Pietro Ciotti inaugura la “La casa dei democratici” con il logo di una delle liste e “affonda” sempre più il PD.
«La casa vera delle espressioni democratiche, laiche, riformiste e progressiste, per rimettere a correre Battipaglia, in sostituzione della politica del passato che ci ha consegnato assenza di servizi ed una elevatissima tassazione frenando sviluppo e opportunità».
da POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – #Lacasadeidemocratici? E’ l’ultima trovata di Pietro Ciotti, dovrebbe essere secondo il “suo” progetto, quella “casa” che i democratici potrebbero scegliere in sostituzione a quella del Partito Democratico “occupata” da un inquilino, che per quanto buona ed onesta persona, non rappresenta ne le tradizio politiche Democrat e per questo non viene riconosciuto da chi vorrebbe condividerequella “casa”.
«La casa vera delle espressioni democratiche, laiche, riformiste e progressiste, – si legge in un post sulla pagina facebook di Pierino Ciotti – per rimettere a correre Battipaglia, nel segno del rilancio economico, produttivo e di un attenzione al sociale ormai ridotta ai minimi termini. Un rilancio che coinvolge ogni persona, una ad una, a partire dagli ultimi. Perchè la città è di tutti!
Stiamo ricostruendo anche la politica, – prosegue Ciotti – quella vera, della nostra città, quella fatta da persone “nuove” per le persone, che intendono trasferire le loro esperienze e competenze personali, il loro bagaglio umano e professionale, il loro entusiasmo, nella realizzazione di un autentico progetto. #èilmodelloBattipaglia.
Un modello nuovo che sta nascendo – aggiunge Ciotti – da quando, tre anni fa, abbiamo dato avvio alla costruzione, pezzo per pezzo, della città che verrà, ponendo attenzione al territorio e alle persone che lo animano. La politica del passato ci ha consegnato ciò che oggi osserviamo, con le conseguenze che ognuno di noi subisce (in termini di servizi assenti, di tassazione elevatissima, di mancanza totale di cura per il bene pubblico, di uno sviluppo fermo, di opportunità inesistenti, di giovani che vanno via, di famiglie sempre più povere…).
Il modello Battipaglia, – conclude il leader de “La casa dei democratici” Pietro Ciotti – che stiamo fortemente sostenendo, dentro il quale c’è anche la casa dei democratici, si è radicato e si radica sempre di più, attraverso le idee, che le persone hanno trasformato in progetti e programmi reali per guardare alla soluzione di problemi immediati, ma anche per costruire la città che sarà nei prossimi vent’anni. Costruire opportunità in un progetto di Comunità e di Identità dei Battipagliesi di oggi, ma soprattutto delle nuove generazioni».
Con lo slogan: Con #ciottisindaco e con #battipagliadacambiare; Pietro Ciotti vuole scuotere gli elettori democratici e risvegliare l’orgoglio di una Città, lungamente ferita dall’ultimo ventennio che ha consegnato a Battipaglia un fottio di Commissari prefettizi e, ciliegina sulla torta, una terna Commissariale Straordinaria a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche, che per tre anni ha gestito una Città tramortita, offesa, in ginocchio.
Una Città però, la cui classe politica e dirigente, è stata spazzata via indipendentemente da chi avesse colpe o solo responsabilità, che insieme ai partiti di appartenenza non ha fatto un’autocritica, non ci ha nemmeno provato “accollandosi” in toto tutti i disastri sia della fallimentare Amministrazione Santomauro e sia quela di quei Partiti che l’hanno sorretta, spesso smisuratamente rappresentati come avvenne per l’UDC, giunto fino ad avere 10 consiglieri comunali e ben 5 assessori.
La situazione di oggi è figlia di quella del passato e la storia di Pietro Ciotti, Nicola Oddati, Nicola Vitolo ed ora Enrico Lanaro, è “nipote” in linea diretta con quei disastri accentuati da una conduzione politica dettata dalla segreteria provinciale che al momento fa registrare un “Tutti i democratici fuori”, (tanti) e “tutti quelli che non erano democratici fuori“, (pochi). Condizione che porta lo stesso Lanaro a doversi “giustificare” di cose delle quali non ne è affatto responsabile, cose che altri non sono fatti politici sequenziati per le quali si dovrebbero giustificare altri.
Pietro Ciotti, questo lo sa e spinge sull’accelleratore per far evidenziare tutte quelle differenze che porterebbero gli elettori a riconoscere lui come il candidato dei “Democrat” tant’è che apre appunto, “La Casa dei Democratici“.
Battipaglia, 22 aprile 2016