30 aprile 2016, Complesso monumentale S. Francesco, Eboli, selezionare dei 50 artisti del progetto Art House.
La procedura di selezione degli artisti del progetto Art House avverrà in base alla valutazione dei titoli, del curriculum e del portfolio artistico. Un Protocollo d’intesa con l’Accademia Belle Arti Napoli accompagnerà le varie fasi del Progetto.
di Annamaria Forte
per POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il 30 aprile 2016 si riunisce ad Eboli, nel complesso monumentale di San Francesco, la giuria che dovrà selezionare i 50 artisti che faranno parte del progetto Art House. Componenti della Commissione sono: Erminia Mitrano, Vice-direttrice dell’Accademia Belle Arti di Napoli; Maria Cristina Antonini, Responsabile Premi e Concorsi dell’Accademia Belle Arti di Napoli; Vincenzo Pepe, Presidente della Fondazione Giambattista Vico; Carmine Busillo, Consigliere Comunale delegato alle Politiche Giovanili del Comune di Eboli; Giovanni Contursi e Gerardo Pecci, docenti presso il Liceo Artistico “Carlo Levi” di Eboli; Claudia Capone per l’Osservatorio Culture Giovanili dell’Università di Salerno; Annamaria Polito per l’associazione capofila del progetto Legalita.
La procedura di selezione avverrà in base alla valutazione dei titoli, del curriculum e del portfolio artistico. Per ogni candidato la Commissione avrà a disposizione un massimo di 30 punti ripartiti sulla base dei seguenti criteri di valutazione: qualità estetica dei prodotti artistici, creatività, originalità, innovazione e sperimentazione, formazione artistica, partecipazione a mostre e esposizioni, premi e riconoscimenti, e preferenze ottenute tramite la procedura e-voting che si è chiusa lo scorso 9 aprile. Nel frattempo è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli che accompagnerà le attività del progetto attraverso la realizzazione di attività di alta formazione nel settore delle arti visive, attività di stage, programmi congiunti di ricerca e promozione di scambi culturali e di materiale didattico e scientifico di comune interesse.
Art House è un progetto che prevede la conversione di una struttura confiscata alla criminalità organizzata – sita ad Eboli (SA), in località Corno D’oro – in una casa dell’arte, sede di un’impresa sociale di distribuzione delle opere artistiche prodotte nella stessa location sul modello delle antiche botteghe d’artigianato e distribuite attraverso canali formali diretti e indiretti. A questa attività di base si affiancano progetti guidati e tematici di arte pubblica volti alla divulgazione di messaggi civici e sociali.
Verranno individuato i 50 artisti operanti negli ambiti della fotografia, della pittura, del writing, della scultura, della grafica, del video-making, della musica e della scrittura creativa per la partecipazione alle diverse azioni del progetto Art House. Agli artisti selezionati sarà offerto:
- supporto alla produzione artistica attraverso la concessione di uno spazio confiscato e delle attrezzature necessarie;
- supporto alla comunicazione attraverso canali digitali, un calendario di esposizioni personali e collettive e azioni di arte pubblica;
- supporto alla distribuzione della produzione artistica attraverso l’allestimento di spazi virtuali (sito di e-commerce) e reali (presso la struttura oggetto di intervento) per la vendita delle opere, meetings con galleristi e operatori culturali.
Il progetto è finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è promosso da una ATS – Associazione Temporanea di Scopo – composta dall’Associazione LEGALITA Onlus, dall’Osservatorio Culture Giovanili (OCPG) del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione (Università degli studi di Salerno), dal Comune di Eboli e dall’Associazione MUSICALMENTE.
Obiettivo generale del progetto è supportare la professionalizzazione del lavoro creativo giovanile, agevolare l’ingresso delle produzioni artistiche giovanili in circuiti economici finalizzati alla loro vendita ed integrare il messaggio artistico nel tessuto civile e sociale.
Eboli, 24 aprile 2016