“Il fondamento del nostro lavoro è la discontinuità”. E Ciotti “chiude” e “apre al PD.
Ciotti “apre”: “Agni valutazione politica sul voto va superata e bisogna pensare alle liste e salvaguardare le primarie”. Ciotti “chiude”: “Non c’è stata un’analisi vera sulle Primarie ed il “chiarimento” ha affermazione posizioni che non si mutano”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – La lunga interlocuzione che ieri sera vi è stata nel Pd, a Battipaglia, ha mantenuto distanti, ma aperte, le posizioni che in queste settimane si sono articolate tra il gruppo dirigente locale del PD e quelle espresse da Pietro Ciotti. I primi già intenti a costruire una lista, i secondi a verificare le condizioni sulle quali si è costruito un percorso, risultato vincente per il Pd alle Primarie, quello della discontinuità.
Non c’è stata un’analisi vera su quanto accaduto alle Primarie ed il “chiarimento” si è rivelato un’affermazione di posizioni che non si mutano.
Per Pietro Ciotti: “Il voto delle Primarie è stato palesemente alterato da voti controllati dal centro destra (radio marciapiede ne conta tra 800/1000), confluiti sul candidato vincitore. Inoltre, come non considerare i “grandi elettori” che hanno fatto votare Lanaro (persona da me rispettata durante tutta la fase delle Primarie) indicati come ex di Santomauro ed oltre, che, in quel giorno delle Primarie, si sono materializzati nella loro pienezza ed interezza per il vincitore stesso.
Il patto di una coalizione andava onorato e rispettato evitando la confluenza dei pacchetti di voti provenienti dal centro destra, mettendo una netta distanz, almeno di facciata!, con personalità politiche del passato, mentre invece si è palesemente puntato su di esse per vincere le primarie. Un risultato elettorale che non abbiamo mai messo in discussione, come da sempre abbiamo posto la necessità di un analisi politica del voto.
Per i dirigenti del Pd, – dice Ciotti – però, ogni valutazione politica sul voto va superato e bisogna pensare alle liste e salvaguardare le primarie.
Per noi restano saldi il principio del rispetto del voto, come il rispetto degli elettori che hanno votato il candidato del PD Ciotti, portatore di una linea chiara e definita nel tempo, un’idea e un progetto di città, distante dai vecchi meccanismi della politica che l’ha governata negli ultimi vent’anni.
Non riteniamo di dover obbligare nessuno a considerare le nostre opinioni e rispettare il voto espresso sulla linea politica marcata fin dal primo momento dal programma di Ciotti Sindaco di Battipaglia.
Per la composizione della lista del PD si possono impegnare gli uomini del PD che la pensano in modo diverso, chi è venuto e si è candidato con idee diverse, chi scientemente ha diviso i voti del PD, determinando di fatto che alla guida della coalizione del centro sinistra ci fosse un civico e non una guida del PD.
Le Primarie le possono salvaguardare costoro, che continuano a ritenere irrilevante il voto degli ex Santomauro, che hanno sostenuto a frotte il vincitore. Irrilevante l’incoerenza di tanti personaggi Pd schieratisi con Lanaro, invece che col Pd. Irrilevante la presenza marcata di persone di primo piano del Pd schierati con il centro destra. Questi possono salvare le Primarie.
Noi – prosegue Ciotti – continueremo a prendere le distanze da tutto ciò e continueremo ad affermare una linea di cambiamento, un valore fondamentale per la città, ma anche per un Pd che ha scelto di rinnovarsi.
Questa parte del Pd – che ritiene tutto irrilevante – conclude Pietro Ciotti – può smarcarsi, se vuole, dal valore del cambiamento e della discontinuità, che è la linea vincitrice delle Primarie. Noi rimarremo fedeli a quella proiezione di un futuro fatto di cambiamento e programmi veri, non enunciazioni come ormai si sentono ovunque. Il lavoro continua, e continua su questa linea, anche a costo di sostenere, da soli, e con più forza, una campagna elettorale che deve marcare il discrimine tra le ammucchiate del passato e le persone che danno la speranza che si può fare a meno di loro.
Battipaglia, 1 aprile 2016