30 aprile 2016, ore 18.00, Sala Mangrella, Complesso Monumentale S. Francesco, incontro con “Emma di Eboli, tra realtà e fantasia“.
L’incontro moderato dal Prof. Giovanni Vitolo dell’Università di Napoli, ne parleranno il Sindaco di Eboli Massimo Cariello, il Ricercatore Carmine Carlone e l’autrice Maria Rosaria Pagnani.
da POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Domenica 30 aprile 2016, alle ore 18.00, presso la Sala Mangrella del Complesso Monumentale di San Francesco, nel Centro storico di Eboli, si terrà una manifestazione culturale nella quale il pubblico incontrerà tra realtà e fantasia “Emma di Eboli“.
Ne parlerà la Prof.ssa Maria Rosaria Pagnani, autrice del Libro “Emma de Ala, una Contessa normanna del meridione d’Italia“, edito dal “Centro Culturale Studi Storici” il Saggio. con tanto di codice ISBN. All’Incontro, moderato e condotto da Giovanni Vitolo dell’Università Federico II di Napoli, dopo i saluti della Città del Sindaco di Eboli Massimo Cariello, ne discuterà insieme all’autrice il Ricercatore Carmine Carlone.
Con la Contessa normanna “Emma de Ala“, l’autrice racconta i misteri del Castello di Eboli, misteri che si dipanano nella interpetrazione delle sei pergamene conservate nell’archivio della Badia di Cava dei Tirreni, che riguardano la nobildonna Emma, vedova di Raone Trincanotte e Guimondo dei Mulisi, appartenenti a due delle più importanti famiglie normanne.
La contessa Emma de Ala si distingue e lega alla sua figura di donna importante per quei tempi distinguendosi per la sua dedizione alla ristrutturazione di castelli e mulini, per le sue ottime relazioni e per la sua generosità verso la Chiesa, ma anche per le sue frequentazioni con altre donne importanti dell’epoca e che, proprio per il loro spessore, sono passate alla storia, come la principessa Sichelgaita, o la Trotula de Ruggiero, la prima donna medico della Scuola Medica Salernitana subendone il suo fascino, così come è sensibile fino a farsi emozionare dalla storia di Matilde di Canossa, e/o ispirandosi ai ricami di Matilde delle Fiandre, duchessa consorte di Normandia e regina consorte d’Inghilterra. Tutte personalità appartenenti al mondo femminile che però si sono affermate in tempi in cui le donne venivano considerate di rango inferiore.
Maria Rosaria Pagnani da donna, aggiunge Emma de Ala ad altre figure femminili, e nei suoi romanzi le mette in evidenza, per raccontare come è lungo ancora il cammino dell’affermazione dei diritti della donna nella società, e attraverso quelle belle figure comunque mette in evidenza, come si puà essere pari e più del pari a chicchessia quando la passione, la conoscenza, l’amore e la volontà ma soprattutto l’autonomia riescono a segnare “quell’ultimo miglio” che separa l’universo femminile dall’abbattimento di tutti i pregiudizi.
Eboli, 24 aprile 2016
Il libro “Emma de Ala, una Contessa normanna del meridione d’Italia” è stato scritto da Maria Rosaria Pagnani ed è stato edito dal “Centro Culturale Studi Storici” con tanto di codice ISBN.
Quando non si cita l’editore è uguale a quando non si cita l’autore, visto che legalmente un libro pubblicato è di entrambi. Per dimenticanza è stata omessa la casa editrice. Ce ne scusiamo con i lettori.
Per Giuseppe Barra,
carissimo, tu sai quanto sia sensibile a tutte le iniziative culturali e come POLITICAdeMENTE le pubblicizze, e spessissimo in solitudine rispetto agli organi di stampa, quelli così detti “ufficiali” semprte più in caduta livera rispetto agli interessi dei lettori.
Nella fattispecie, della presentazione del Libro “Emma de Ala” edito dalla tua casa editrice Centro studi Storici il Saggio, ho ricevuto come comunicazione solo il manifesto dalla prof.ssa Pagnani, senza l’aggiunta di null’altro, e nemmeno sul manifesto vi era un riferimento specifico all’editore, tant’è che ho pensato fosse una pubblicazione autofinanziata, tuttavia, nonostante le sparute informazioni, ho articolato un pezzo, aggiungendovi delle altre informazioni e delle mie personalissime considerazioni.
Mi dispiace moltissimo, ma la mia non è stata una distrazione, non ne avrei avuto motivo, sottolinenado la natura “LIBERA” di POLITICAdeMENTE, pur non avendo nessun obbligo se non il mio essere attento alle vicende che afferiscono la Politica e gli eventi tra questi anche quelli culturali, suggerirei alle agenzie che inviano i comunicati di arricchirli di tutte le informazioni utili, facendo attenzione anche a citare tutti gli attori e non solo il “Palcoscenico”.
Con affetto, Massimo Del Mese
Caro Massimo,
la nota non era riferita a “Politicademente” ma solo a chi ha elaborato il manifesto e a chi ha passato le notizie.
da parte loro sarà stata certamente una dimenticanza … non credo che l’han fatto per ignoranza.
un caro saluto
Giuseppe Barra