“Donne violate”: Cecilia Francese scende in campo contro la misoginia e le violenze alle donne.
Cecilia Francese: «Sempre più donne ai posti di comando e nelle istituzioni. La donna ha il diritto di essere libera mantenendo la sua dignità».
BELLIZZI – Grande successo per la manifestazione di ieri sera “Donne violate” nell’aula consiliare del Comune di Bellizzi. Presenti Pina Mossuto, la referente dell’associazione “Spazio Donna”, la candidata a Sindaco di Battipaglia per il Centrodestra Cecilia Francese, Presidente e fondatrice di “Etica per il buon Governo”, il Comandante della stazione dei carabinieri di Bellizzi Giuseppe Macrì e Patrizia Pagano Presidente dell’associazione “La tua idea”.
Un incontro con personalità di spicco e storie vere, un invito a denunciare al primo atto di violenza fisica e psicologica. Un modo per stare dalla parte delle donne sempre. «Denunciate. Non abbiate paura. Non è l’amore della vostra vita quello che vi picchia e che vi umilia – continua la presidente Patrizia Pagano – chiedete aiuto e lo riceverete. Il coraggio è nelle nostre azioni».
A prendere la parola la referente dell’Associazione “Spazio Donna” Pina Mossuto. «Ancora troppa omertà. Soprattutto nei paesi. Di recente ho denunciato alla preside la violenza subita da alcune ragazzine all’interno di un noto istituto salernitano. Sono stata minacciata di essere denunciata. Non so se lo faranno. Ma la risposta è stata che tutto doveva essere messo a tacere. Queste ragazze oggi hanno paura. Io ho parlato con loro guardandole negli occhi hanno detto la verità, è la società che non permette a queste ragazze di parlare. Denunciare non significa essere diversi, ma migliori, liberi. Due sono le parole che sempre ripeto: dignità e libertà. La donna ha il diritto di essere libera mantenendo la sua dignità».
Il comandante della stazione dei carabinieri di Bellizzi Giuseppe Macrì invita a non avere paura. «Denunciamo e informiamo. Il mio impegno è costante insieme alle istituzioni scolastiche abbiamo messo i campo, anche grazie al corpo docenti, una serie di corsi rivolti a tutti. La società va educata attraverso le istituzioni basilari come la scuola e la famiglia».
Infine la candidata a sindaco per “Etica per il buon governo” Cecilia Francese che evidenzia la propria personale visione del mondo donna attaccando una società che involontariamente non si rende conto di etichettare l’intero sistema donna. «Storie che colpiscono quelle che abbiamo ascoltato stasera. Se vogliamo rispetto dobbiamo cambiare il modo di guardare il mondo. Se ci fate caso una sorta di ghettizzazione sociale avviene ogni giorno attraverso anche il sistema comunicazione. L’uomo in ogni sua versione ha sempre qualcosa di simpatico e non di strettamente appartenente alla sfera sessuale.
La donna continua ad essere considerata per il suo corpo, per l’immagine fisica che deve dare di sé. Canoni di bellezza che ci vedono sempre relegate ad immagini spogliate o seminude. Provate a cliccare donna sul motore di ricerca google. Immagini fastidiose, nessuna donna in carriera, nessuna donna intenta a lavorare. Eppure non è questa la nostra società. La nostra è una società di madri che lavorano e di donne che combattono.
Durante la mia esperienza politica mi sono accorta e ho sempre combattuto la sottile e cattiva misoginia gratuita che si applicava anche durante i consigli comunali della città di Battipaglia. Unica donna consigliere, unico bersaglio. Cambiamo la nostra società mantenendo il rispetto per noi stesse che siamo il vero cambiamento della nostra epoca. Sempre più donne ai posti di comando e nelle istituzioni».
Una vera e propria testimonianza quella di Loredana Lamberti donna sfregiata con l’acido da parte dell’ex marito. «Scappate e poi denunciate. Oggi darei questo consiglio. Io non ho denunciato in tempo, ho aspettato il matrimonio di mio figlio. Ho atteso che i miei figli crescessero. Ho riscoperto di essere donna con il tempo. E poi una mattina il mio ex è entrato in camera e mi ha detto: guarda il regalo che ti faccio. Quel regalo era l’acido che mi ha ustionato il volto e il 70% del corpo. Due mesi di prognosi riservata, 22 interventi. Altre operazioni ancora da fare. Abbiate coraggio, scappate”.
Bellizzi, 15 marzo 2016