Mattarella a Varallo: «La Resistenza e la Repubblica sono diventati storia e identità del nostro popolo».
Il Capo dello Stato Mattarella con il Presidente del Senato Grasso, il Presidente della Corte costituzionale Grossi, il Vicepresidente della Camera Baldelli, il Presidente del Consigli Renzi, il Ministro della Difesa Pinotti, ha deposto una Corona di Alloro sull’Altare della Patria.
da POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese
ROMA-VARALLO – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 71° anniversario della Liberazione si è recato a Varallo, città insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Al suo arrivo ha deposto una corona d’alloro al “Muro dei Fucilati” al Cimitero di Varallo. Nel teatro comunale ha avuto luogo la cerimonia di celebrazione che è stata aperta dall’esecuzione dell’Inno nazionale da parte degli alunni delle scuole elementari e medie dell’Istituto Comprensivo di Varallo. Sono quindi intervenuti il Sindaco di Varallo, Eraldo Botta, il Presidente dell’Unione Montana, Carlo Cerli, il Presidente dell’ANPI, sez. Varallo Val Sesia, Bruno Rastelli, il Direttore dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nel Biellese, nel Vercellese, e in Valsesia, Enrico Pagano.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella. Successivamente il Presidente della Repubblica si è recato al Cimitero di Rassa e ha deposto una corona d’alloro sulla Lapide dei Caduti. Mattarella ha incontrato quindi la cittadinanza di Rassa. Prima di partire per Roma il Presidente ha visitato il Sacro Monte. Giunto a Roma Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria in occasione del 71° anniversario della Liberazione.
Il Capo dello Stato nel corso della cerimonia è stato accompagnato dal Presidente del Senato Piero Grasso, dal Presidente della Corte costituzionale Paolo Grossi, dal Vicepresidente della Camera Simone Baldelli, dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti.
Proprio nell’occasione del 25 aprile, il giorno in cui l’Italia festeggia la Liberazione, Renzi ha ricordato in un’intervista a La Repubblica il valore costitutivo dell’ “antifascismo”, dice Renzi – Pochi anni fa il centrodestra proponeva di abolire questa Festa. E’ una data che rappresenta il nucleo dei valori della Repubblica. L’antifascismo è l’elemento costitutivo e irrinunciabile della nostra società. Giusto tenere alta la guardia”.
Renzi non coglie l’occasione per intrattenersi sulle vicende romane: “Fossi romano voterei Giachetti, senza esitazioni. Candidato serio e competitivo. La destra e i cinque stelle sono alternativi al Pd nei progetti. Aggiungo che nei programmi concreti mi sembrano inconsistenti e superficiali. Ma tutti, nessuno escluso, ci riconosciamo nei valori della Costituzione. Sostenere il contrario significa dare spazio alla delegittimazione come arma della politica. Io invece rispetto i miei avversari. Voglio sconfiggerli nelle urne, ma ne rispetto la funzione democratica “.
Roma, 26 aprile 2016