Il Giornalista e codirettore del quotidiano “La Gazzetta del Salernitano” Mariano Iodice ha scritto una “Lettera aperta sulla libertà di Stampa”.
Il diritto di cronaca va tutelato, ma la cronaca deve riportare fatti e circostanze che siano rispondenti alla realtà. Allo stesso modo vanno tutelate e rispettate anche le persone che fanno parte di quella cronaca raccontata. In ogni caso si abbassino i toni per non “inquinare” una campagna elettorale complessa e complicata.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Riceviamo da Mariano Iodice, giornalista, Condirettore della “Gazzetta del salernitano” la lettera aperta che segue sulla “Libertà di stampa” a seguito di una Querela di parte ricevuta dal Candidato Sindaco di Battipaglia Gerardo Motta il quale si sarebbe sentito diffamato da un’articolo di Stampa pubblicato sul quotidiano “La Gazzetta del Salernitano“.
“La libertà di Stampa è sacra, ma non per tutti sembra sia cosi. Da condirettore del quotidiano “La Gazzetta del Salernitano” vengo a sapere che il candidato Motta, per mano del suo legale invia una corposa querela per diffamazione relativa ad un articolo apparso sul mio giornale. Ora, nulla questio sull’azione.
Se il signor Motta si sente diffamato ha tutto il diritto di agire in tal modo. Gli risponderemo nelle sedi competenti. Osservo purtuttavia, e corroborato da trent’anni di carriera giornalistica, che mai si vide querela tre giorni dopo un articolo. Mai si vide querela su un “articoletto”, che nulla conteneva di diffamatorio.
Una querela, e in questo mi complimento con l’avvocato, che sembra un arringa del migliore dei pubblici ministeri. Del tutto sovradimensionata ai fatti inconsistenti. Ora mi sorge un dubbio e vediamo se il candidato Motta mi voglia querelare anche per questo. E il dubbio mi viene da una frase contenuta nella querela stessa, il cui significato si riassume nel concetto che l’ articolo fosse teso ad ostacolare la sua campagna elettorale.
Ecco qui, il candidato Motta si autodenuncia: non vuole ostacoli dalla stampa libera. Il bravissimo avvocato sa bene che il condirettore non c’entra in tale tipo di querele, quindi perché ha citato il mio nome se non per intimidazione? Si riassicuri caro candidato Motta, non mi faccio intimidire dalle querele e né da altro. Faccia la sua campagna e se mi permette con più calma“.
E’ evidente che il momento particolare che sta attraversando la Città di Battipaglia si presta a possibili cattive interpetrazioni, e pertanto sarebbe il caso di evitare vi siano esasperazioni e nello stesso tempo evitare vi possano essere elementi di turbativa che di certo non farebbero bene ne alla Città di Battipaglia, duramente provata da una gestione commissariale a seguito dello Scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni Camorristiche e non fanno bene nemmeno ai singoli candidati, che a loro volta si accingono a sfidarsi per conquistare la Poltrona più ambita della Città.
Tuttavia va detto, e senza mezzi termini, che se è vero che il diritto di cronaca deve essere tutelato, è altrettanto vero che la cronaca deve riportare fatti e circostanze che siano rispondenti alla realtà. Allo stesso modo vanno tutelate e rispettate anche le persone che fanno parte di quella cronaca che si racconta. Cosa diversa invece se si sviluppano analisi, si articolano commenti o si esprimono opinioni: in questi casi non si può e non si deve assolutamente ricorrere a nessun tipo di “trattazione” perchè essi stessi sono patrimonio del giornalista o commentatore o opinionista che sia e non necessariamente si contestualizzano se non in quella visione che l’articolista le immagina e le racconta, ovviamente sempre operando quel garbo che esclude vi siano contenuti che possano offendere le persone che a vario titolo si inseriscono negli “scenari” che si raccontano.
Nella fattispecie, non conoscendo i fatti specifici se non quelli raccontati “summa capita” da Iodice, e pur avendo richiesto, senza poterlo ottenere, il testo dell’articolo che ha indotto Motta a sporgere querela per diffamazione, per poterlo offrire ai lettori e dare loro la possibilità di valutare ed esprimere delle opinioni in merito (“opinioni”), si può solo raccomandare agli attori di questa vicenda, di abbassare i toni ed evitare si inasprisca un confronto elettorale già di per se complicato e che di tutto ha bisogno, tranne di precipitare in “conflitti giudiziari” interpersonali.
Quindi, il vero appello non è solo quello di abbassare i toni, ma è anche quello di interpetrare bene la realtà dei fatti e di non aggiungere confusione a confusione, ma soprattutto di recepire bene quella realtà raccontata e semmai confrontarsi e pretendere che si operi l’informazione con la massima correttezza.
Battipaglia, 16 aprile 2016