da sbandierare solo durante la tornata elettorale. Chi tiene alla propria città lo dimostra con i fatti e con la propria storia. E’ ora dire basta agli slogan e di iniziare a parlare di progetti».
Esordisce così la leader di Etica per il Buon Governo e candidata a sindaco di Battipaglia, la dottoressa Cecilia Francese. «Abbiamo più volte raccolto la sfida che ci è stata lanciata di parlare del nostro programma relativo alla cultura – dice -. Siamo pronti, lo siamo da ben sette anni. Crediamo di parlare da anni di una delle peculiarità più importanti della nostra città e che ha urgente bisogno di rinascere. Le nostre battaglie sul territorio sono ben note, non abbiamo bisogno di inventare nulla. La nostra storia parla per noi».
In data 22 maggio 2011 il movimento Etica per il Buon Governo presentò un’interrogazione per assicurare spazi per l’attività del mondo associazionistico o per le iniziative culturali.
«Fu un passo fondamentale per noi, quello di porre sul tavolo una problematica importante» – dichiara la dottoressa Cecilia Francese – La proposta era quella di permettere l’uso dei beni confiscati alla camorra. «C’era già allora, come da sempre, la voglia di far uscire – continua Cecilia Francese – dal torpore culturale questa città. Successivamente chiedemmo, attraverso un tavolo di confronto con i commissari, di destinare la struttura di via Moncharmont alle compagnie amatoriali della città chiedendo al più presto di valutare questa ipotesi».
In data 18 gennaio 2015 la dottoressa Cecilia Francese chiese un incontro con il dottor Gerlando Iorio esponendo a quest’ultimo l’esigenza di creare uno spazio in grado di accogliere il lavoro che svolgono a Battipaglia le numerose compagnie teatrali.
Alcuni componenti di Etica per il Buon Governo, Giuseppe Speranza e Cesare Mancusi, nella duplice veste sia di membro del direttivo del Movimento che come presidente del Consorzio delle associazioni teatrali battipagliesi, hanno rincontrato il dottor Iorio successivamente. Alla Commissione Straordinaria fu illustrata l’intensa attività che le tante associazioni teatrali svolgono a Battipaglia e l’entità del bagaglio culturale che questo fenomeno regala alla città (ricordiamo che sono oltre dieci le compagnie teatrali attive e che da queste hanno preso il volo anche vari talenti che adesso vediamo sul grande schermo).
Cesare Mancusi, però, sottolineò che nonostante il livello artistico di cui vantarsi, Battipaglia resta una città di teatranti senza teatro, in quanto non vi è, da quando è stato chiuso il Cine Teatro Garofalo, un posto in cui mettere in scena ciò a cui questi artisti si dedicano.
«Anche in quell’occasione proponemmo al Commissario il progetto di adibire, disponendo fondi per i lavori di adeguamento della struttura, uno spazio pubblico come l’auditorium del Centro Sociale a Teatro Cittadino, un progetto già presentato dalle stesse associazioni nel 2010 alla vecchia amministrazione, che non ne tenne considerazione – dichiara la dottoressa Cecilia Francese -. In tempi non sospetti si tenne un incontro con le associazioni del territorio e abbiamo insieme al mio movimento raccolto le lamentele e i progetti di tutti. Questo incontro servì per arricchire maggiormente il nostro programma: aiuti e sostegni anche attraverso la cessione di spazi a chi opera per la cultura e per l’arte, favorire i gruppi e le associazioni anche attraverso la realizzazione di eventi. La creazione di un’officina di crescita per i nostri giovani talenti. La realizzazione di un teatro comunale che si può ottenere attraverso Project Financing o accedendo a fondi europei. Ci vuole una squadra competente per la rinascita della città che deve partire dalla cultura».
Battipaglia, 1 maggio 2016