La Regione Campania accoglie la protesta dei Centri di riabilitazione: ANFFAS e FISHin testa, in 4000 per affermare il diritto all’assistenza.
Parisi: ”Abbiamo chiesto al Commissario straordinario alla Sanità due tavoli tecnici”. Joseph Polimeni, ha assunto l’impegno di istituire uno tavolo specifico sulla riabilitazione e il comparto socio-sanitario e un altro sul fabbisogno delle liste d’attesa.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Erano 4000 ieri a Napoli, provenienti da tutta la regione, tra rappresentanti dei centri di riabilitazione, assistiti, operatori e familiari, che si sono dati appuntamento a piazza Vittorio per proseguire via Lungomare fino alla sede del Consiglio regionale della Campania a Santa Lucia per protestare ed affermare con forza il diritto alla salute, all’assistenza e ai servizi.
Si sono ritrovati per affermare tutto insieme il diritto alla salute e all’assistenza contro le decisioni assunte dalla struttura commissariale alla Sanità, relative ai tetti di spesa e delle lunghissime liste d’attesa: di fatto, questi provvedimenti proibiscono a centinaia di persone con disabilità, anche in età evolutiva, di accedere nelle strutture Riabilitative e Socio-sanitarie.
Una delegazione dei centri, formata – tra gli altri – dall’Anffas-Onlus di Salerno e la FISH, ha avuto un primo incontro in Regione Campania dove è stata presa in carico la problematica della mensilizzazione dei tetti di spesa, e un secondo proprio con il Commissario straordinario alla Sanità, Joseph Polimeni, che – sollecitato dai rappresentanti dei Centri – ha assunto l’impegno di istituire due tavoli tecnici: uno specifico sulla riabilitazione e il comparto socio-sanitario e un altro sul fabbisogno delle liste d’attesa.
“Questa richiesta – dichiara Salvatore Parisi, Coordinatore regionale Anffas-Onlus Campania – è il vero punto di partenza dell’intera vicenda. Non è possibile prendere decisioni, effettuare tagli indiscriminati sulla disabilità che è una problematica sociale diffusa, complessa e molto spesso ancora taciuta. La guardia continua a restare comunque alta in attesa degli sviluppi dei prossimi giorni”.
Salerno, 19 aprile 2016